In “Inception” il tempo si allunga e si restringe come se non esistesse: è quello che dice anche Agostino.
Siamo dentro il mondo dei sogni: tutto è diverso, addirittura il tempo scorre in modo strano. Ma come è possibile? Ce lo spiega Agostino: il tempo esiste solo dentro di noi.
Il tempo non esiste
Prova a pensarci, cos’è il tempo? Pensiamo di saperlo fino a quando non si tratta di doverlo spiegare a qualcuno. È proprio quello che nota Agostino quando, nelle “Confessioni” (398 d.C.), cerca di dare una risposta. Secondo lui il tempo non esiste. Lo divide infatti in tre parti: passato, presente e futuro. Il passato è inesistente in quanto, appunto, è passato. Il futuro ancora non è reale in quanto deve ancora essere. Ci rimane solo il presente, ma una infinità di presente sarebbe solo eternità, un tempo che non scorre. Il tempo scorre in quanto è una successione di attimi che diventa passato.
L’idea di tempo esiste solo nel nostro animo
Eppure noi continuiamo a parlare di tempo presente, passato e futuro. Si tratta di un errore? Per Agostino il tempo non esiste in modo oggettivo, ma esiste dentro la nostra anima. Noi proviamo aspettativa, abbiamo memoria e percepiamo gli stimoli presenti. Queste sensazioni ci danno l’impressione del tempo. L’attesa ci dà il tempo futuro, il percepire il presente e la memoria il passato. L’idea di tempo non è altro che questo.
Inception e il viaggio nei sogni
Un tempo mobile, che dipende solo da noi e da come lo sentiamo. La stessa idea la troviamo anche nel film “inception”, uscito nel 2010 e diretto da Christopher Nolan. Cobb (Leonardo di Caprio) è un “estrattore”. Il suo lavoro ovvero consiste nell’entrare nei sogni dei suoi bersagli e, dal profondo del loro inconscio, rubare certe informazioni. Si tratta di dati sensibili, riguardanti industrie o azioni finanziarie, e riceve denaro per recuperarli. Un giorno, però, la missione cambia: non deve più rubare bensì installare un’idea nella mente de suo obiettivo.
Sogni di diversi livelli
Il colpo è così ideato: una volta nel sogno i protagonisti, Cobb e la sua squadra, si addormenteranno un’altra volta. Passeranno così ad un sogno di secondo livello per poi addormentarsi un’ultima volta e arrivare al terzo livello. Questo per entrare più in profondità nell’inconscio del bersaglio. Ora, nei sogni il tempo scorre più lentamente del normale. Quindi nel primo livello un’ora corrisponde circa ad un giorno, nel terzo addirittura un secondo corrisponde a due ore. Il tempo scorre circa 8000 volte più lento. Riusciamo a immaginare una cosa del genere? Eppure questo è quello che succede, ed è ciò che Agostino ci può spiegare.
Siamo noi a creare il nostro tempo
Essendo il tempo soggettivo, infatti, dipende solo dal nostro animo e dalla nostra coscienza. Siamo noi a percepire il tempo come veloce o lento, non dipende dalla velocità di un orologio. Quando sogniamo cambia il nostro stato di coscienza, e così cambia anche la nostra percezione del suo scorrere. Il tempo dipende solo da noi, questo ci insegnano Agostino e il film “Inception”.