Le novelle del Decameron tentano di infrangere il proibizionismo legato al sesso. I digital sex party fanno lo stesso ai tempi del Covid-19.
Il Coronavirus ci ha obbligati a reinventarci in molti campi. La sessualità è uno di questi. Dove il contatto fisico viene inevitabilmente minimizzato nasce un’alternativa: i digital sex party. Dall’altra parte Boccaccio, attraverso le novelle, trasgredisce i tabù del 1300 sottolineando quanto la realizzazione carnale dell’amore sia importante.
Oggi la brigata dei ragazzi userebbe Zoom
Il distanziamento sociale ha provocato la divisione di coppie, amanti e corpi. I desideri sessuali di molti non hanno più potuto concretizzarsi.
In questa situazione il mondo virtuale è corso in nostro soccorso. Molti hanno continuato a coltivare la passione attraverso sex chat o foto seducenti, altri, i più arditi, hanno partecipato a veri e propri party digitali erotici su Zoom. Uno di questi è stato organizzato da un noto sex club londinese, il Killing Kittens, che ha disposto una videochiamata a più partecipanti in cui ognuno potesse soddisfare visivamente e telematicamente le proprie fantasie sessuali. Lo scopo dei membri del gruppo era quello di far decadere ogni freno inibitorio esortandosi a vicenda ad inscenare performance sessuali. L’obiettivo è quello di andare oltre lo schermo, di superare attraverso la fantasia quelle regole a cui dobbiamo oggi obbligatoriamente attenerci.
Non avevano forse tentato di fare lo stesso i giovani della brigata di Boccaccio? Boccaccio nell’opera immagina che le 100 novelle siano state raccontate a turno da 10 ragazzi e ragazze. Il gruppo di amici si era ritirato sulle colline fiorentine, lontane dalla città, per sfuggire alla peste che andava diffondendosi nel 1348. Loro si salvaguardano dalla peste rifugiandosi nelle campagne di Firenze, noi dal coronavirus al sicuro nelle nostre abitazioni. Noi organizziamo digital sex party, loro si raccontano novelle licenziose. Per entrambi l’obiettivo è quello di contrastare l’avvilente realtà.
“Amor può troppo più che né voi né io possiamo”
Questa è una citazione tratta dalla prima novella della IV giornata del Decameron. Nella novella il re di Salerno, Tancredi, scopre la relazione clandestina della figlia Ghismunda con Guiscardo, suo valletto. Tancredi ritiene allora necessario prendere provvedimenti. Infatti, era ritenuto scandaloso che una donna frequentasse un uomo con cui non era maritata o di condizione sociale inferiore a lei. La ragazza, con una dialettica notevole, si difende dalle accuse del padre dichiarando che la noia e la naturale propensione sessuale l’avevano portata ad avvicinarsi a Guiscardo. La novella si conclude con l’uccisione di Guiscardo e il suicidio per avvelenamento di Ghismunda. La vicenda di Ghismunda sviluppa la tematica dell’eros in maniera insolita per il tempo. Questa sembra infatti contraddire le due regole cardine che rendevano il sesso accettabile. La prima secondo cui gli amplessi dovevano e potevano avere luogo solamente per necessità matrimoniale o riproduttiva. La seconda per cui gli impulsi sessuali erano ammissibili solo se propri del sesso maschile. L’originalità di Boccaccio sta proprio nel descrivere un amore che non esiste senza il coinvolgimento del corpo. Quello che rappresenta non è un amore idealizzato e puro ma piuttosto voluttuoso e irrefrenabile.
La medesima impossibilità di contenere il desiderio sessuale è descritta nella cosidetta ‘novella delle papere‘, introduttiva alla IV giornata. Filippo Balducci dopo la morte della moglie si ritira con il figlio in una cella al servizio di Dio. I due vivono per anni nella cella finchè il ragazzo si reca a Firenze e si imbatte per la prima volta in una brigata di donne. Egli chiede ingenuamente al padre “che cosa quelle fossero” ed il padre, per non destare voglie nel figlio, le definisce ‘papere’ e non ‘femine’. A dispetto della prudenza di Filippo Balducci il ragazzo dichiara comunque di ‘volerne una’. Nuovamente l’amore carnale supera il controllo dell’uomo, nuovamente il protagonista di una novella agisce nel tentativo di frenare i propri bollenti spiriti, fallendo.
Sesso: un modo per rimpadronirsi della libertà
Dunque cosa accomuna le tematiche delle novelle ‘disoneste’ di Boccaccio e la brigata dei ragazzi con i digital sex party attuali? L’obiettivo di riconquistare la libertà. I membri dei club privè online entrano in connessione l’uno con l’altro superando l’impedimento fisico costituito dalla distanza sociale, i ragazzi della brigata distruggono i comuni cliché legati al sesso alienandosi dalla vita cittadina.
Oggi l’uomo può accedere e approfondire più facilmente argomenti inerenti alla sessualità senza rischiare di incorrere in una condanna sociale. Il sesso è ritenuto meno ‘scandaloso’ di un tempo. La normalizzazione di questa tematica è sempre più ricorrente.
D’altra parte il presenziare a videochiamate Zoom erotiche comporta la conseguente esposizione del proprio corpo dinanzi a sconosciuti. Questo può essere considerato come l’emblema della rivendicazione di un’ emancipazione sessuale ma rappresenta al contempo un azzardo notevole.
1 commento su “La naturale irrefrenabilità della sessualità umana: oggi con i digital sex party, ieri con Boccaccio”