In Star Wars, Darth Plagueis vive il dramma del potere di Prometeo

La leggenda Sith raccontata da Palpatine nel III episodio di Star Wars è una tragedia del potere, in cui la conoscenza nuoce solo a chi la insegna

Scultura di Nicolas S. Adams raffigurante Prometeo

La tragedia è anche ironia, ce lo insegna la tragedia del potere per eccellenza: il Prometeo incatenato. L’ironia più amara per il maestro di una conoscenza pericolosa è quella di non poter avvalersene nel momento del bisogno, parola di Palpatine.

“Did you ever hear the Tragedy of Darth Plagueis the Wise?”

Frase storica della saga di Star Wars, resa con: “Ti hanno mai detto della tragica fine di Darth Plagueis il Saggio?”, nella traduzione italiana perde una parte importante del suo senso. Infatti, quella che Sheev Palpatine racconta ad Anakin Skywalker ne La vendetta dei Sith è una “tragedia” a detta di Palpatine.

Si tratta di una storia che ha il gusto della favola nella forma del racconto di Palpatine. Ma, come ci suggerisce la versione originale inglese del titolo di questo paragrafo, è una vera e propria tragedia. E come tutte le tragedie che si rispettino, ha un forte carattere paradigmatico.

Si parla di un uomo sapiente, caduto in disgrazia per aver donato la sua saggezza all’interlocutore sbagliato. No, non siamo sul Caucaso, ma in una leggenda costruita su misura “stellare” a partire dal mito di Prometeo, nella versione tramandataci da Eschilo.

Sheev Palpatine ne “La vendetta dei Sith” mentre racconta ad Anakin Skywalker la leggenda di Darth Plagueis

“Era un Signore Oscuro dei Sith, così potente e così sapiente”

Ne La vendetta dei Sith, Sheev Palpatine, ancora cancelliere della Repubblica, racconta al tormentato Anakin la storia del suo maestro, Darth Plagueis il saggio. Ripercorriamo la storia insieme:

“Darth Plagueis era un Signore oscuro dei Sith così potente e così sapiente da poter usare la Forza per indurre i midi-chlorian a creare la vita. Aveva tale conoscenza del lato oscuro che riusciva a impedire a coloro che amava di morire. […] Il lato oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità da alcuni ritenute ingiustamente non naturali. […] Diventò talmente potente che l’unica cosa di cui aveva paura era perdere il suo potere. Cosa che alla fine gli accadde. Disgraziatamente, insegnò al suo apprendista tutto ciò che sapeva, e il suo apprendista lo uccise mentre dormiva.”

Sebbene il mondo di Star Wars ideato da George Lucas abbia un’originalità indiscussa nell’elaborazione delle storie e nella creazione dei suoi personaggi, la struttura di questa leggenda non è del tutto originale.

Nel Prometeo incatenato di Eschilo, la cui attribuzione al tragediografo eleusino e datazione sono ancora motivo di dibattito accademico, il protagonista ha dei tratti in comune con il nostro Plagueis. Prometeo è un titano, dotato, dunque, di poteri che gli uomini non possiedono. Prometeo possiede una conoscenza illimitata in vari campi del sapere.

Nel monologo in cui risponde alla diffidenza e alla curiosità delle Oceanine, il Prometeo eschileo elenca tutti gli insegnamenti che ha lasciato agli uomini. Questi spaziano dalla conoscenza dell’alternarsi delle stagioni (utile all’agricoltura), alla lettura del cielo, ai numeri, alla scrittura, alla divinazione. Prometeo ha reso il suo allievo, l’uomo, indipendente.

Sarà proprio il destinatario delle sue attenzioni a creargli problemi, suscitando l’ira di Zeus. D’altronde, Zeus non avrebbe altri motivi per punirlo. Prometeo, infatti, ci racconta in un secondo monologo che, prima della punizione che lo costringe legato al Caucaso, era consigliere di Zeus.

Zeus, divenuto il più potente tra i nuovi dèi, gli Olimpi, vede nel gesto di Prometeo un oltraggio. Da tragedia della conoscenza, passiamo a dramma del potere, in cui la leadership non teme di sporcarsi le mani del sangue dei sapienti.

Ma non è ancora questa la parte più drammatica della tragedia di Plagueis/Prometeo.

Darth Plagueis e il suo allievo Darth Sidious

“Salvava gli altri dalla morte, ma non riuscì a salvare se stesso.”

Alla fine del suo racconto, Palpatine fa un’osservazione fondamentale. Il cancelliere fa notare ad Anakin che il saggio Plagueis, che ha dato la vita ed è riuscito a governare le leggi della Forza, non è riuscito a salvare se stesso nel momento del bisogno.

La stessa osservazione viene fatta dal corifeo nel dramma eschileo.  Prometeo ha appena rivendicato la paternità della medicina, che ha insegnato agli uomini per guarire da qualsiasi malattia. Ma il corifeo gli fa notare che non è riuscito a salvare se stesso, che non riesce a divincolarsi dalla morsa della punizione di Zeus.

Prometeo, come Plagueis, non riesce a salvare se stesso. L’insegnamento agli uomini sarà fatale al titano Prometeo, in modo simile, ma non sovrapponibile, alla disgrazia di Plagueis. In entrambi, però, l’insegnamento di una conoscenza crea indipendenza dalle leggi del cosmo. In entrambi i casi, la conoscenza è potere. E chi, appena approdato alla sponda del potere, non vorrà farne a meno, interromperà dalla fonte il flusso della conoscenza, uccidendo il Maestro.

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