Ritorna sul piccolo schermo l’assassino più amato degli ultimi anni, la cui voglia di uccidere non è stata ancora fermata.
In “Dexter: New Blood” il protagonista Dexter Morgan, interpretato da Micheal C. Hall, torna a rivestire i panni del killer seriale. Lui, come tanti altri, è caduto nel vortice della recidiva, e noi siamo qui a spiegarvi cosa significhi.
L’IDENTIKIT DEL “PASSEGGERO OSCURO”
La personalità di Dexter Morgan è frutto di un’infanzia complicata: i suoi ricordi sono intrisi dal sangue della madre, uccisa quando lui aveva poco più di un anno. Un poliziotto lo adotta sperando di potergli dare un’infanzia normale, ma quando si accorge che il bambino comincia a sviluppare un comportamento sociopatico, capisce che si sia sviluppata in lui una mente criminale difficile da reprimere. Per evitare che un giorno finisca in galera, crea “Il Codice di Harry”, una serie di regole che non solo sono incentrate sul come sopprimere una persona senza lasciar traccia, ma anche sui comportamenti da assumere cosi da poter stare in mezzo agli altri. La regola fondamentale è di uccidere criminali che sono riusciti a farla franca, e sarà proprio Dexter ad avere il ruolo di giustiziere. Il padre adottivo inoltre riesce a sistemarlo, insieme a sua sorella Debra, all’interno del Dipartimento di Polizia di Miami, così che nessuno possa finire per insospettirsi di un medico forense. I cittadini di Miami ad ogni crimine risolto esprimono sempre tutto il loro amore per le forze dell’ordine, ma colui che più respira l’amore del pubblico è proprio Dexter, una sete di potere lo porterà a sentirsi il giustiziere della città. Nella competizione fra il dipartimento della polizia di Miami e Dexter, egli sembra averne la meglio grazie al suo profilo professionale e alla sua mancanza di empatia che lo portano ad essere insospettabile. Un sociopatico che parla degli esseri umani come se lui non lo fosse, ma che riesce comunque ad instaurare relazioni sane come con sua moglie Rita e la sorella Debra che, dopo la morte del padre, considera come la sua famiglia. Uccidere è paradossalmente il suo modo di reprimere l’istinto criminale, ma quando il passeggero oscuro si siede al posto di guida, lascia che sia lui a prendere il controllo del suo corpo e della sua mente. Più volte cercherà di reprimere il passeggero oscuro, ma il suo istinto omicida lo porta paradossalmente a sentirsi vivo, e solo con lo spin-off Dexter: Newblood veniamo a sapere come Dexter a distanza di anni sia riuscito a zittire il passeggero oscuro, o cosi pensava.

LA RECIDIVA ED IL MANCATO AIUTO DA PARTE DELLE ISTITUZIONI
La recidiva, o la ripetizione di un atto criminale da parte di una persona che è stata condannata per un reato, è una questione cruciale nel sistema di giustizia penale. Il compito delle carceri è quello di educare i detenuti col fine di eliminare in loro ogni possibilità di commettere nuovamente il crimine per cui sono finiti in galera. Purtroppo, sono proprio le carceri ad essere la prima scuola per criminali, e la probabilità che una volta usciti possano commettere atti illegali diventa sempre più alta. Dopo che un prigioniero viene rilasciato, coloro che sono coinvolti nel sistema di giustizia penale sono interessati alla questione della deterrenza specifica, cioè se l’esperienza della punizione e dell’incarcerazione rendono meno probabile che l’ex detenuto, guidato dalla paura, commetta reati in futuro. Si distingue dalla deterrenza generale dove si analizzano le possibilità che gli individui hanno di commettere reati per paura che possano essere puniti o imprigionati. Non a caso pene come quella di morte hanno proprio questo scopo. L’unico a non aver avuto paura di qualsiasi conseguenza è stato il nostro Macellaio di Bay Harbor. La recidiva nel suo caso si focalizza maggiormente sulla sua mancata possibilità di smettere di uccidere. Più volte negli anni ha cercato di sopprimere il passeggero oscuro, ma essendo l’unico a conoscenza della sua reale natura è sempre stato difficile per lui trovare una soluzione. Il mancato aiuto nel risolvere il problema del protagonista della serie lo condurrà a cadere nel vortice di una recidiva senza scrupoli che lo porterà a mietere ogni criminale di Miami.
LE PROVE DI UN PROBLEMA PIU GRANDE
C’è da fare una precisazione: il nostro personaggio non essendo mai stato punito non ha mai avuto qualcuno che lo potesse aiutare ad intraprendere un percorso, ma in tanti altri carceri questo problema persiste per molti detenuti, poiché non vengono assunte figure adeguate capaci di poterli aiutare a capire i loro errori. Solitamente la pena non basta, a maggior ragione quando abbiamo a che fare con un individuo con un alta probabilità di colpire una seconda volta, e molti pensano che l’unico modo per fermare il sovraffollamento nelle carceri sia quello di educare il prossimo sulla pericolosità delle pene, quali quella di morte, ma pochi si focalizzano sulla salute mentale dei carcerati. Un problema giuridico quanto sociale che continua a non portare ex detenuti una possibilità per un futuro migliore lontano dalle sbarre.