Croazia: dei cani aiutano a trovare tombe antichissime. Cosa cercano di preciso?

Ancora una volta l’olfatto straordinario dei cani aiuta l’uomo. L’ultimo episodio in Croazia: ritrovate tombe dell’età del ferro europea.   È sulle Alpi Bebie, lungo la costa adriatica croata, che una squadra di cani poliziotto ha reso possibile il ritrovamento di diverse tombe risalenti all’Età del ferro europea, con resti umani di 3000 anni fa. … Leggi tutto

La cognizione animale in un nuovo lungometraggio: Pets 2 nelle sale cinematografiche

Nelle sale cinematografiche è finalmente uscito il secondo capitolo di Pets – vita da animali: il condizionamento animale è nascosto tra la comicità Illumination Entertainment?   Pets 2 – Vita da animali, decimo film d’animazione della Illumination, è il sequel della commedia campione d’incassi del 2016. Questo nuovo capitolo esplora le vite e le emozioni dei … Leggi tutto

Cosa pensano i nostri animali di noi?

In Ohio (USA), un senzatetto muore in ospedale; questa persona aveva come unici compagni di vita i suoi cani: fedelissimi…fino alla morte. Un’ infermiera dell’ ospedale ha scattato una foto in cui questi cani attendevano all’ ingresso della struttura con educazione e zelo: doti non appartenenti a molta gente. “Gli manca la parola”. Una frase … Leggi tutto

Clonare “cani e porci”: i migliori amici (in provetta) dell’uomo

L’uomo ha smesso di bastare a se stesso.

In un passato non troppo remoto e per alcuni (eletti o dannati che siano) ancora presente, si risolveva nella ricerca di un Infinito altro, altissimo e meraviglioso, quell’incessante esigenza propria dell’Essere che vuole l’uomo peregrino nelle albe del gioco e mercenario nelle notti del pianto, pioniere di mondi nuovi che si snodano al confine tra Cielo e Terra e mendicante tra Misteri indegnamente destinati a restare tali e Verità ancora da inventare.

Ma bando alle speculazioni filosofiche.

Oggi persino l’Infinito sembra insufficiente, scialbo, inconsistente per saziare il solo animale bipede a serbare il privilegio di domandarsi “perché” e per placare quella sete ingorda che lo tormenta e gli conferisce vita.

Se da sempre l’uomo ha cercato di guardarsi dentro, oggi questo sguardo rivolto a se stesso è divenuto così sottile e viscerale da penetrare nei più profondi e vorticosi anfratti del suo corpo, perdendosi in quelle eliche arcane e affascinanti che racchiudono in circa due metri condensati in un mucchio di istoni e una manciata di nanometri il sigillo di ciò che si era, si è e si sarà e raccontano storie.

L’acido desossiribonucleico (in sigla DNA), macromolecola composta da nucleotidi cui è affidato il trasporto del codice genetico e quindi l’insieme dei tratti che caratterizzano in modo peculiare l’identità di un individuo, diventa allora il libro della vita: un romanzo già scritto e destinato a compiersi?

clonazione

Ebbene, oggi più che mai l’ultima parola sembra spettare all’uomo, che rivendica con una scienza sempre più sofisticata e apparentemente onnipotente il massimo controllo sull’esistenza e sull’esistente.

Il meccanismo del copia – taglia – incolla, non è, alla luce di ciò, soltanto proprio del linguaggio Word, ma diventa il codice per modificare, costruire, decostruire e ricostruire la vita stessa, quando l’oggetto di queste “semplici” e meccaniche azioni non sono parole virtuali ma blastocisti e il foglio bianco su cui sarà impresso il futuro imminente di una neonata creatura targata “progresso” è l’utero della cosiddetta “madre sostituta”.

Si costerna, s’indigna, s’impegna l’uomo tecnologo e – per proseguire sulla scia del testo di De Andrè – è pronto a tutto pur di non gettare neanche “dignitosamente” la spugna, una spugna impregnata di aspettative che è emblema, analogamente, di progetti dall’onere grande e dalla mole non indifferente, fardello pesante, forse troppo, per un granello di pulviscolo atmosferico dalle fattezze umane.

Il nodo gordiano della manipolazione biologica ha, dunque, un nome ben preciso: clonazione.

Che essa rappresenti un tema assai dibattuto dal punto di vista etico e morale è più che notorio.

Cosa accade, però, quando questa particolare forma di sperimentazione si spoglia della sua connotazione prettamente scientifica fino a diventare una commistione infelice tra accanimento contro la morte del proprio animale domestico e capriccio borghese?

I migliori amici (in provetta) dell’uomo

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Pet Therapy: una nuova potente terapia per gli ADHD

La dottoressa Sabrina E.B Schuck, della University of California Ivrine, ha condotto il primo trial randomizzato per verificare gli effetti della Pet Therapy su bambini diagnosticati con ADHD. I risultati sembrano promettere bene, aprendo a una nuova forma terapeutica per gli individui affetti da questo deficit.  Fu Boris Levinson, negli anni Cinquanta, a scoprire gli effetti … Leggi tutto