Lo scorso lunedì nella provincia di Bolzano è stata fermata una donna, accusata di omicidio e occultamento del cadavere di un neonato, suo figlio per la precisione. Il filosofo australiano Peter Singer nella sua opera “Etica Pratica” dimostra perchè è sbagliato uccidere.
La notizia:
A lanciare l’allarme nella cittadina di Merano, in provincia di Bolzano, è stato un contadino. Il piccolo fu avvistato privo di vita e con evidenti segni di violenza sotto un cespuglio, in un meleto, da alcuni turisti tedeschi. Le indagini sono ancora in corso, si avranno novità a seguito dell’autopsia. Per ora è stata fermata la madre accusata di omicidio aggravato.
Peter Singer: perchè la vita umana è considerata privilegiata?
In uno dei capitoli più importanti chiamato “perchè è sbagliato uccidere” proveniente dall’opera “Etica Pratica” il filosofo e saggista australiano spiega e dimostra attraverso un excursus storico-filosofico perchè la vita degli esseri umani è privilegiata, sacra e “superiore” rispetto alle altre.
Qui si afferma che la vita umana è intoccabile, ha un ruolo superiore, ma ciò non implica una concezione di pacifismo assoluto, ad ogni modo si ritiene che sia giusto e corretto uccidere per legittima difesa. Ma scavando un po’ più in profondità ci si rende conto che la società umana non ha sempre accettato e promosso questa concezione: mediante un excursus storico Singer dimostra che durante l’età greca e romana i neonati e soprattutto gli schiavi non avevano un automatico diritto alla vita. In più nel momento in cui un infante era considerato disabile veniva lasciato sulla cima di un monte vittima di intemperie. Tuttavia con il sorgere del Cristianesimo questa concezione iniziò ad abbandonare gradualmente la mente degli individui, al suo posto si è iniziato a pensare che l’essere umano è proprietà di Dio -poichè è stato creato da lui- e uccidendo una similee creatura si usurpa il diritto di Dio di scegliere sulla nostra vita. Con lo sviluppo di questa concezione incrementò anche l’elaborazione secondo la quale tutti gli animali non umani vengono posti sotto il dominio dell’uomo e dunque quest’ultimo può scegliere la durata della loro vita, ha dunque la capacità di lasciarli vivere o morire.
La conclusione dell’elaborazione di Singer:
Ma perchè gli esseri umani posseggono più valore a differenza del resto degli animali non umani? Singer afferma che il valore della vita di una persona si misura innanzitutto in base alla propria razionalità e autocoscienza: l’essere umano si distingue infatti poichè ha desideri per il proprio futuro, ma bisogna anche sottolineare che nel momento della morte i desideri di una persona non continuano a svilupparsi, e inoltre non si soffre per non averli soddisfatti; tuttavia non viene rispettato il desiderio della vittima di continuare la propria vita. Attraverso ciò -basandoci sul fatto che la maggior parte degli esseri umani desiderano portare avanti i propri progetti e dunque la propria vita- scaturisce comunque un’elevazione della vita umana rispetto a quella altrui. Tuttavia esistono anche esseri coscienti e quindi capaci di provare dolore e piacere ma che non sono razionali e autocoscienti, ebbene può aver valore la vita di un essere (umano e non) così? Singer attesta che nel momento in cui un individuo prova piacere e dolore ed è dunque cosciente la sua vita ha un valore, poichè è un atto errato bloccare una vita piacevole. Ma la vita di un essere incosciente? E’ sbagliato togliere la vita ad un essere simile semplicemente perchè la vita in sè possiede un valore? Una vita senza alcuna esperienza cosciente, senza alcuna sensazione piacevole o dolorosa è completamente vuota e attraverso un gioco di parole si potrebbe anche arrivare a dire: è assolutamente priva di vita, dunque non si rimpiange l’accorciamento di questa forma di esistenza.