I cambiamenti climatici potrebbero sommergere Venezia come la leggendaria Atlantide?

Gli sconvolgimenti degli ultimi anni guidati dai cambiamenti climatici stanno facendo alzare sempre di più il livello del mare

Forse la leggenda di Atlantide non è poi così lontana dalla realtà; che potrebbe succedere a Venezia se non riusciremo a mitigare gli effetti del climate change?

Climate change e aumento del livello del mare

Il problema dei cambiamenti climatici è ormai una certezza, e numerosi studi testimoniano come la Terra stia cambiando conseguentemente ai cambiamenti del sistema climatico. Le attività umane sempre più impattanti, in particolare le continue emissioni di CO2 e altri gas serra che contribuiscono al riscaldamento dell’atmosfera globale, sono responsabili per buona parte dell’inarrestabile accelerazione che ha preso questo cambiamento, apparentemente attribuibile ai normali processi di modificazione che hanno sempre caratterizzato la storia della Terra, ma che in realtà di naturale non hanno più nulla.

Ora sappiamo che l’uomo è la principale causa di questi cambiamenti così repentini e veloci, ma quali potrebbero essere le conseguenze? Cosa dovremmo aspettarci? Uno dei tanti effetti potrebbe essere proprio l’innalzamento dei livelli del mare già verificatosi in maniera evidente in diverse parti del mondo, protagoniste di sconvolgimenti nei cicli di maree, inondazioni dei centri abitati e danni agli ecosistemi.

L’aumento del livello del mare è causato dal surriscaldamento dell’acqua non solo negli strati più superficiali a contatto più diretto con l’atmosfera, ma anche negli strati profondi che normalmente hanno temperature più basse. Questo riscaldamento delle acque causa un aumento di volume e nel corso degli ultimi anni ha interessato grandi masse d’acqua, in particolare il bacino semichiuso del Mediterraneo. È stato stimato da uno studio del 2013 (Haddad et al.) che globalmente dal 1993 al 2012 c’è stato un aumento medio del livello del mare di 2.4 mm per anno, circa 60 mm negli ultimi 20 anni ed è previsto un incremento di 22 cm per la fine del secolo. Questi modelli però non considerano il problema dello scioglimento dei ghiacciai, ecosistemi fragili e fortemente minacciati dal riscaldamento globale, che contribuirebbero a far alzare il livello ancora di più.

Numeri apparentemente bassi sono in realtà allarmanti se si considera che potrebbero in futuro incidere permanentemente, e le inondazioni finora considerate estreme e sporadiche potrebbero diventare la normalità, sommergere città lagunari come Venezia e mettere a rischio tante popolazioni.

Venezia come Atlantide?

Nel 2019 abbiamo assistito ad un aumento del livello delle acque della laguna di Venezia sopra ogni limite, rasentando il disastro ambientale: il livello delle acque lagunari è arrivato a toccare quasi 2 metri di altezza e ha creato enormi disagi a negozi, persone, attività e migliaia di turisti impreparati dentro uno scenario in cui Piazza San Marco era completamente allagata.

Quelli che finora sono apparsi come degli eventi occasionali, in realtà sono solo un avvertimento di quello che potrebbe essere la più vicina delle prospettive future: stime concordi con rapporti dell’IPCC, organo che si occupa di cambiamenti climatici, prevedono che il livello delle acque di Venezia potrebbe aumentare oltre i 60 cm, e se si considera anche l’effetto dello scioglimento dei ghiacci non si può escludere che possa superare il metro. Probabilmente nei prossimi anni il progetto MOSE, il sistema di barriere mobili che chiudono l’ingresso delle acque nella laguna di Venezia, pensato proprio per bloccare le acque alte, potrebbe funzionare per tamponare questo innalzamento, ma se si supererà un certo limite, come già previsto, non sarà più sufficiente.

I modelli che cercano di stimare gli effetti dei cambiamenti climatici non riescono ancora a fare delle previsioni accurate di quando si potranno ancora verificare nuovi eventi estremi come questi, ed è logico poiché il sistema climatico è dinamico, e l’aumento dei disturbi lo rende ancora più instabile e imprevedibile: la vera sfida sta dunque nel cercare di capire quanto tempo abbiamo per agire ed evitare l’eccessivo aumento del livello del mare e la scomparsa sotto di esso di una città così peculiare e unica. Analizzando gli ultimi avvenimenti, di tempo per rimediare ce n’è poco, anzi, sicuramente siamo già in gran ritardo.

Panoramica Globale

Questi eventi estremi legati ai cambiamenti climatici sono in continuo aumento, e l’innalzamento del livello del mare è tristemente molto frequente in tutto il mondo, a dimostrazione del fatto che le conseguenze del cambiamento del clima coinvolgeranno tutti noi nel futuro, come stanno già facendo nel presente. Non si tratta più di sentire un po’ più caldo d’inverno, o solo di inquinamento atmosferico e di riscaldamento dell’aria, siamo ormai entrati in quella fase del cambiamento dove è tutto coinvolto, dove ci si accorge che è tutto collegato all’interno di un unico sistema, e gli eventi estremi sono sempre meno rari, e sempre più tragici: ondate di calore, frequenti uragani, stravolgimenti nel regime delle precipitazioni, fusione dei ghiacciai, aumento dei tassi di estinzione di molte specie, alluvioni e inondazioni, incendi incontrollabili, nuove e sconosciute malattie.

L’unico modo per rallentare questi processi in atto è intervenire entro qualche anno sul motore che sta a monte del cambiamento climatico: il forte impatto che hanno le attività umane. Non bisogna soltanto invertire la rotta delle emissioni, o cercare di migliorare il nostro stile di vita rendendolo più sostenibile, ma bisogna anche sperare che questo basti ad evitare che la temperatura aumenti ancora, che il sistema climatico riesca a riequilibrarsi così da evitare sia il surriscaldamento delle acque del mare, sia il pericoloso scioglimento dei ghiacciai.

Se non dovessimo rimediare in tempo, chi lo sa, invece di visitare Venezia in gondola, in futuro potremmo provare con i sottomarini, e la leggenda di Atlantide potrebbe divenire realtà.

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