Lunedì Stephen Hillenburg, il creatore di SpongeBob, è scomparso dopo aver lottato con la SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Nickelodeon, emittente televisiva americana e creatrice della serie, ha confermato la notizia su Twitter martedì.
Nel corso di questi 19 anni in cui è andato in onda, il personaggio di SpongeBob ha conquistato i cuori dei bambini ma anche dei più grandi, trasformandosi in un fenomeno reale, oltre che televisivo. “Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di Steve Hillenburg dopo la sua lunga battaglia con la SLA“, ha scritto Nickelodeon nella dichiarazione. “Era un grande amico e un partner creativo fondamentale qui a Nickelodeon, il nostro pensiero va alla sua famiglia in questo momento. Steve ha trasmesso a SpongeBob un senso dell’umorismo unico e di innocenza che ha dato gioia a generazioni di bambini e famiglie in tutto il mondo. I suoi personaggi e il mondo di Bikini Bottom ci ricorderanno sempre del valore dell’ottimismo, dell’amicizia e dell’infinito potere dell’immaginazione.”
Sebbene abbia creato uno dei cartoni animati più famosi di sempre, questo biologo marino diventato animatore è sempre stato avvolto da un’aura di mistero. Hillenburg non ha mai rilasciato molte interviste, tanto che il New York Times l’aveva addirittura definito “l’Howard Hughes dell’animazione”. Nel 2017, Hillenburg aveva annunciato in una dichiarazione ufficiale che era affetto da SLA.
La SLA
Dopo essersi diplomato alla Savanna High School, Hillenburg si iscrisse alla Humboldt State University dove si laureò nel 1984 in interpretazione e progettazione di risorse naturali, con un accento sulle risorse marine. Nel 1992 ottenne un Master in Belle Arti in una laurea d’animazione sperimentale al California Institute of the Arts. È stato insegnante di biologia marina; ha lavorato come biologo marino dal 1984 al 1987, anno in cui decise di intraprendere la carriera di animatore.
Ha fatto parecchi corti cinematografici, due dei quali premiati internazionalmente. Per quanto riguarda la sua creatura più famosa, Hillenburg sviluppò un concept per un nuovo show sulle creature marine, disegnando i personaggi basandosi su un suo precedente fumetto del 1989. Si concentrò su una spugna, che inizialmente disegnò con una forma “naturale”, e ne cambiò l’aspetto, facendola diventare quadrata perché visivamente più divertente.
Nel 2017 gli fu diagnosticata la SLA, malattia che ha combattuto fino all’altro ieri.
La sclerosi laterale amiotrofica, o SLA,è una malattia neurodegenerativa progressiva del motoneurone, che colpisce selettivamente i motoneuroni. La SLA è caratterizzata da rigidità muscolare, contrazioni muscolare e graduale debolezza a causa della diminuzione delle dimensioni dei muscoli. Ciò si traduce in difficoltà di parola, della deglutizione e, infine, della respirazione.
Non esiste una cura nota per la SLA. Un farmaco chiamato riluzolo può prolungare l’aspettativa di vita di circa due o tre mesi. La ventilazione artificiale può comportare sia una migliore qualità, sia una maggiore durata della vita. La malattia di solito inizia intorno all’età di 60 anni e, nei casi ereditati, circa una decina di anni prima. La sopravvivenza media dall’esordio al decesso può variare dai tre ai quattro anni; circa il 10% sopravvive più di 10 anni, mentre il 5 % raggiunge o supera i 20 anni dalla diagnosi. La maggior parte muore per insufficienza respiratoria. In gran parte del mondo, i tassi epidemiologici di SLA sono sconosciuti. In Europa e negli Stati Uniti, la malattia colpisce circa 2 persone ogni 100 000 individui all’anno.
La creazione del personaggio
L’idea del personaggio di SpongeBob sarebbe nata durante i suoi anni di insegnamento alla Orange County Marine Society, dove Hillenburg aveva disegnato un fumetto, The Intertidal Zone, per parlare ai bambini delle creature che popolano le profondità del mare. Uno dei protagonisti, Bob the Sponge, si può sicuramente definire l’antenato del popolarissimo “Bob Squarepants.” Nel 1987, il biologo lascia l’insegnamento, si mette a studiare arte e partecipa a un programma sperimentale di animazione promosso dalla prestigiosa CalArts.
Dopo aver collaborato a La vita moderna di Rocko, uno degli autori incoraggia Hillenburg a trasformare il suo fumetto The Intertidal Zone in una serie, ed è così che sono nati SpongeBob, Patrick, Squiddy, Mr. Krabs, Plankton e tutti gli altri.
“Il cartone racconta la storia di un personaggio innocente e del mondo in cui vive”, raccontava Hillenburg al New York Times durante la promozione del primo film, nel 2004. “Il messaggio è che pensare come un bambino va bene. Anche gli stolti possono essere molto importanti”.
L’importanza di Spongebob è evidente nella prolifica produzione di serie animate che sono venute dopo, da Adventure Time, a Steven Universe, e Bojack Horseman, trasformando il genere da prodotto di intrattenimento per bambini, a mezzo di riflessione per gli adulti.
Anche se non avete mai visto un episodio, conoscerete sicuramente i personaggi di SpongeBob grazie ai tantissimi meme e riferimenti che girano online. I rapper come Lil Yachty e Lil Pump hanno dimostrato la propria passione per il personaggio di spugna. Gli utenti di Twitter e Reddit si ispirano spesso alla serie per celebrarne i personaggi in meme gloriosi.
Un esperto di branding, Greg Rowland, una volta ha addirittura paragonato SpongeBob a Gesù. Questo per dire che anche dopo la scomparsa del suo creatore, una cosa è certa, SpongeBob continuerà a vivere nella sua ananas ancora per molto, molto tempo.
-Valto