Conoscere il fenomeno del divismo attraverso una divertente e mediatica lettura de I Sette peccati di Hollywood.
Il divismo è un fenomeno che dalla fine dell’’800 ha colpito l’intero mondo dello spettacolo. Il fine ultimo è quello di “divinizzare” un professionista del settore, la cui immagine deve diventare iconica e onnipresente nella vita della gente comune.
Il divismo hollywoodiano
Le colline di Hollywood sono la patria del fenomeno passato alla storia come lo Star System hollywoodiano. Si trattava di un vero e proprio sistema “industriale” che aveva il solo scopo di creare e promuovere le star per avere la massima attenzione del pubblico e, di conseguenza, un maggiore riscontro economico nei film interpretati dagli stessi attori. Ma, dopo il periodo d’oro degli anni Venti del XX secolo, fu destinato a un lento declino con l’avvento della Nouvelles Vagues e gli eventi drammatici che colpirono star come Marylin Monroe.
Oriana Fallaci spettatrice dello Star System
L’argomento non era facile. […] Quel che ammiro nel resoconto della signorina Fallaci non è dunque il rispetto della verità, ma quel tocco originale che s’aspettava da tempo.
Scrive così uno dei migliori registi amante delle inquadrature dal basso, Orson Welles. Sarà stato il suo sguardo, sempre poco convenzionale per l’industria cinematografica del tempo, a comprendere le intensioni della Fallaci nello scrivere I sette peccati capitali di Hollywood: una lunga inchiesta che tratta i retroscena della più grande industria cinematografica al termine degli anni Cinquanta.
Assistendo a cene di gala, passeggiando per il Forestlawn, il cimitero dove ogni ricordo della morte è bandito e percorrendo Hollywood Boulevard, con le sale di proiezione più antiche d’America, Oriana Fallaci dal 1955 al 1958 vive il famoso quartiere di Los Angeles! Accumulando appunti, articoli, pensieri che una “persona comune” farebbe assistendo ad assurde e inutili discussioni, la giornalista scrive un intero libro la cui lettura, nonostante possa risultare datata, porrebbe interessanti riflessioni sull’intera macchina produttiva che si cela dietro le grandi star che sogniamo di vedere almeno una volta nella vita.
I sette peccati di Hollywood
L’intera inchiesta della Fallaci tratta, come detto, il fenomeno dello Star System da dietro le quinte e si possono scoprire molte cose interessanti su nomi ormai impressi nella memoria della storia del cinema.
Partendo dallo stesso Orson Welles che conobbe la giornalista in una festa privata presso la dimora dei coniugi Cotten: un evento dal ristrettissimo numero di partecipanti. Dopo aver chiesto a vari “potenti” un modo per poter entrare alla festa, fu la moglie di Richard Basehart, Valentina Cortese, ad aiutarla a metterla nei guai. Una volta presente alla terrazza dove si svolse l’evento, la Fallaci assistette ad un vero e proprio spettacolo: tutti gli invitati, attori e grandi registi, cercavano di nascondere il proprio bicchiere o l’assicuravano che si trattasse di solo whisky annacquato, finché non lo bevve anche lei…
Tutti sembravano molto felici perché avevo bevuto e questo mi rendeva partecipe di un immaginario peccato.
Da un angolo della terrazza, seduto su una comoda poltrona assieme alla moglie, Orson Welles si gustava divertito la scena.
Ma oltre a episodi divertenti, Oriana Fallaci racconta proprio come alcuni nomi a noi famigliari, come Bette Davis, Frank Sinatra, Susan Hayward, Gene Tierney abbiano scalato il successo attraverso la macchina hollywoodiana. Un esempio sconcertante è quello di Judy Garland che voleva soltanto mangiare e vivere in pace.
Conosciuta al Greek Theater di Los Angeles, la Fallaci non ebbe nemmeno il tempo di porre delle domande all’attrice che questa le confessò di non aver mai avuto il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo! Come molte altre star, fu adescata da un tale della MGM e, fatto il provino, a soli dieci anni divenne di loro proprietà. Entrò nella scuola della MGM e studiò per diventare una grande star. Ma vi era un problema, aveva sempre fame. A tredici anni iniziò a ingrassare e la costrinsero ad una dieta molto rigida. Dopo molti esaurimenti nervosi ed un matrimonio, trovò una soluzione.
Scoprì che l’unico modo per dimagrire erano le pillole. Allora divenni sottile, ma non potevo dormire. Così prendevo le pillole per dormire. La mattina non riuscivo a svegliarmi e allora prendevo le pillole per svegliarmi.
Tutte le star del tempo erano costrette a coltivare la propria immagine e a soffrire di continui nervous breakdown, Hollywood sembrava perseguitata da questa malattia! Un sistema adottato per combatterla era quello dello sleeping system, una registrazione attivata quando si dorme e che ripete quanto si è felici, contenti e tranquilli della propria vita.
Si potrebbe ancora citare la Lady di Hollywood, Gane Tierney un’attrice che doveva imitare la Monroe, ma che il sogno di avere un marito e dei figli era visto come un qualcosa di assurdo da parte delle colleghe. O dilungarsi su Kly Campell, l’artista arrivato a Hollywood nel 1932 per fabbricare maschere di cera, tra cui il volto di Rita Hayworth. Scoprire il vero carattere di Frank Sinatra e come Elvis Presley apriva la scena per entrare ad un ristorante.
I sette peccati di Hollywood è un insieme di promesse non mantenute, corse contro il tempo, pensieri che hanno invaso la mente della scrittrice. Al di fuori delle nozioni accademiche e attraverso un linguaggio cinico e terribilmente vero, Oriana Fallaci ci fa ridere e riflettere su storie vere del cinema degli anni Cinquanta e che potrebbero dare un’idea su come, ancora oggi, si crea un’icona!