Facciamo un viaggio nelle corti medievali con i cinque romanzi arturiani di Chretien De Troyes

Chretien De Troyes racconta in cinque celebri romanzi le avventure, gli amori, gli intrighi di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. 

I romanzi arturiani costituiscono un vasto e prezioso ramo della letteratura francese medievale. Questi romanzi rientrano nel filone della “materia di Bretagna”, insieme di testi letterari in francese antico che racconta le mitiche avventure di re Artù e i suoi cavalieri. Chretien De Troyes non è il primo poeta a narrare le vicende dei cavalieri arturiani, ma è, senza dubbio, uno dei più grandi e conosciuto autori medievali, attivo soprattutto nella seconda metà del 1100. Sebbene la sua produzione comprenda anche volgarizzanti e piccoli componimenti, le sue opere più celebri sono cinque romanzi arturiani, in cui troviamo le storie di Artù, Lancillotto e Ginevra, Perceval e tutti gli altri cavalieri della Tavola Rotonda.

1. Erec et Enide

È il primo romanzo arturiano. I protagonisti, come suggerisce il titolo, sono il cavaliere Erec e la sua amata Enide. I due giovani si incontrano per caso e subito si innamorano, decidendo di spostarsi e vivere insieme a corte. A causa del matrimonio, però, Erec inizia a trascurare gli impegni cavallereschi, suscitando le critiche dei compagni. Per rimediare, decide di partire all’avventura e porta con se anche la moglie. Durante il viaggio, Erec deve affrontare otto difficili prove e una sfida finale, che riesce a superare valorosamente. In questo modo, il suo valore e la sua dignità di cavaliere vengono confermati e i due sposi possono vivere felicemente insieme.

2. Cliges

Anche Cliges è un cavaliere di Artù. È figlio di Alessandro, erede al trono di Costantinopoli. Quando, un giorno, giunge a corte la falsa notizia della morte di Alessandro, appare suo fratello Alis che rivendica il trono, riuscendo ad ottenerlo, anche quando la notizia della morte del re viene smentita. Affinché Alis possa rimanere sul trono, deve rispettare una condizione: non sposarsi mai. Tutto si complica quando Alis chiederà in sposa la giovane Fenice, figlia di un imperatore e già promessa sposa di Cliges. Anche se Cliges e Fenice si amano, Fenice è costretta a sposare Alis. Subito dopo il matrimonio, Fenice e Cliges mettono in piedi una strategia per poter scappare e ci riescono con l’aiuto di Tessala, ancella di Fenice. Insieme, i due amanti, si spostano alla corte di Artù, che promette di aiutarli contro Alis, che, nel frattempo, è morto, lasciando il potere al legittimo erede al trono, Cliges.

3. Yvain o Il cavaliere del leone

Questo romanzo è il terzo scritto da Chretien e la sua trama è molto più complessa rispetto ai precedenti. Il cavaliere Yvain, da cui prende il titolo l’opera, è, come gli altri cavalieri già visti, un cavaliere della Tavola Rotonda. La storia inizia con un’avventura, durante la quale Yvain incontra Laudine, sua futura sposa. Dopo il matrimonio, l’amico e cavaliere Gauvain invita Yvain ad andare in giro per partecipare alle giostre e ai tornei, cioè tipici impegni cavallereschi. Laudine accetta il viaggio ma lascia una condizione al marito: deve ritornare entro un anno, altrimenti la loro relazione si sarebbe rotta. Secondo l’intreccio, Yvain dimentica il patto stabilito con Laudine e quando si rende conto di averla persa impazzisce di dolore e si allontana dalla civiltà, isolandosi in una foresta, dove verrà salvato dalla dama di Noroison. Pronto a tornare dalla moglie, Yvain incontrerà sul suo cammino mille ostacoli e supererà tante prove dimostrando il suo coraggio, ma ciò che più importa è l’incontro con un leone, che viene valorosamente salvato dal cavaliere durante un attacco. Il legame che unisce il cavaliere e la figura leonina è molto profondo e ricco di significato, e rientra tipicamente nelle rappresentazioni cavalleresche medievali.

4. Lancelot o Il cavaliere della carretta

Questo romanzo racconta delle avventure di Lancillotto, il più nobile dei cavalieri, in viaggio per salvare la regina Ginevra, moglie di Artù, ma anche sua amata. Ginevra è stata rapita da Meleagant, così Lancillotto, insieme a Galvano, si mette sulle sue tracce per poterla salvare. Dopo aver superato vari ostacoli, Lancillotto giunge al castello di Meleagant e segue un duello, che però non viene concluso ma rinviato all’anno successivo. Nel frattempo, Ginevra e Lancillotto si riconciliano ma solo temporaneamente: nuove avventure attendono il cavaliere “della carretta”, che riuscirà ad affrontare e superare tutti i nuovi ostacoli grazie al forte amore che prova per la regina e alla voglia di dimostrarle il suo grande valore.
Il nome “Cavaliere della Carretta” deriva da uno degli episodi iniziali del viaggio di Lancillotto: un nano lo invita a salire sulla sua carretta infamante, dandogli in cambio delle informazioni utili nella ricerca di Ginevra. Il cavaliere accetta e non ha paura di mettere a rischio il suo onore, perché tutto è in funzione della salvezza e l’amore della sua regina.

5. Perceval

Quest’ultimo romanzo resta incompiuto ed è, senza dubbio, il più complesso tra tutti quelli visti finora. L’intreccio narrativo è estremamente complesso: si susseguono vicende, avventure, personaggi, misteri e viene introdotto il “mistero del Graal”. È con questo romanzo, infatti, che nasce il mito del Graal. La prima parte della storia narra la giovinezza di Perceval, un giovane cavaliere che non sa nulla del codice cavalleresco ma che mostra grande impegno e desiderio di imparare; la seconda parte, che resta incompleta, è dedicata a Galvano. Altri personaggi rilevanti della storia sono Biancofiore (fanciulla amata da Perceval) e il Re Pescatore.
Complesso ma affascinante, questo romanzo chiude il ciclo di Chretien de Troyes.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.