Nel mondo contemporaneo, dove serie tv e film regnano sovrani e si trovano comodamente a nostra disposizione, è sempre più difficile rapportarsi ai cosiddetti “grandi classici” della letteratura, che spesso evocano nella nostra mente l’immagine di un pesante e polveroso tomo riposto nell’angolo più remoto di una libreria. La gustosa ironia di Alessandro e Francesco, ricca di simpatia e altrettanta cultura, ha creato per il pubblico moderno il libro dal titolo “I grandi classici riveduti e scorretti” che reca l’inconfondibile impronta della loro pagina Facebook, da oltre 1 mln di followers, “Se i Social Network fossero sempre esistiti”. Attraverso le caricature delle più celebri personalità del passato, che grazie alla lente dei Social Network prendono vita e vengono a tutti gli effetti umanizzate in chiave comica, gli admin si propongono di accorciare le distanze tra queste e il pubblico, stimolandolo alla lettura e all’approfondimento.
Analogo scopo si propone il libro che, attraverso la parodia di 50 classici, mira a divertire il lettore che ha già familiarità con essi ma soprattutto ad avvicinare alla lettura il pubblico, anche quello più diffidente e intimorito dalla proverbiale pesantezza della grande letteratura. Le tematiche affrontate dai classici, spesso percepite come distanti e antiche dal lettore che si sente separato da esse da un’incomunicabilità di fondo, vengono sagacemente attualizzate dagli autori che, con sottile e acuta ironia, colgono la portata universale che si cela dietro quei libri spesso imposti dalla scuola e, per questo, poco apprezzati. La loro simpatia porta invece il lettore a riscoprire il piacere di leggere perfino il tanto aborrito Manzoni e a scorgere nel malinconico sognatore de “Le notti bianche” di Dostoevskij il “classico timidone con la voglia di socializzare di una mensola”, che si può riconoscere non soltanto nel solitario personaggio di un romanzo del 1848, ma anche nel nostro taciturno compagno di banco delle superiori. A corredare il tutto le accurate illustrazioni di Stefano Bucci che ha creato inediti crossover tra i classici del cinema e i classici della letteratura, in cui “Alice nel Paese delle meraviglie rimane incastrata nel famoso water di ‘Trainspotting’ e Andrea Sperelli va a fare serata nella capitale insieme a Jep Gambardella della ‘Grande Bellezza’ ”.
Ogni classico è accompagnato dall’analisi e dall’interpretazione tutte particolari di Alessandro e Francesco che abbinano a ciascuno la colonna sonora perfetta, il proverbio, la citazione improbabile e la curiosità. Ma il pezzo forte è sicuramente rappresentato dagli sfottotitoli, sottotitoli ironici attraverso cui vengono enucleati in poche righe i contenuti fondamentali dei classici. Così Il mago di Oz racconterebbe “le strane avventure di una bambina accompagnata da un uomo senza cervello, un leone senza coraggio e un tipo senza cuore: insomma, gli utenti di internet in un romanzo”. Con una breve, sarcastica e puntuale descrizione gli autori mostrano efficacemente l’attualità, e quindi la validità universale, di un classico che, se approcciato dal pubblico con il meritato interesse che gli autori aiutano a stimolare, continuerà sempre a comunicare il proprio intramontabile messaggio.
Di seguito un piccolo assaggio di questo gustoso libro, grazie a due stratti concessi in esclusiva al pubblico de IlSuperuovo:
https://drive.google.com/file/d/0B37fw4hlsfddY3dlVkRzZk5rdC1lS0ZCU0NLYzJ0ZTBtbERR/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B37fw4hlsfdda1A0WnJyYklPSm4tSGtDbTJQeXlNWlFqRzFN/view?usp=sharing
“…A questo punto Alice si sveglia e scopre che era tutto un sogno. Tuttavia non ha mai rinunciato a cercare il Bianconiglio, per farselo con le patate ovviamente”.
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