Il 6 marzo 1950 muore Edgar Lee Masters: l’autore statunitense dell’“Antologia di Spoon River”

Edgar Lee Masters è stato uno scrittore, un poeta e avvocato statunitense.

Una foto dello scrittore Edgar Lee Masters (Google)

Tra i suoi scritti più famosi in tutto il mondo non possiamo non citare l’”Antologia di Spoon River”.

Edgar Lee Masters

Edgar Lee Masters (Garnett, Kansas, 23 agosto 1868Melrose Park, Oakland, 5 marzo 1950) è stato uno scrittore, un poeta e avvocato statunitense.
Dal Kansas, però, la famiglia andò via presto tornando nella fattoria dei nonni paterni, vicino a Petersburg in Illinois.
Nel 1890, dopo aver lavorato nell’ufficio legale del padre, Edgar Lee Masters ottenne l’abilitazione alla di avvocato nello stato dell’Illinois.
Nel 1898 sposò Helen M. Jenkins, figlia di un avvocato. I due ebbero 3 figli.
Nel 1911 aprì un suo studio legale e 2 dei suoi figli seguirono le sue orme.
La figlia Marcia, invece, si dedicò da subito alla poesia. Il figlio, Hilary, divenne poi romanziere e scrisse, insieme al fratellastro Hardin, una biografia del padre.
Il suo scritto più famoso al mondo è l”Antologia di Spoon River” che nacque dall’incontro con diverse letture.
Dopo la pubblicazione dell’opera, Lee Masters abbandonò definitivamente la carriera professionale di avvocato.
Negli ultimi anni le difficoltà economiche si fecero particolarmente pressanti e lo obbligarono a ricorrere all’aiuto di amici per sopravvivere. Morì di polmonite in miseria e dimenticato.
La sua grandezza è stata riconosciuta universalmente solo a partire dagli anni ‘60 del 1900, che hanno portato ad una sua forte rivalutazione e a considerarlo uno dei poeti statunitensi più importanti a livello mondiale.

Un’immagine di Edgar Lee Masters (Google)

L’”Antologia di Spoon River”

Pubblicata fra il 1914 e il 1915, l’opera poetica racconta in forma di epitaffio la vita delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino, Spoon River, situato nella provincia americana.
La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri.
I personaggi, che sono ispirati ai reali concittadini di Masters, raccontano la loro esperienza da morti: è proprio il fatto che si tratti di persone realmente, esistite nei paesini di Lewistown e Petersburg dove Lee Masters era cresciuto, a dare all’opera il sapore della semplice verità.
A ispirare lo scritto furono “Elegia scritta in un cimitero campestre” di Thomas Gray e gli epigrammi greci dell’”Antologia Palatina”.
Le letture gli furono suggerite da un amico di Lee Masters, un avvocato e scrittore William Marion Reedy, direttore della rivista “Reedy’e Mirror”.
Risulta inoltre evidente anche la lettura da parte di Lee Masters dell’opera “La morta” di Guy de Maupassant.

Tra il 29 maggio 1914 e il 5 gennaio 1915 il giornale “Reedy’s Mirror” pubblicò regolarmente quasi tutti i componimenti dell’”Antologia di Spoon River”.
Nel 1916 uscì la versione in volume e definitiva dell’opera che riscosse in pochissimo tempo grande successo, soprattutto negli USA e, più tardi, in Italia.
Nell’opera dell’”Antologia di Spoon River” Lee Masters, con il suo riferimento a persone realmente esistite, mette alla berlina l’ipocrisia e la mentalità ristretta di una piccola città, scelta che decretò il successo del libro ma che siglò al contempo la sua rovina nella professione di avvocato.

La scrittura di Edgar Lee Masters

Nelle sue diverse opere, Edgar Lee Masters è stato capace di sfruttare la molteplice sfaccettatura del linguaggio.
Il suo scritto più famoso, l’”Antologia di Spoon River”, venne definito da Fernanda Pivano; traduttrice e scrittrice italiana; come qualcosa di meno della poesia e di più della prosa.
In effetti la struttura dei versi è netta e scarna e il tono degli epitaffi è sempre “narrativo” e mai “declamatorio”.
La voce dei protagonisti, che in qualche modo fanno vivere un luogo destinato al “fine vita”, è sfumata e priva di un vero rimpianto per un passato che non c’è più che è, ormai, qualcosa che si trova oltre la loro dimensione attuale e nel loro apparente distacco sembra leggibile solo l’ansia di raccontare la loro esperienza.

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