Un gioco di ruoli che cambia le sue regole, sia nel sociale che in ambito accademico e professionale.

Perchè se un ragazzo piangesse verrebbe considerato un debole? Perché una ragazza viene vista di cattivo occhio se dicesse di essersi iscritta ad informatica? Molte domande, poche risposte, e una parte di queste risposte le ha date la sociologia per noi.
UN MESSAGGIO AGGRESSIVO, L’INTENZIONE PROVOCATORIA DEL BRANO
Primo singolo estratto dall’album “I’m Not Dead”, il brano “Stupid Girls” viene considerato come uno dei brani che meglio simboleggia la filosofia della cantante statunitense Pink, da sempre contro l’immagine convenzionale della popstar americana. Nel videoclip girato per il lancio del singolo, vediamo una bambina guardare la televisione mentre viene persuasa da un demone e da angelo, personaggi ambedue interpretati dalla stessa Pink. Durante la messa in onda dei programmi, vengono trasmesse varie gag in cui Pink impersona varie figure famose nel mondo dello spettacolo per essere considerate delle Stupid Girl: da Lindsay Lohan che investe dei pedoni, un esplicito riferimento ai casi giudiziari che la vedevano coinvolta, fino ad un’anziana donna rifatta, una frecciatina che, a detta di alcuni, sembra essere stata scagliata contro Donatella Versace che, di fatto, non ne ha mai fatto segreto dei suoi ritocchini. Come affermato dalla cantante stessa, l’immagine della donna che viene promossa attraverso i media è talmente grottesca ed androcentrica da essere un pericolo per le ragazzine di oggi, vista la grande influenza che questi modelli possiedono:
“What happened to the dream of a girl president?
She’s dancing in the video next to 50 cent”
Nel finale del video, indecisa se giocare con bambole o un pallone da rugby, la bambina sceglie proprio quest’ultimo, consapevole da fatto che potrà fare qualcosa che le piace senza dover cambiare se stessa per essere qualcuno che non vuole essere. Tutto questo accade sotto lo sguardo dell’angelo Pink che, una volta aver sconfitto il demone che voleva che invece la bambina scegliesse le bambole, fa il segno della vittoria. Nonostante la leggerezza del videoclip esso quanto il testo apre un dibattito molto più grande che analizza come i bambini vengano educati ad impersonificare il genere assegnato alla nascita attraverso i primi giocattoli dell’infanzia ed i media, il cui messaggio viene amplificato da stereotipi e pregiudizi che oggigiorno sono ormai presenti in tutti i palinsesti.
UN COPIONE DIFFICILE DA (NON) SEGUIRE
La sociologia va di pari passo con l’evolversi della nostra società che, negli ultimi anni, ha dovuto fronteggiare mutamenti che hanno interessato sempre di più il singolo l’individuo. Mentre un tempo si era soliti screditare un ragazzo solo perchè potesse avere la passione per la danza, oggi giorno tale pregiudizio ha un nome: copioni sessuali, copioni che le persone apprendono fin da bambini dal momento in cui utilizzano i primi giocattoli, bambole per le femminucce e automobiline per i maschietti. Di particolare importanza è infatti come l’apprendimento dei copioni sessuali sia adeguati al genere, mentre non seguire tale copione comporterebbe ad un’esclusione sociale da parte del bambino. Nonostante l’innocenza che si possa celare nel regalare un giocattolo in base al genere, la scelta non fa altro che aumentare la disuguaglianza fra uomo e donna. Ciò nonostante, tali copioni sono ampiamente condivisi e spesso vengono dati per scontati. Anzi, spesso la mancanza di familiarità con questi copioni può portare ad uno screditamento. Inoltre, strutture come la scuola, la famiglia, la legge, la polizia e la religione, così come i media, non fanno altro che limitare la libertà d’espressione del singolo individuo. Ciò comporta che ad esempio, nella crescita, una donna venga sempre più considerata come un giocattolo sessuale, privo quindi di intelletto e di possibilità di indipendenza, mentre l’uomo diventa simbolo di forza e di sostegno per ogni donna. La promozione di questo messaggio è retta da anni dai mass media, in quanto è una legge non scritta vedere un uomo sponsorizzare una palestra ed una donna sponsorizzare una marca di cosmetici. Il pericolo maggiore che si possa correre, è quello che tali modelli possano diventare d’ispirazione per lo spettatore, spugna di tutto quello che passa attraverso la televisione.C’è un’ipotesi ancora più peggiore della peggiore? Si, che (come mostrato nel videoclip Stupid Girls) tali modelli possano sostituire altri modelli, come quello del docente.
IL COPIONE SECONDO CONNEL
Il genere negli ultimi è stato spesso accostato al termine fluidità. La pedagogia ci insegna che impariamo ad essere uomini e donne attraverso un processo sociale che parte dal ruolo educativo dei genitori. Il bonario resta sempre quello tra femminilità e mascolinità, binario che ha conosciuto ultimamente diversi cambi. La sociologa australiana Raewyn Connel, ha coniato i termini mascolinità egemonica e femminilità enfatizzata, scoprendo come questi due fattori abbiano creato diversi ostacoli da valicare: la mascolinità egemonica, legata ad un’idea patriarcale ed androcentrica, è un insieme di pregiudizi che, come la femminilità enfatizzata, hanno come obiettivo quello di creare costrutti sociali quali il maschio alpha e la donna schiava di questi ultimi. Questa distinzione non va solo a discapito delle donne, ma anche degli stessi uomini e donne che, difatti, tale copione non lo vogliono recitare. Gli uomini possono assumere quei comportarsi che vengono solitamente associati al mondo femminile, quali possedere sensibilità, virtù da sempre legata al mondo femminile, ma venendo giudicati come devianti. Le donne, invece, potrebbero assumere comportamenti da leader e avere potere decisionale, ma non senza essere giudicate negativamente da parte degli uomini. Per tale ragione, spesso desideri e ambizioni vengono sacrificati per il raggiungimento di standard sociali tale che, se fossero seguiti porterebbero al successo sociale, senza considerare come il sacrificio di tali passioni possa portare ad un lento processo di alienazione. Ti piacciono i supereroi nonostante tu sia una bambina? Vuoi praticare danza nonostante tu sia un bambino? Sappi che non hai nessun problema.