Vent’anni fa moriva Giorgio Gaber: cantautore simbolo di ironia e baluardo del pensiero libero

Il 1° gennaio 2003 moriva, all’età di 63 anni, il geniale cantautore Giorgio Gaber.

Un’immagine di Giorgio Gaber (Google)

Le sue canzoni ancora oggi rappresentano la storia della cultura italiana.

Il Signor G

Giorgio Gaber (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1° gennaio 2003) è lo pseudonimo di Giorgio Gaberščik.
Gaber è stato cantautore, commediografo, cabarettista, attore, chitarrista e regista teatrale italiano, tra i più importanti dello spettacolo e della musica italiana.
Simbolo di una generazione, “Il Signor G” è stato uno dei primi interpreti del rock and roll italiano alla fine degli anni cinquanta, autore e attore teatrale, diventando precursore del genere del teatro canzone.
Ad oggi è ancora uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco.
Nel 2004 la Fondazione Giorgio Gaber ha creato in suo onore il Festival teatro canzone Giorgio Gaber.
A questa manifestazione hanno partecipato alcuni tra i più importanti artisti italiani riproponendo i brani di Giorgio Gaber.
Il 21 gennaio 2013, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e a pochi giorni dal suo compleanno, Fabio Fazio ha condotto uno speciale di “Che tempo che fa” intitolato “G di Gaber”, in cui alcuni artisti e amici di sempre lo hanno ricordato interpretando alcune delle sue canzoni più famose.

Tra le varie dediche al Signor G ricordiamo l’auditorium sotterraneo del Grattacielo Pirelli di Milano, una piazza di Trieste, un francobollo commemorativo, insieme a quelli dedicati a Pino Daniele e Lucio Dalla, una piazza ad Arezzo, il rinnovato Teatro Lirico di Milano rinominato Teatro Lirico Giorgio Gaber.

I due amici Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci (Google)

L’arte di Giorgio Gaber

Giorgio Gaber è stato un artista e un intellettuale che ha cominciato la sua carriera come pioniere del rock’n’roll negli anni ’50.
Poi, unendo le passioni per il jazz e per la canzone francese, è diventato uno dei personaggi più amati della musica e della televisione italiana prima di affrontare un percorso coraggioso e che lo ha portato a dar vita al Teatro Canzone, una forma assolutamente nuova con cui rappresentare la canzone e il monologo che si fondono in un unico spettacolo che per anni è diventato un punto di riferimento obbligatorio per la riflessione della società sull’evoluzione e i cambiamenti della stessa.

Gaber ha saputo rielaborare l’eredità lasciata dalla scena culturale della Milano della sua epoca, dove si è formato insieme ad altri grandi artisti, come Luigi Tenco, Dario Fo, Enzo Jannacci, Franco Battiato, il cabaret e il Piccolo Teatro in un mix unico e straordinario di idee, musica e parole.

L’eredità della canzone

Quegli anni sono stati un fermento per tutta la musica italiana.
Gli anni dal 1950 al 1970 hanno visto fiorire alcuni degli artisti italiani più importanti della nostra storia culturale e musicale.
La critica alla società, la disillusione, ma anche la speranza di un mondo migliore sono solo alcuni dei temi di quelle canzoni che ancora oggi conosciamo e che rispecchiano ancora speranze, paure e sogni.

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