Morire per una bomboletta: la tragedia di Corinaldo

Sono già passati due giorni da quando, sabato notte, nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo sei persone sono morte schiacciate nel fuggi fuggi creatosi, probabilmente, a causa di una bomboletta spray urticante.

La serata

Ad usare la bomboletta si pensa sia stato un ragazzo di 16 anni, anche se a causa della mancanza di prove certe, per ora non è iscritto nel registro degli indagati. L’accusa? Omicidio preterintenzionale. Nel caos che si è venuto a creare in discoteca nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, infatti, hanno perso la vita sei persone. Cinque ragazzi e una mamma. La tragedia si è consumata in una serata in cui ospite d’onore sarebbe dovuto essere il celebre trapper Sfera Ebbasta. Non un concerto, tuttavia, ma una semplice ospitata, come fa notare Il Sole 24 Ore, durante la quale il cantante avrebbe dovuto fare una semplice apparizione. Basti pensare che quella stessa notte, Sfera Ebbasta si trovava a Rimini e si sarebbe dovuto spostare a Corinaldo solo in seguito.

discoteca

Il mistero dei biglietti venduti

A due giorni di distanza rimane il mistero sul numero di biglietti venduti. Il locale, infatti, può contenere un massimo di 459 persone, ma nelle ultime ore le versioni a riguardo sono state parecchio discordanti. C’è chi parla di oltre 1400 biglietti venduti, ma i numeri ufficiali, arrivati ai carabinieri, dicono ben altro: 680 biglietti venduti, di cui 500 “staccati”. Alcuni ragazzi presenti alla serata, tuttavia, dicono di aver visto oltre mille persone. Insomma, qualunque sia il numero reale di biglietti venduti, probabilmente è, in ogni caso, troppo elevato. Elevato quanto il numero di persone che, nel panico venutosi a creare probabilmente a causa di uno spray urticante, si è precipitato verso le uscite di sicurezza, passando sopra una balaustra. Quello il momento fatale: sotto il peso di centinaia di persone, infatti, i parapetti sono collassati, lasciando cadere decine di persone.

L’ipotesi dello spray urticante

(fonte: Rolling Stone)

L’ipotesi dello spray urticante è, ad ora, quella più accreditata, ma non l’unica ad essere tenuta in considerazione. Diversi ragazzi presenti all’interno della discoteca, infatti, hanno dichiarato di aver visto un ragazzo incappucciato spruzzare una sostanza da una bomboletta. Da quel momento il panico. Malgrado il ragazzo in questione sia stato rintracciato e fermato (i carabinieri gli hanno trovato addosso anche della droga), non ci sono ancora certezze sulla sua colpevolezza. Ma come è possibile che uno spray urticante abbia causato una simile tragedia? Lo spray urticante (il cosiddetto spray al peperoncino) è una particolare sostanza naturale, il cui principio attivo è quello della capsaicina (tra le piante del genere Capsicum c’è anche quella del peperoncino). L’azione della capsaicina è altamente infiammatoria: una volta inalata va a stimolare i recettori VR1, che a loro volta stimolano la proteina VLR-1. Questi elementi, tuttavia, si attivano normalmente in caso di alte temperature: la sensazione di bruciore creata, quindi, è totalmente virtuale, in quanto non indotta da calore, ma da una sostanza chimica.

Beatrice Mazzoleni

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