Tutto cambiò perché nulla cambiasse: gli effetti speciali da George Méliès a “Star Wars”

È così vero che gli effetti speciali degli ultimi anni del cinema siano una rivoluzione? Non sono forse un ritorno inaspettato al cinema delle origini?
effetti speciali per il film Gozilla /stardust.it

1977: iniziava la saga cinematografica, ideata da George LucasStar Wars, capolavoro del genere della space opera. Fu un successo grandioso di incassi, 10 miliardi di dollari, diventando così il secondo franchise più proficuo dopo il Marvel Cinematic Studio e capolavoro degli effetti speciali. Ma gli effetti speciali sono davvero una novità? Ce lo dice George Méliès.

Innanzitutto, cosa sono gli effetti speciali?

Eustace Lycette, vincitore di due premi Oscar per miglior effetti speciali li definisce come “qualunque tecnica o trucco usato per creare un’illusione di realtà in una situazione in cui non è possibile, economico o sicuro usare gli strumenti, oggetti e luoghi reali.”

Ed è proprio così, gli effetti speciali sono un modo, un’arte per creare realtà impossibili, per creare quello che prima solo la nostra immaginazione poteva vivere e attraversare.

Molto facile è pensare che questi effetti siano stati creati sono negli ultimi anni, grazie alle incredibili tecnologie odierne, ma non è così.

Ripercorriamo insieme la storia degli effetti speciali a partire da George Méliès.

George Méliès interpretato da Ben Kingsley nel film a lui dedicato Hugo Cabret /screenweek.it

George Méliès, il padre dimenticato degli effetti speciali

Sì, probabilmente non ve lo aspettavate, ma gli effetti speciali furono utilizzati per la prima volta a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento proprio da lui: George Méliès.

Illusionista e mago francese, decide presto di donare la sua arte al cinema e a partire dal 1896 inizia a girare più di 500 cortometraggi fino al 1914, data dell’inizio della Grande Guerra. Fu così che andò in frantumi il grande sogno di Méliès, che ormai povero e dimenticato apre un negozio di giocattoli che gestisce fino alla morte.

La sua figura viene poi riscoperta e nel 2007 esce Hugo Cabret, un film di genere fantastico ispirato e dedicato alla sua vita e ai suoi capolavori cinematografici, per cui venne definito “Cinemago”.

E lui, autore del celebre film Viaggio sulla Luna e di moltissimi altri classici del cinema delle origini, inventò moltissime delle tecniche fondamentali degli effetti speciali come l’esposizione multipla, la fotografia in time-lapse e il matte painting, dipingendo a mano ogni fotogramma per creare sfondi altrimenti impossibili per le risorse dell’epoca.

Ma cosa successe poi?

una scena dal film Avatar /cinematographe.it

L’evoluzione degli effetti speciali: un ritorno alle origini

Il cinema continuò il suo corso, finché i film di fantascienza conquistarono il pubblico. Infatti è proprio con il cosiddetto boom della fantascienza tra gli anni ’50 e ’80 che gli effetti speciali ebbero la loro rivoluzione.

L’apice di questo processo si ebbe con la fondazione dell’azienda specializzata in effetti speciali Industrial Light & Magic creata appositamente per realizzare i film di Stars Wars. George Lucas chiamò Dykstra, l’assistente del tecnico che realizzò gli effetti speciali del film di Kubrik Odissea nello spazio e li cominciò la magia.

L’azienda creò effetti speciali costosi e imponenti, che diedero risultati straordinari, collaborando anche con altri film-capolavoro come Harry Potter, Jurassic Park e Avatar, vincendo ben 16 Premi Oscar per migliori effetti speciali.

E qui diventa vera la frase del critico cinematografico Lev Manovich:

Gli effetti speciali sono un ritorno alle origini, quando i fotogrammi venivano ritoccati uno a uno.

L’arte con gli effetti speciali si cala sul cinema, lo immerge con la sua fantasia, facendolo volare alle sue vette più alte, creando capolavori che rimaranno per sempre nei cuori di chi ha avuto il desiderio di guardarli.

locandina di Stars Wars /amazon.com

 

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