Il sociologo contemporaneo Bauman con la definizione di società liquida battezza la società contemporanea, facendo riferimento a questo senso di completa incertezza e smarrimento percepibile e tangibile da qualsiasi attore sociale. Viviamo in un’epoca dove i valori sono marginali, dove non conta più di tanto la relazione con l’altro, nuotiamo in un mare di egoismo ed individualismo e puntiamo sull’apparire, di conseguenza i rapporti sociali si limitano al materialismo e al consumo, all’insegna di quel consumismo sfrenato che sta divorando la forza sociale, la solidarietà, sta portando l’individuo ad aggrapparsi a forze esterne poiché viviamo in un’ambiente debole e deforme, costituito prevalentemente da maschere e barriere sociali. La civiltà è disgregata poiché manca una base concernente valori e moralità, camminiamo dritti senza meta malgrado nel nostro inconscio ci poniamo degli obbiettivi, molto spesso ci perdiamo in questo labirinto che ha chiuso completamente le vie d’uscita.
La società di oggi facendo certamente riferimento al concetto di Bauman potrebbe essere considerata un labirinto senza fine i quali percorsi sono nocivi e vi sono numerosi ostacoli da superare. Quando l’individuo possiede un’identità debole poiché cresciuto in una società binaria, deforme, di conseguenza si comporta come se fosse completamente disconnesso dal mondo. Ciò che personalmente mi preoccupa è come possano costruire la propria identità i nuovi nati, le nuove generazioni, se in realtà non possono aggrapparsi a nessuna tendenza positiva che potrebbe compartecipare alla loro crescita. Noi giovani siamo i genitori del futuro, e se cresceremo vuoti i nostri figli saranno come bolle: pronti ad esplodere. L’esplosione oltre al rumore provoca le sue conseguenze infernali, e il disadattamento, il disorientamento, comporta un andamento sociale sempre più diretto verso atteggiamenti devianti e criticità.
Una società disorientata anche negli aspetti più intimi
Il mio riferimento alla società del futuro come una società bolla, potrebbe fare riferimento all’eterna debolezza e disorientamento sociale in qualsiasi aspetto della vita quotidiana. Una bolla una volta creata non ha una condotta base da seguire, bensì si muove nell’aria lasciandosi trascinare dal vento. Essendo estremamente fragile e leggera potrebbe vivere molto poco nell’ambiente, tanto che dinnanzi ad un qualsiasi ostacolo si troverebbe ad esplodere. L’esplosione come affermavo in precedenza, potrebbe essere considerata la metafora di un uomo fragile che commette un atto criminale poiché ritiene che sia l’unico mezzo plausibile per la sopravvivenza.
E’ estremamente pericoloso come nella società di oggi la mancanza di punti di riferimento stabili possano compartecipare alla costruzione di una personalità fragile. Come direbbe Freud andremo incontro alla costruzione di un’Io debole, un’istanza che non riesca più a controllare quelle che sono le pulsioni spregiudicate dell’Es e quelle dedite alla conformità del Super- Io. Come spiegano i sociologi e anche i criminologi sociali, ciò che porta un individuo ad assumere un comportamento deviante è proprio una debolezza identitaria. Quando siamo dinnanzi ad un individuo debole il quale non è in grado di controllare le sue pulsioni aggressive entra in gioco l’atteggiamento deviante. In una società liquida all’insegna dell’individualismo e del non rispetto nei confronti del prossimo, potrebbe accadere che alcune tendenze come anche quelle appartenenti alla sfera più privata ed intima dell’individuo vadano a contrapporsi con l’atteggiamento considerato conforme. Un atteggiamento non- conforme è predisposto alla creazione di criminalità. Un individuo con un preponderante disturbo della personalità potrebbe andare a ritrovarsi in delle situazioni estreme, proprio poiché non riuscendo ad integrarsi socialmente a livello relazionale potrebbe aggrapparsi in situazioni che lo porterebbero successivamente ad atteggiamenti criminali anche bizzarri.
I disturbi parafilici
I disturbi parafilici sono considerati dei veri e propri disturbi della personalità, e con il termine parafilia si intende qualsiasi interesse intenso e persistente di natura sessuale che si discosti dalle tendenze fenotipicamente normali. Alcune volte il disturbo parafilico può essere inserito all’interno di una dinamica criminale ben precisa, poiché alcuni individui pur di compiere le loro azioni perverse, si ritrovano in circostanze violente o tanto da mettere in pericolo l’incolumità dell’individuo. Quando si parla di parafilia quindi si intende un atteggiamento sessualmente decontestualizzato, di conseguenza se ragionassimo secondo l’analisi sociologica che i disturbi della personalità possano essere considerati come non inerenti alle malattie mentali, dovremmo giungere a conclusione che un disturbo del genere è stato creato dalla società stessa: essere in una condizione di isolamento e disorientamento relazionale come avevo affermato in precedenza, porta l’individuo a soddisfare i suoi bisogni attraverso atteggiamenti perversi che hanno condizionato il suo modo di essere. I criminologi sociali affermano che è proprio la società a preparare il terreno fertile per un crimine o per un’azione deviante in sé.
Principali parafilie
Mi auguro di aver scaturito una particolare curiosità su quali siano le parafilie più note o più praticate, ve ne sono moltissime e non sarebbe possibile citarle tutte, alcune di queste vi saranno ben note, mentre di altre rimarrete sconvolti dalla loro singolarità.
- Disturbo voyeuristico: osservare una persona nuda o in intimità. Tale osservazione deve avvenire in maniera occulta e non consenziente. Questo è uno dei disturbi più diffusi.
- Disturbo frotteuristico: toccare o avere contatto fisico non consenziente in luoghi affollati.
- Scatologia telefonica: intimità attraverso conversazioni telefoniche.
- Disturbo da sadismo: infliggere dolore e umiliazione psicologica, verbale e fisica.
- Disturbo pedofilico: avere interesse sessuale per bambini inferiori ai 13 anni, molto spesso la violenza sessuale su minore è attuata da individui i quali hanno subito ulteriore violenza nell’infanzia.
La società ci forma e ci conforma, viviamo in un ambiente di squali affamati e avere un’identità solida è il principio base per rimanere a galla.
Simona Canino