Scopriamo i 5 autori della letteratura italiana più casi umani della storia

Scopriamo insieme con quali autori sarebbe stato davvero un incubo avere una relazione.

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Quante volte studiando le opere di un autore ci siamo innamorati di lui e delle sue parole? Quante volte abbiamo desiderato che quei versi così belli e quelle frasi così appassionate e appassionanti fossero rivolti a noi? 

Ma se vi dicessi che non è tutto oro quel che luccica? Scopriamo quali degli autori della letteratura italiana che ci hanno tanto fatto battere il cuore erano in realtà dei casi umani.

 

1 Dante Alighieri

Eh si, il sommo poeta, il grande, l’unico, il magnifico, ma anche il sommo caso umano; se dovessimo classificarlo in una categoria di casi umani potremmo tranquillamente inserirlo nei “sei come sei ma non sei come vorrei”.

Ma analizziamo i fatti: Dante si innamora di Beatrice all’età di 9 anni, le dedica poesie, sonetti, la sua più grande opera, Beatrice per lui incarna beatitudine e perfezione, peró non la sposa, eh no, sposa Gemma Donati lui, e ci fa pure 6 figli. Insomma, non vi ricorda tanto quel ragazzo che vi ha promesso la luna, il cielo stellato e i pianeti tutti  ma che ora sta con un’altra? Io direi che è il caso di lasciar perdere e dire solamente “next please”.

 

2 Francesco Petrarca

Francesco è per eccellenza il “narcisista bugiardo cronico”, lui mente, mente su tutto, dalla sua data di morte, al pentimento, alla chiesa e al giorno dove avrebbe conosciuto Laura (infatti il venerdì santo nel 1327 cadde il 10 aprile e non il 6), Petrarca gioca con le date, le camuffa, bara, sparisce un intero week end e poi torna “solo et pensoso” dicendo di essere pentito, di aver sbagliato, giurando amore eterno e fedeltà davanti a Dio e al mondo tutto. 

Petrarca soffre a causa sua condizione? Probabile, ma anche quando, nel Secretum, Sant’Agostino lo ammonisce, lui volta le spalle e gli dice di andar via; un po’ come quel caso umano che hai provato a cambiare, che hai provato a far andare dallo psicogolo, prima di finirci anche tu, e che invece non è cambiato mai. 

3 Giacomo Leopardi

Ovviamente, in questa lista di casi umani, non poteva mancare il buon caro Giacomo, che di certo era un sensibile, anche troppo, uno di quelli che se a letto gli chiedi di tirarti un po’ i capelli dice “ahi” perchè soffre per te mentre lo fa; per questi motivi rientra nella categoria “l’ipersensibile”.

Tralasciando le preferenze sessuali dell’autore, talvolta incerte, talvolta eccessivamente romanzate, certo è che nessuna di noi immagina una serata “piccante” col gobbo, malfermo, ed emotivamente instabile Leopardi. 

Direi che puó bastare, e direi anche “avanti il prossimo”.

4 Gabriele D’Annunzio

Il dandy” è di certo non solo la sua descrizione migliore, ma anche la sua categoria di caso umano, no cari, D’Annunzio non era solo un narcisista cronico, era proprio un egocentrico smisurato, il suo amore per la potenza e la possenza tanto ritrovato nell’ideologia fascista, hanno poco a che vedere con le belle parole delle sue opere, le sue smanie di grandezza, con la sua filosofia, e via discorrendo.

Uno di quelli insomma, che se ti porta a cena e tu non gli dici che è bellissimo, ti tiene il broncio tutta la sera.

In conclusione? Se incontrate un uomo come lui, fuggite.

5 Eugenio Montale

Montale è per eccellenza “il traditore seriale”, se è vero, com’è vero, che era molto innamorato della moglie Drusilia Tanzi, è anche vero che mentre stava con lei non gli dispiaceva per nulla intrattenersi con l’Arletta, la Clizia e la Volpe, per citarne alcune, e che le poesie più belle sicuramente le dedicó a loro, le lui amava definire le sue Muse.

Vale la pena stare con un uomo che scende un milione di scale dando il braccio a te ma il resto del corpo ad altre 26 donne? No, decisamente no.

 

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