Avere una seconda possibilità per riuscire a cambiare le scelte fatte durante il corso della vita è il sogno che un po’ tutti speriamo di poter far avverare. Ma quale valore avrebbe la vita, se si potesse tornare indietro nel tempo per cambiare le nostre decisioni all’infinito?
I viaggi nel tempo hanno affascinato e continuano ad affascinare l’uomo. L’idea di poter tornare indietro e rivivere momenti passati è il sogno di quanti non riescono a “rassegnarsi” ed accettare la peculiarità principale della vita umana: il suo limite spazio – temporale.
“Questione di tempo”
Ognuno di noi desidera avere più tempo. Trascorriamo gran parte delle nostre vite correndo, vivendo nell’illusione che il tempo non sia mai abbastanza e che non riusciremo mai a realizzare tutti gli obbiettivi che ci siamo proposti di raggiungere. Riuscire a tornare indietro nel tempo per poter avere una seconda possibilità con qualcuno, per prendere una decisione differente o semplicemente per rivivere un’esperienza passata è oggi un sogno comune. Il tema dei viaggi nel tempo ha da sempre fatto discutere filosofi e scienziati, ed è da sempre un argomento che viene ripreso in molte opere cinematografiche. “Questione di tempo” è un film inglese proiettato nelle sale cinematografiche per la prima volta nel 2013. Il protagonista del film, Tim Lake, scopre di possedere, come tutti i membri maschi della sua famiglia, la capacità di tornare indietro nel tempo. Se all’inizio Tim si dimostra titubante in merito ai suoi poteri soprannaturali, una volta scopertone il potenziale, decide di utilizzarli per riuscire a vivere prendendo solo decisioni “giuste” ed avere una vita sentimentale migliore.
Non tutto si può cambiare
Tim utilizza la sua capacità di tornare indietro nel tempo più volte durante il corso del film, riuscendo a conquistare la ragazza dei suoi sogni, diventando addirittura padre di una splendida bambina e a rivedere suo padre, morto a causa di un tumore. Sfortunatamente anche la sorella del protagonista, Kit, è vittima di un incidente stradale, e per questo il ragazzo decide di tornare ancora indietro nel tempo, per evitare che questo accada. Evitato l’incidente e tornato nel presente, Tim scopre che ogni viaggio nel tempo ha una ripercussione, infatti il giovane apprende che sua figlia non è mai nata e che adesso ha un figlio maschio. Triste e deluso per l’accaduto, Tim comprende che ogni minimo cambiamento nel passato ha delle forti ripercussioni nel presente (la sua bambina si è, infatti, trasformata in un bambino), ed è per questo che decide di tornare ancora indietro per far sì che l’incidente di sua sorella accada riportando tutto alla “normalità”. Triste e sconfortato, il giovane decide di cercare ristoro parlando ancora con suo padre, che consiglia al giovane di vivere un giorno due volte per riuscire ad essere veramente felice: la prima volta con le tensioni quotidiane e la seconda con leggerezza, affinché egli possa comprendere quando bello sia il Mondo.
“Carpe Diem”
Tratta dalle odi latine del Poeta Orazio, “Carpe Diem” è una tra le locuzioni latine più di successo nel mondo moderno. ‘Cogli l’attimo’, il messaggio che il poeta ha voluto lasciarci è chiaro: <<Vivi come se ogni giorno fosse l’ultimo, senza preoccuparti del domani>> . I viaggi del tempo annichiliscono del tutto l’espressione di Orazio, cancellando l’aspetto più bello della vita umana: la sua unicità. Esperienze, sensazioni ed emozioni sono per l’Uomo qualcosa di bellissimo, proprio perché sono finite. Vivere alla giornata ed apprezzare ogni istante è dunque il modo migliore per gioire di tutte le emozioni che quotidianamente viviamo. Non è solo Orazio ad aver compreso che vivere alla giornata sia il miglior modo per approcciarsi al Mondo, infatti, nel 1490, Lorenzo il Magnifico, nella sua opera “Il trionfo di Bacco e Arianna” scrive: “Chi vuol esser lieto, sia: del doman non v’è certezza”.