Il crimine. Un tema molto difficile da trattare, soprattutto quando viene collegato alla natura umana. L’uomo può diventare un criminale anche se ha sempre seguito la retta via dettata dalle leggi vigenti oppure nasce criminale, con una furbizia e un carisma innati utili per confermare il proprio posto in quel mondo. La risposta a questo dilemma non è semplice ma qualcuno è entrato nel mondo delle serie televisive per dire la propria: Vince Gilligan. Autore della serie culto Breaking Bad e della serie prequel Better Call Saul, si distingue non solo per il suo artistico stile di ripresa e per le accurate sceneggiature ma anche per presentare la natura dei propri personaggi in correlazione con la loro ‘eventuale’ componente criminale. Gilligan offre la visione sulla vita di personaggi che riescono a distinguersi tra loro ma rimangono legati dallo stesso denominatore comune: ‘sono quel che sono, malgrado loro stessi’.
Se in Breaking Bad l’iconicità del protagonista Walter White ha dato modo di arrovellarsi sulla questione se fosse ‘diventato Heisenberg’ oppure se ‘fosse sempre stato Heisenberg’ e ha mostrato la figura dell’avvocato Saul Goodman già perfettamente inserita nei meccanismi del mondo criminale con tutti gli agganci nella malavita, in Better Call Saul invece vengono raccontate le origini dell’avvocato-criminale. Proprio osservandone le origini si nota come Jimmy McGill (vero nome di Saul Goodman) sia sempre stato attratto dal commettere crimini. Conosciuto nei primi tempi come ‘Slippin Jimmy’, si divertiva a guadagnare denaro truffando e ingannando le persone assieme al suo amico di sempre, Marco. Diventato poi avvocato per non sentirsi troppo inferiore al fratello Chuck, avvocato di successo, riesce a prendere una laurea in legge tramite dei corsi telematici di un’università della Samoa. Nonostante sia avvocato, Jimmy cerca sempre di fare in modo di svolgere il proprio lavoro aggirando gli ostacoli con comportamenti che si sposano con la criminalità, come ad esempio la trovata di pubblicizzare all’insaputa dei clienti una causa contro una casa di riposo per anziani che truffava i suoi ospiti oppure vendere cellulari con schede prepagate per strada mentre la sua licenza di avvocato è sospesa. Jimmy non può fare a meno di comportarsi così, per questo ogni qual volta la sua vita sembra essere all’apice della perfezione egli fa in modo di rovinare tutto con azioni moralmente discutibili.
In Better Call Saul non vengono narrate solo le origini di Jimmy ma anche quelle di un altro personaggio cardine della serie madre Breaking Bad: Mike Ehrmantraut. Se in Breaking Bad Mike viene presentato come un sicario al soldo di Gus Fring e un investigatore privato, qui si viene a conoscenza del suo passato alquanto turbolento: un tempo poliziotto corrotto di Philadelphia, arriva ad Albuquerque per stare vicino alla nuora e a sua nipote dopo la morte violenta del figlio Matty, anche lui poliziotto, ucciso dai suoi stessi colleghi perché non voleva piegarsi alla corruzione del Dipartimento di polizia della città. Mike cerca di rigare dritto dopo l’esperienza traumatica ma non ci riesce. Anche lui, come Jimmy, si ritrova colluso col mondo criminale, dapprima facendo saltuari lavoretti clandestini per conto di un veterinario malandrino per poi conoscere il signore della droga Gustavo Fring per il quale, come già accennato, svolgerà compiti da sicario e da capo della sicurezza per la sua azienda di facciata. Mike è inizialmente combattuto se rientrare nel mondo del crimine per non infangare il ricordo di suo figlio, moralmente migliore del padre, ma non può farne a meno. la sua scelta di rientrare conferma la sua stessa natura irrimediabilmente collusa col crimine.
Ciò che Gilligan tenta di spiegare a suo modo lo fa, paradossalmente, alimentando altri dubbi in merito alla natura umana. I personaggi di Jimmy e Mike rispecchiano un atteggiamento di chi persevera, di chi si sente far parte di quel mondo criminale e talvolta pensa di illudersi di vivere bene con se stessi rigando dritto. Dopo l’illusione, si ritrovano faccia a faccia con la loro realtà interiore: sono criminali, non posso fare a meno di esserlo o sperare di non esserlo in futuro o di esserlo stati in passato. La natura umana è sempre la stessa rivelandosi pian piano nel corso della vita oppure è mutevole, camaleontica a seconda delle occasioni che ci si presentano? Gilligan ha detto la sua. Ora, ai gentili lettori la parola.
Luca Vetrugno