Lo sguardo dell’amore: vedere, attraverso il corpo, se è vero interesse

A quanto pare, per alcune cose, siamo davvero un libro aperto. La cosa, però, non dipende da noi. Per quanto una persona possa essere riservata e possa nascondere i propri sentimenti fino a sembrare quasi insensibile, al corpo, così come al cuore, non si può comandare. Sarebbe meglio dire, però, che non si può comandare del tutto: alcune delle cose che facciamo abitualmente possono rivelare più di quanto ci potremmo mai aspettare. Qui non si parla di azioni che compiamo quotidianamente: sono i nostri gesti, le nostre azioni, il modo con cui guardiamo le persone. I sentimenti sono a portata di sguardo, l’affetto, letteralmente, a portata di mano. Basta fare attenzione alle piccole cose per accorgersene, le persone che tengono davvero a noi ci trattano in maniera molto, molto diversa. 

Amore e cervello

Il processo dell’innamoramento è più complesso e “chimico” di quanto ci aspettiamo. Sono coinvolte circa 12 aree del cervello, le quali producono delle sostanze che hanno lo stesso effetto di quello causato dall’uso di droghe o delle pratiche di sport estremi:

cervello
Il cervello innamorato

il cervello comincia a produrre Dopamina, il neurotrasmettitore responsabile delle sensazioni di piacere legate al meccanismo della ricompensa, Adrenalina, coinvolta nei processi che richiedono una risposta reattiva da parte del corpo nelle situazioni di emergenza sia fisica che emotiva, e Feniletilamina, un ormone che provoca l’eccitamento sessuale. Questo turbine di piccole molecole che entrano in circolo alla sola vista del proprio partner provocano quelle sensazioni tipiche che ognuno dice di provare. Avete presente quelle famose farfalle nello stomaco? E la sensazione di vertigine? Ecco spiegato perchè le proviamo. 

Ci sono, però, altri indizi molto più percettibili che non richiedono di entrare nella testa di qualcuno per capire cosa sta provando. Questi indizi includono, in prima istanza, il linguaggio del corpo.

Prossemica dell’innamorato

Secondo lo psicologo Arthur Arun, ci vogliono circa 4 minuti a decidere se una persona ci piace. Per mettere alla prova queste ipotesi, lo psicologo ha messo a discutere delle coppie di persone per poi chiedergli di guardarsi negli occhi per 4 minuti: il risultato è stato che alcuni di essi si sono addirittura sposati! La Prossemica, la disciplina che studia il comportamento gestuale degli esseri umani, lo spazio e le distanze che sono percepite come spazio vitale a livello fisico, è un aiuto prezioso per capire un po’ di più di chi ci troviamo davanti. prossemicaIl corpo non mente mai, se non opportunamente addestrato. Se pensi di non essere in grado di riconoscere se piaci o meno a qualcuno, impara ad osservarne i movimenti, gli sguardi, come si atteggia, se e come inarca le sopracciglia, e se col corpo è proteso, anche impercettibilmente, verso di te. È più semplice di quanto sembri indovinare se una persona è interessata davvero. Lo studio di Arun evidenziò come l’interesse venga suscitato in massima parte dal linguaggio del corpo, mentre solo in una parte ridotta dal fisico e dalle parole. Molto spesso, i gesti che compiamo su di noi rivelano molto di quello che vorremmo fare con altri. Anche la posizione delle gambe può dirci molto: se non sono incrociate e con i piedi rivolti verso l’interlocutore allora c’è interesse, al contrario delle situazioni in cui le gambe sono accavallate, dal momento che indica chiusura, sia mentale che fisica. 

Gli sguardi

Infine, gli occhi sono un importantissimo strumento per capire se siamo l’oggetto del desiderio di qualcuno. Alcuni gesti involontari mandano dei messaggi preziosi, che mettono in luce il nostro valore agli occhi degli altri. Quando lo sguardo si posa su diverse zone del corpo, rimane sostenuto per un periodo più lungo del necessario o quando, guardandosi negli occhi, le pupille si dilatano, si hanno segnali assolutamente inquivocabili di interesse. sguardiCome si può notare, si tratta di azioni assolutamente involontarie, che esprimono in una maniera del tutto naturale, tutto il turbine di sentimenti che si stanno scatenando nell’animo. Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e che l’amore scaturisca proprio da lì. In effetti, gli sguardi fanno la metà della bellezza della persona. Non si parla di colore o di forma, ma di pura e semplice espressione, specchio di una bellezza del tutto intima e indifesa. 

Nonostante tutto, la verità è che non si può mai avere la completa certezza dei sentimenti dell’altra persona. Determinati indizi possono dare solo un’idea approssimativa dell’impressione che abbiamo fatto. Così come in ogni cosa, l’ingrediente principale per gioire del proprio amore è la fiducia nei confronti del partner.

Alice Tomaselli

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