La magnetosfera di Giove: da un mistero al mezzo per capire meglio il campo magnetico terrestre

Il campo magnetico di Giove subisce delle variazioni, come quello della Terra. È la prima volta che si riscontra un tale fenomeno su di un altro pianeta del Sistema Solare.

La rappresentazione, derivante dalle simulazioni, illustra il campo magnetico di Giove. La Grande Macchia Blu spicca come caratteristica particolarmente evidente, in cui entrano le linee di campo magnetico (in grigio)

Gli scienziati sono riusciti a constatare la variazione del campo magnetico di Giove confrontando i dati raccolti dalle sonde Pioneer 10 e 11, dalla Voyager 1 e dalla sonda dell’ESA Ulisse con quelli rilevati dal sofisticato magnetometro di Juno, che dal 2016 studia il campo magnetico di questo pianeta. Questa scoperta è molto importante poiché, ad esclusione della Terra, in nessun altro pianeta del nostro sistema era mai stato registrato un fenomeno del genere.

Giove, il gigante gassoso

La struttura interna di Giove

Prima di descrivere questo bellissimo fenomeno descriviamo un attimo questo affascinante pianeta. Giove è il quinto pianeta in ordine di distanza dal Sole, ed è il più grande di tutto il Sistema Solare. È il primo dei pianeti gassosi, chiamati così perché sono composti prevalentemente da gas. La sua composizione è simile a quella del Sole, infatti è costituito principalmente da idrogeno ed elio con una piccola percentuale di altri composti come ammoniaca, metano ed acqua. Si ritiene che abbia un nucleo solido di natura rocciosa, costituito da carbonio, silicati e ferro. Intorno al nucleo si trova uno strato, chiamato mantello, che è composto da idrogeno metallico, subito dopo incontriamo uno strato di atmosfera che esercita sul pianeta altissime pressioni. La rapida rotazione del pianeta gli conferisce l’aspetto di uno sferoide schiacciato ai poli e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un’estesa magnetosfera che lo ricopre. Il suo intenso campo gravitazionale influenza l’intero Sistema Solare, perturbando le orbite dei pianeti e ‘ripulendolo’ dai detriti. Intorno a Giove orbitano numerosi satelliti ed un sistema di anelli, scarsamente visibili.

La magnetosfera di Giove e la scoperta

La caratteristica forma discoidale della Magnetosfera gioviana che interagisce col vento solare

La magnetosfera di Giove è la più grande e potente di tutte quelle presenti nel Sistema Solare. Il campo magnetico isola l’atmosfera di Giove dall’influenza del vento solare, deflettendolo e creando una regione distinta, detta magnetosfera, costituita da un plasma di composizione molto differente da quella del vento solare. È stato recentemente scoperto che questo campo magnetico varia, esattamente come quello terrestre, è una scoperta incredibile perché fino ad ora si pensava che il campo magnetico terrestre fosse l’unico a cambiare. I cambiamenti nel campo magnetico, chiamati ‘variazione secolare’, individuati su Giove sono dovuti molto probabilmente a venti atmosferici che si trovano nella zona dell’atmosfera. Per scoprire ciò gli scienziati hanno confrontato i dati di precedenti missioni, Pioneer 10 e 11, Voyager 1 ed Ulysses, con un nuovo magnetometro situato sulla sonda Juno. È stato scoperto che, dai primi dati forniti dalla sonda Pioneer agli ultimi dati di Juno, si sono verificati piccoli, ma netti mutamenti nel campo. “Scoprire qualcosa di così piccolo come queste variazioni in un qualcosa di così immenso come il campo magnetico di Giove si è rivelata una sfida”, afferma Kimee Moore della Harvard University a Cambridge. Se questo fatto è molto interessante lo è ancor di più il fatto che la maggior parte delle variazioni siano concentrate in una particolare zona. Questa zona, conosciuta come ‘Grande Macchia Blu’, si trova vicino all’equatore ed è un’invisibile zona dove c’è una maggior concentrazione di campo magnetico. ‘È incredibile che un ristretto hot spot magnetico, la Grande Macchia Blu, sia responsabile di quasi tutta la variazione secolare di Giove, ma i numeri lo confermano’, spiega Moore. È lo stesso Moore a spiegare i futuri piani che riguardano questa scoperta, infatti esso ha affermato ‘Grazie a questa nuova comprensione dei campi magnetici, durante futuri passaggi ravvicinati potremo iniziare a creare una mappa globale della variazione secolare di Giove. Questo ha applicazioni anche per gli scienziati che studiano il campo magnetico terrestre, che contiene ancora molti misteri da svelare’. Rimane solo una domanda in sospeso, gli altri pianeti hanno un campo magnetico mutevole?

Laura Messina

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