Zack & Cody e Thomas Hobbes salpano sul ponte di comando

Zack & Cody: due volti angelici, spesso confusi tra loro, sono cresciuti insieme a milioni di bambini dall’altra parte dello schermo; si trovano oggi ad essere accumunati ad un colosso della filosofia: Thomas Hobbes.

Essere gemelli è una forza o una condanna ? Il decorso storico ci mostra come il dualismo fascino-paura li abbia dapprima puniti e poi risollevati.

I gemelli più amati di Disney Channel 

Zack e Cody sono stati i gemelli più amati di Disney Channel, hanno tenuto incollati allo schermo oltre 5 milioni di bambini. La chiave dello straordinario successo della serie televisiva è certamente attribuibile alla loro freschezza e alla loro vivacità.
Due volti angelici noti soprattutto per i sorrisi sinceri che facevano sorgere sul volto di chiunque li guardasse, sono stati però altrettanto in grado, nel loro film “Zack &  Cody – il film”, di rappresentare una realtà tragica come quella della sperimentazione sui gemelli.
Il Dr. Ronald Olsen, lo scienziato pazzo del film è infatti l’esegeta
 del dottor Mengele, medico delle SS, il quale aveva una grande ossessione: i gemelli.

 

Hobbes e la sua gemella: la paura 

“E mia madre mise al mondo due gemelli: me stesso e la paura”

Thomas Hobbes ha da sempre riservato un ruolo centrale, nel suo pensiero politico, alla paura. Paura e potere crede siano due inscindibili unità, senza l’una non vi è l’altra.

La sua gemella è sempre riuscita a vincere su di lui, è camaleontica: talvolta si presenta sotto forma di guerra civile, altre come una catastrofe naturale, ma la sua essenza è una sola: l’uomo.

Insignificanti, piccoli mortali, in grado di tormentarsi l’un l’altro, non si lasciano scampo, mai; sono niente altro che lupi.

“Homo homini lupus”

Il buio

Il buio che si sono trovati ad affrontare i gemelli più volte nel decorso storico è da brividi.

Sono sempre stati visti come entità mistiche e come da tutte le cose “fuori dall’ordinario” si è al contempo impauriti ed affascinati.

Josef Mengele è uno degli esempi più eclatanti di questo dualismo dai risvolti tragici: all’interno dei campi di concentramento ai gemelli spettava una vita, se così si può effettivamente definire, diversa dagli altri internati. Il destino di un gemello era completamente nelle mani dell’altro, se uno dei due si ammalava di polmonite e moriva l’altro veniva immediatamente ucciso e successivamente sezionato per vedere se presentava anch’egli tracce della patologia nei suoi polmoni.

Episodi che purtroppo, non vedono come scenario solo la psicosi nazista, già in precedenza i gemelli erano visti come figli del diavolo, come il “prodotto” di rapporti malati, del sesso sadomaso: dovevano per questo essere uccisi.

Oggi giorno vediamo però una scia di luce: lo stigma dei gemelli è in perenzione in quasi tutte le parti del mondo.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.