La storia di un amore impossibile raccontata da Shakespeare e Mark Knopfler

Romeo e Giulietta, la storia d’amore per antonomasia, è diventata nel tempo simbolo del dolore provato per il mancato “lieto fine”.
Attraverso la tragedia shakespeariana “Romeo e Giulietta” e la canzone “Romeo and Juliet” dei Dire Strites, vediamo in che modo la storia dei due innamorati sia diventata nel tempo archetipo della sofferenza d’amore.

WILLIAM SHAKESPEARE, ROMEO E GIULIETTA

William Shakespeare è stato un poeta inglese vissuto nella seconda metà del Cinquecento, considerato il più importante drammaturgo occidentale. Tra i numerosi capolavori rimasti di questo autore, spicca certamente “The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet”, un’opera teatrale in cinque atti composta tra il 1594 e il 1596, ambientata tra Mantova e Verona. Protagonisti sono i giovani Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, figli di due tanto importanti quanto avversarie famiglie veronesi. Benché inizialmente il ragazzo fosse innamorato di un’altra ragazza, gli bastò incontrare Giulietta ad un ballo per innamorarsene profondamente. I due iniziano a coltivare questo amore in segreto, riuscendo ad incontrarsi poche volte, sufficienti per giurarsi amore eterno:
Giulietta: quale soddisfazione potresti avere tu, stanotte?
Romeo: lo scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio
Romeo, dopo varie vicissitudini, si trova costretto a lasciare Verona per recarsi a Mantova mentre Giulietta dovrà sposare un altro uomo, il conte Paride, al quale era stata promessa. La ragazza decide così di recarsi da frate Lorenzo, sperando in un aiuto per riuscire a non sposare l’uomo, e così fu. Il Frate era difatti esperto di erbe medicamentose e propose a Giulietta un piano: lei avrebbe dovuto bere una posizione, grazie alla quale sarebbe caduta per 42 ore in un sonno simile alla morte, al fine di evitare le nozze con Paride e poter fuggire da Romeo. Quando quest’ultimo venne informato della morte dell’amata, si recò da lei in segreto e, dopo aver ucciso Paride in un duello, si trovò davanti Giulietta distesa a terra. Per il troppo dolore decise di avvelenarsi, cadendo senza vita accanto al corpo ancora caldo della giovane.
È così con un bacio io muoio
 Quest’ultima dopo essersi svegliata ed aver visto Romeo, prese il suo pugnale e si tolse vita, cercando rifugio nell’unica dimensione in cui i due si sarebbero potuti amare: l’altrove.

MARK KNOPFLER, IL ROMEO DEL VENTESIMO SECOLO

Era il 1980 quando i Dire Straits pubblicarono la traccia “Romeo and Juliet” nell’album “Making Movies”. La triste ballata è stata composta dal frontman del gruppo Mark Knopfler, in seguito alla sua rottura con la cantante Holly Beth Vincent avvenuta nel 1979 via telefono, prima di un’importante esibizione della band britannica. Knopfler, secondo quanto riportato dal manager dei Dire Straits, cadde in uno stato semi depressivo, dal quale riuscì ad uscire solo grazie alla scrittura di questo brano che non fu solo “terapeutico” per il cantante, ma riscosse un successo straordinario. I riferimenti al fallimento della sua storia nel testo sono molteplici:
You promise me everything, you promise me thick and thin […] Now you just say “Oh Romeo, yeah, you know I used to have a scene with him”[…]
“Mi avevi promesso tutto, mi avevi promesso nella buona e nella cattiva sorte […] Ora dici solo “Oh Romeo, sì, sai ci litigavo spesso”
Il testo riprende il modello della ballad inglese inscenando un dialogo, o almeno così sarebbe dovuto essere. Da botta e risposta si passa difatti ad un monologo del giovane Romeo disperato, impegnato a dichiarare il suo amore alla giovane Giulietta, inutilmente. Il brano infatti inizia e termina con lo stesso motivo,  proprio per sottolineare l’inutilità degli sforzi di Romeo e la necessità di una sua rassegnazione.

ROMEO E GIULIETTA SIMBOLO DELL’AMORE PERDUTO

Si sa, non tutte le storie finiscono con “ vissero felici e contenti” ma quando si tratta di un amore così profondo come quello dei due personaggi shakespeariani, facciamo tutti un po’ fatica ad accettarlo. Forse è per questo che nel tempo la loro storia sia diventata il simbolo di un sentimento che, seppur forte, non trova una sua dimensione, finendo così per morire da entrambe le parti o almeno da una sola. Questo è il caso del frontman britannico che ha ripreso questo archetipo e lo ha adattato alla sua situazione. Nel brano difatti Romeo appare buffo, impegnato nella disperata opera di convincimento dell’amata Giulietta che però di lui non ne vuole sapere proprio nulla. Tra la moltitudine di storie d’amore tragico, Mark Knopfler ha scelto proprio quella di Romeo e Giulietta declinando il topos dell’amore irrealizzabile a quello dell’amore non corrisposto, ma perché? Semplicemente perché per il mondo intero la Storia d’Amore per antonomasia è solo una, quella di Romeo e Giulietta simbolo dell’amore sofferto e tragico, vero e unico.T

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