Cambia il clima, cambia l’umore: i disturbi psichici legati al clima in Gummo

Una recente ricerca ha evidenziato come a cambiamenti climatici, in particolare aumento di temperatura, corrispondano un aumento di problematiche psichiche: il film “Gummo” lo aveva già raccontato…

Dal film “Gummo” (1997)

Negli ultimi tempi, le tematiche ecologiche ed ambientaliste hanno acquisito la centralità che meritano, e diversi settori disciplinari hanno rivolto la propria attenzione su di esse.

Anche la psicologia vuole dare il suo contributo, facendo sì così che numerose personalità ed enti di ricerca si siano interrogati sui legami, presunti o esistenti, tra mente, individuo e clima.

Ebbene, un autorevole studio del 2018 ha evidenziato come il riscaldamento globale ed il cambiamento climatico non minaccino esclusivamente la biosfera e l’ecosistema, ma anche la salute psichica dell’Uomo.

LO STUDIO

Lo studio, condotto dal Massachusetts Institute of Technology e pubblicato su PNAS, utilizzando i dati resi disponibili dal “Center for Disease Control and Prevention’s Behavioral Risk Factor Surveillance System” (BRFSS), ha osservato lo sviluppo psicologico e la storia psichiatrica di circa 2 milioni di cittadini americani in una finestra temporale di 10 anni che va dal 2002 al 2012, correlando questi dati con quelli legati agli eventi meteorologici e alle variazioni climatiche nelle aree in cui il campione di studio vive.

I risultati hanno mostrato che all’aumentare della temperatura nel corso del periodo temporale preso in esame è corrisposto un incremento del 2% di patologie e disturbi psichici, come disturbi d’ansia e dell’umore (su tutti, depressione), disturbi fobici, problematiche somato-cognitive come l’insonnia, e un generale malessere diffuso.

Non sono stati registrati, a fronte delle variazioni climatiche, incrementi nelle patologie più gravi e invalidanti, come suicidi o ospedalizzazioni per casi di depressione grave maggiore.

CONTESTI CLIMATICI PARTICOLARI

Studi successivi hanno indagato la bontà di tali rilevanze empiriche su contesti colpiti da eventi meteorologici particolari.

Infatti, analizzando gli effetti sulla salute psichica di forti precipitazioni costanti, per un periodo di 30 giorni, è stato rilevato un incremento nel numero e nella gravità di casi di depressione, così come un generale peggioramento e aggravamento di malessere psichico diffuso.

Allo stesso modo, sono stati studiati gli effetti causati dall’uragano Katrina, che si abbatté sugli Stati Uniti nel 2005 e che fu dovuto alle conseguenze del cambiamento climatico, sulla psiche degli abitanti delle aree colpite.

Gli effetti dell’Uragano Katrina

In questo caso, la percentuale di disturbi psichici rilevati è salita al 4%, in accordo con le evidenze rilevate a sua volta da Jonathan Paz, direttore all’Università del Wisconsin del Global Health Institute, nel corso di una ricerca durata ben 17 anni, registrando un tasso di suicidi e di autolesionismo in aumento in concomitanza con periodi di caldo intenso e temperature elevate, confermando dunque l’effettivo contributo delle variazioni climatiche e meteorologiche nell’insorgenza di patologie e disturbi psichici.

IL RISCONTRO CINEMATOGRAFICO

Rispetto a tali risultati, è interessante allora analizzare il funzionamento psicologico dei personaggi del film cult “Gummo” (1997), diretto da Harmony Korine.

La pellicola racconta uno spaccato di vita di alcuni superstiti della piccola cittadina di Xenia, in seguito ad un devastante tornado che si è abbattuto sulla città: l’ambientazione e il contesto sono basati sui reali effetti causati dal Super Outbreak del 1974 proprio sulla città di Xenia.

Gli effetti del tornado del 1974 che si abbatté su Xenia

I personaggi che vengono di volta in volta presentati allo spettatore mostrano proprio quel ventaglio di disagi e di disturbi psicologici dimostrato dagli studi di Paz e del MIT: alienati, dissociati dalla realtà, abbandonati a sé stessi e problematici, i protagonisti (quasi tutti adolescenti e bambini) non sembrano aver sviluppato alcun efficace meccanismo di coping per affrontare le conseguenze dell’evento traumatico se non una sorta di ritiro emotivo che tuttavia, in assenza di qualsiasi supporto per elaborare l’evento, si rivela non solo inefficace, ma anche pericoloso, lasciando emergere una serie di sintomi comportamentali molto vicini alla psicopatia.

La mancanza di empatia e la violenza sugli animali, aspetti frequentemente agiti dai personaggi del film, sono forti campanelli d’allarme per disturbi psicopatici di personalità

Gli atti di vandalismo, i comportamenti antisociali e la violenza esternata possono anche essere sintomatici di una depressione generalizzata che potrebbe mascherare un disagio ed un malessere psichico più profondo che non trova una sua forma ed una sua localizzazione nella storia psichica dell’individuo, come nel caso di Bunny Boy.

Bunny Boy è il personaggio in cui più di tutti è evidente un malessere psicologico internalizzato

Dunque, Korine per primo, e con anni di anticipo, aveva intuito quello che oggi la ricerca ha confermato: non solo il rapporto stretto che intercorre tra individuo ed environment, ma anche quello tra evento traumatico e risorse psicologiche personali e soprattutto eventi climatici e salute mentale.

 

Marco Funaro (illgeppetto)

 

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