‘Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?’. Cosa succede quando una relazione non è più soddisfacente

Samantha Joel, professoressa presso la Western University (Ontario), insieme ad alcuni colleghi della Toronto University, hanno cercato di capire perché spesso le persone non lascino il proprio partner nonostante la relazione sia diventata insoddisfacente.

Aristotele ha definito l’uomo un ‘animale sociale‘ in quanto tende ad aggregarsi ad altri individui, a costruire relazioni e società. Le relazioni, specie quelle di natura amorosa, sono state oggetto di studio di un gruppo di professori canadesi. Insieme hanno cercato di comprendere il motivo per cui le persone tendano a non lasciare i propri partner, sebbene la relazione sia ormai diventata sterile ed insoddisfacente. Sembra che i motivi non siano esclusivamente di natura personale, ma che ci sia anche una componente altruistica.

Relazioni
Le relazioni insoddisfacenti hanno delle ripercussioni negative non solo sulla relazione stessa, ma anche sulla vita di entrambi i partner.

Studi precedenti hanno dimostrato che i motivi che spingono le persone ad interrompere una relazione sono di diversa natura. Il tempo, le risorse personali e le emozioni investite nelle relazioni da una parte potrebbero spingerci ad interromperla, mentre dall’altra ne rappresentano le fondamenta. Ciò che cambia è la componente alla base di queste motivazioni che può essere egoistica o altruistica. Si parla di componente egoistica quando le persone non lasciano il proprio partner per non rimanere da sole oppure perché le alternative non sono tanto attraenti quanto l’attuale partner. Queste dinamiche sono state evidenziate da uno studio condotto nel 2010 da Sung e Choi, il quale ha messo in evidenza il mero interesse personale.

Lo studio condotto in Canada

Ben diverso invece è lo studio condotto da alcuni professori canadesi perché hanno evidenziato l’esistenza anche di una componente altruistica. Il campione era costituito da circa 500 persone. Normalmente quando si vede il partner fortemente coinvolto nella relazione, si tende a non interromperla. Lo stesso atteggiamento è stato riscontrato anche nelle persone che non erano più soddisfatte della loro relazione o che non erano più coinvolte come all’inizio. Proprio per questo ci si preoccupa di più per l’altra persona e si tengono maggiormente in considerazione i suoi desideri. Tutto questo perché il partner infelice spera che la relazione possa in qualche modo migliorare e la speranza risiede proprio nell’impegno che l’altra persona continua ad investire nella relazione.

Samantha Joel
Samantha Joel ed alcuni colleghi canadesi hanno condotto uno studio cercando di capire perché le persone non lascino il partner quando la relazione non è più soddisfacente.

Samantha Joel ed i suoi colleghi però non sanno se le percezioni e le impressioni del partner infelice siano falsate proprio dalla premura dell’altra persona. Si ritiene infatti che il partner infelice possa sopravvalutare l’impegno dell’altro e di conseguenza anche il dolore che potrebbe provare in caso di una rottura. In altre parole ci si preoccupa troppo che l’altro possa essere più coinvolto nella relazione, quindi soffrire di più nel caso in cui dovesse finire.

Due possibili finali

Portare avanti una relazione del genere conduce a due esiti diversi. Nel primo caso le speranze del partner infelice si realizzano perché effettivamente c’è un miglioramento della relazione, quindi può tornare ad essere equilibrata come un tempo. Il secondo caso invece preannuncia uno scenario differente e negativo, ovvero quando le speranze del partner infelice risultano infondate. Rimanere in una relazione insoddisfacente che non migliora porta ad un accumulo delle emozioni negative, che hanno conseguenze altrettanto negative non solo sulla relazione stessa, ma anche sulla vita di entrambi i partner.

In base a cosa scegliamo il nostro partner?

La scelta di un partner non è mai casuale. Evoluzione, somiglianze, affinità, carattere e personalità sono elementi che (spesso inconsciamente) teniamo in considerazione nel momento in cui dobbiamo decidere se intraprendere o meno una relazione sentimentale. Ovviamente ciò che attira immediatamente la nostra attenzione sono l’aspetto fisico ed il portamento, inutile negarlo. Le persone attraenti affascinano altre persone attraenti (per dirla in altro modo ‘chi si somiglia si prende‘).

Mr & Mrs Smith
Mr & Mrs Smith si sono scelti non sapendo di avere una cosa in comune. Erano entrambi due killer su commissione.

In secondo luogo consideriamo elementi come l’educazione, l’istruzione e la religione. Per esempio persone che hanno un tipo di educazione completamente differente è molto difficile che possano intraprendere una relazione perché le differenze si manifestano nel giro di pochissimo tempo. Quindi ci sentiamo maggiormente attratti da persone che hanno il nostro stesso livello di educazione, di istruzione e con le quali condividiamo anche la nostra fede religiosa. Tendiamo ad essere attratti da chi ci somiglia, facendo quindi scelte che potrebbero essere definite ‘conformiste‘. Non a caso, spesso con il passare del tempo, si notano delle somiglianze tra il partner attuale e quelli passati e perfino tra i partner precedenti.

Tute queste somiglianze potrebbero essere legate alla condivisione di un contesto sociale e di un ambiente comuni, in cui entrambi hanno ad esempio lo stesso livello di educazione. In alcuni casi infatti si tende a scegliere il partner all’interno del contesto lavorativo proprio perché si hanno delle caratteristiche in comune di particolare importanza in una relazione.

‘Verranno a chiederti del nostro amore’

Fabrizio De André
Fabrizio De André

La celebre frase che campeggia sulla cima di quest’articolo è tratta da una canzone altrettanto famosa di Fabrizio De André. La canzone appartiene all’album ‘Storia di un impiegato‘ (1973) in cui l’artista racconta per l’appunto la storia di un impiegato che aveva fatto esplodere una bomba, ma nel posto sbagliato perché il suo obiettivo era il Parlamento. L’uomo viene arrestato e portato in galera e da lì viene a sapere che sua moglie è stata presa d’assalto dai giornalisti che vogliono avere informazioni su di lui e sulla sua recente azione.

Nella canzone De André (che parla per l’impiegato) esorta la moglie a non darsi in pasto ai giornalisti e di non esporsi troppo. La loro relazione infatti non si fonda su sentimenti puri ed autentici poiché alla fine si scopre che i due sono anche arrivati a tradirsi. Si tratta quindi di una relazione di facciata, in cui i due sono legati solo da interessi personali. Entrambi probabilmente erano a conoscenza delle relazioni extraconiugali dell’altro, ma probabilmente per vergogna non le hanno mai confessate.

Andando avanti con la canzone emergono anche profonde differenze tra i due poiché lui è un rivoluzionario, mentre lei è una donna moderata, borghese. L’impiegato si chiede a questo punto che ne sarà di sua moglie ora che lui è in prigione e non potrà più occuparsi di lei. Si chiede se potrà amare di nuovo oppure se deciderà di chiudersi in se stessa. Si chiede se finalmente si libererà delle convenzioni sociali, prendendo in mano la sua vita e decidendo quale strada intraprendere oppure se si lascerà trasportare dagli eventi. Quindi continuerà a farsi scegliere o finalmente sceglierà?

Martina Morello

 

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.