“Amore e Guerra” è un film di Woody Allen, prodotto nel 1975 ed ironicamente ispirato al romanzo “Guerra e Pace” di Dostoevskij.
Il film è il circolo vizioso della contraddizione, dello scetticismo e della logica. Il protagonista Boris Dimitrovic, impersonato dallo stesso Woody Allen, è un filosofo spaesato che conosce tante teorie eppure non possiede alcuna risposta.
Scetticismo
La critica più evidente che si può rivolgere a qualcuno che si professa seguace della filosofia scettica è fargli notare che se volesse applicare il suo pensiero alla quotidianità, la sua vita sarebbe impossibile. Affermare di continuare costantemente a cercare la verità, senza alcuna speranza di poterla trovare, implica una necessaria sospensione del giudizio davanti a qualunque questione. Uno scettico, infatti non può cadere nella contraddizione dell’affermazione socratica: “so di non sapere”, direbbe piuttosto “non so se posso sapere”.
L’azione dello scettico, dal latino “skepsis”, è dunque quella di guardare con attenzione, osservare, esaminare, riflettere. Per nulla diversa da quella di qualunque altro filosofo che mette in dubbio i dogmatismi, non diversa dal dubbio metodico di Cartesio, ad esempio. Al contrario di tutti gli altri filosofi, però, lo scettico è quello che oggi potremmo definire un “agnostico di buona volontà”: nonostante non creda che la verità possa essere accessibile, continua a cercarla.
Per non essere incoerente col suo pensiero, lo scettico sarebbe dunque condannato all’inazione. Ma l’inazione è in sé una contraddizione, dunque possiamo dire che “lo scettico agisce come tutti ma pensa come nessuno”?
“Sonja e se Dio non esistesse?”
“Boris Dimotrovic, stai scherzando!”
“E se fossimo solo un branco di gente assurda che corre intorno senza nesso o ragione?”
“Ma se non esiste Dio, la vita non avrebbe alcun significato. Perché dovremmo continuare a vivere? Perché non suicidarsi?”
“Be’ non facciamo gli isterici. Mi potrei sbagliare, io oggi mi uccido e domani Lui concede un’intervista”
https://www.youtube.com/watch?v=SWaffRm_F60
Logica
Aristotele è oggi considerato il padre della logica, tra i suoi scritti esoterici si trovano 6 volumi che gettano le basi e spiegano le regole del ragionamento logico. Nel “De Interpretatione” Aristotele descrive i due principi logici universali: il principio di non contraddizione, secondo il quale allo stesso soggetto non possono appartenere contemporaneamente due predicati opposti (A. Socrate è mortale; B. Socrate non è mortale) e il principio del terzo escluso, per cui tra due discorsi contraddittori non si dà una terza probabilità, ma è necessario che uno dei due sia falso (B.) e l’altro vero (A.).
Nel terzo volume, gli “Analitici Primi”, Aristotele parla per la prima volta del sillogismo: un procedimento logico che tramite la concatenazione di tre giudizi porta a una deduzione. Un sillogismo è sempre composto da due premesse e una conclusione. Le proposizioni sono composte da un soggetto e un predicato e perché il procedimento abbia successo le due premesse devono condividere un “termine medio”, il quale deve essere soggetto di una e predicato dell’altra.
Percui, prendendo spunto dall’esempio portato sullo schermo da Woody Allen:
A. Ogni uomo (soggetto e termine medio) è mortale (predicato)
B. Socrate (soggetto) è un uomo (predicato e termine medio)
Dunque, eliminando il termine medio ripetuto ne risulterà:
C. Socrate è mortale
Cosa direbbe Socrate?
Eppure il monologo del protagonista è ben più problematico:
“Che cosa direbbe Socrate? Quei greci, tutti omosessuali! Ragazzi, chissà che feste pazzesche!
A. Socrate è un uomo.
B. Ogni uomo è mortale.
C. Ogni uomo è Socrate, quindi ogni uomo è omosessuale…”
Aristotele usa i sillogismi per arrivare a deduzioni fisiche e metafisiche complesse, e per farlo, una volta trovata una conclusione (C.) questa viene trasformata in una nuova premessa che, accompagnata ad un’altra osservazione (D.) porta ad un nuovo risultato (E.) e così via.
Dunque se si volesse rendere esplicito il sillogismo pronunciato confusamente da Woody Allen lo si dovrebbe scrivere in questo modo:
A. Socrate è un uomo
B. Ogni uomo è mortale
C. Socrate è mortale
C. Socrate è mortale
D. Tutti gli uomini sono mortali
E. Tutti gli uomini sono Socrate
E. Tutti gli uomini sono Socrate
F. Tutti gli uomini sono omosessuali
G. Socrate è omosessuale