Dispositivi Hi-Tech in corsia: come la tecnologia salvaguarda la salute di chi ci cura.

Indumenti tecnologici per il personale sanitario e non, in grado di monitorare stress e funzioni vitali

Una delle sfide più impegnative che medici ed infermieri sono chiamati quotidianamente ad affrontare riguarda la gestione dello stress dovuto a turni lunghi ed estenuanti, una situazione che, sopratutto in questo periodo, necessita di un aiuto.

Tecnologie davvero smart

Essere un operatore sanitario ha, come tutti i lavori, i suoi pro ed i suoi contro. Se da una parte la soddisfazione di aver aiutato una persona è un emozione che difficilmente si può spiegare, dall’altra i lunghi turni in corsia, il poco sonno e il rimanere costantemente vigili e pronti a scattare al primo problema non possono non lasciare segni, sia fisici che mentali, e tutto questo tralasciando la parte emotiva, anch’essa presente e che si manifesta in momenti di profonda gioia o di estrema tristezza. Lo stress è tanto, e non oso immaginare cosa abbiano passato medici e infermieri durante l’apice dell’epidemia, dato che racconti ed immagini arrivateci tramite tv possono solo dare una sfocata idea di quanto critica fosse la situazione. Viviamo in un mondo dove la tecnologia, sempre più intelligente e versatile, può fare molto e anche di più, e un ottimo utilizzo di questa risorsa è proprio la salvaguardia di chi si mette in prima linea ogni giorno, anche a costo della propria salute. Per questo motivo la progettazione di dispositivi in grado di controllare stress e parametri vitali, esattamente come i medici, non conosce sosta.

Monitorare lo stress

Recentemente l’University of South Wales ha messo a punto un biosensore in grado di monitorare i parametri vitali di medici ed infermieri, in modo intelligente e approfondito, in modo da tenere sempre sotto controllo battito cardiaco e frequenza respiratoria, riuscendo a distinguere, in caso di dati anomali, perfino se si tratti di un aumento momentaneo dell’attività fisica, oppure di stress. Ovviamente un operatore sanitario fortemente stressato faticherà di più a rimanere concentrato, creando un circolo vizioso che porterà ad un peggioramento delle sue situazioni, con conseguenze gravi sia per lo stesso che per i pazienti. Il biosensore dunque riferisce al portatore le sue condizioni e, in caso rilevi qualcosa di anomalo, lo avvertirà prontamente. Dopotutto lo stress è un fattore che spesso viene sottovalutato o semplicemente ignorato, senza sapere che porta a ripercussioni non solo mentali, ma anche fisiche. Prendendo come esempio il paese forse più estremo sulla concezione che sia ha sul lavoro, il Giappone, analizzandolo ci si rende conto come orari di lavoro estenuanti (anche di 12 ore), pochissime ferie e tanti straordinari, abbiano portato non solo ad un degrado sociale, dominato da alcolismo, asocialità e depressione, ma anche ad un calo della produttività. Se queste sono tutte conseguenze che lo stress da lavoro porta, serve dunque una soluzione per controllare e curare questa condizione, e proprio per questo sensori simili a quello descritto in precedenza troveranno sempre più impiego sul posto di lavoro.

Dalle mani robotiche al cuore artificiale

Il mondo della medicina sta facendo passi da gigante, in poco più di un secolo siamo passati dai primi antibiotici alle staminali e alle protesi robotiche. Oggi chi per uno spiacevole motivo ha perso una gamba, può comunque disporre di protesi che gli permettano di andarsene in giro liberamente, e siamo ancora all’inizio. In diversi centri di ricerca si lavora sul modo per produrre arti e organi umani in carne ed ossa partendo dalle cellule staminali, cellule che se comprese potrebbero trovare altri impieghi, come ad esempio la rigenerazione di nervi e organi danneggiati, ma ci vorrà del tempo. Molto più a portata di mano è un esoscheletro che, oltre a controllare i parametri vitali, permette alle persone disabili di alzarsi in piedi sulle proprie gambe. Il settore BioHiTech è un mondo in continuo mutamento e solamente agli inizi e, esattamente come medici ed infermieri, aiutare le persone sarà il suo obbiettivo, sia combattendo stress e depressione, che risolvendo problemi fisici.

 

 

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