Eternal sunshine of a spotless mind: la natura dei ricordi e la memoria del cuore

Il tema della memoria all’interno del celebre film con Kate Winslet e Jim Carrey.

La copertina del film (2004)

Joel e Clementine, dopo due anni di relazione e l’ennesimo litigio, vogliono dimenticarsi: e per farlo si affidano alla Lacuna Inc., un’azienda in grado di cancellare ricordi specifici dalla mente di una persona. All’inizio sembra andare tutto bene, ma in entrambi i casi l’esperimento non finirà come previsto: come a dire che non basta andare a colpire determinati neuroni per dimenticare qualcuno che si è amato. Il film propone, in questo modo, tutta una serie di questioni legate al tema della memoria e di quale possa essere la sua natura, portandoci a riflettere sulle ragioni del destino e la riducibilità del sentimento umano a pura scienza.

Eternal sunshine of a spotless mind

Joel e Clementine sono profondamente diversi: lei è un vero uragano, è vitale, sopra le righe, ha i capelli sempre colorati e parla in continuazione; lui è timidissimo e sempre sulle sue, pallido e taciturno, ma nonostante la diversità di carattere insieme vivono due anni di un amore folle e impetuoso, emozionante, fatto di grande passione e però anche di moltissimi litigi. Dopo l’ennesima discussione Clementine, esasperata e impulsiva, si sottopone a un trattamento clinico che cancellerà dalla sua mente tutti i ricordi legati a Joel, così che possa smettere di soffrire e ricominciare a vivere daccapo. Quando si accorge di non essere più riconosciuto dall’amore della sua vita, Joel dispera e chiede di subire lo stesso intervento; ma proprio nel bel mezzo dell’operazione si rende conto di non voler più dimenticare Clementine, per quanto comunque possa far male. Anche se durante l’intervento si trova in uno stato di semi-incoscienza Joel fa di tutto per mantenere vivo il ricordo di Clementine, portandola nei meandri della sua memoria dove lei non è mai stata e sforzandosi di ancorarla a ricordi estranei al loro legame. Così facendo Joel porta Clementine anche nel pensiero fuori dalla mappa di cancellazione selettiva, nella speranza di ricordare la donna amata anche al suo risveglio, quando i ricordi che hanno condiviso non esisteranno più.

Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet) in una scena del film

Il dibattito filosofico sulla natura della memoria

Qual è il rapporto tra la memoria dal punto di vista chimico-neurologico e quello emotivo? E qual è il significato più profondo dell’interpolazione di ricordi con cui Joel riadatta la propria memoria per farvi sopravvivere Clementine? Le principali correnti di pensiero sulla questione della memoria sono due. Da un lato abbiamo gli idealisti, per i quali la realtà è un mero prodotto mentale e non esiste alcuna relazione tra la fisica del cervello e la produzione di immagini del mondo. Dall’altro abbiamo i materialisti, secondo cui ogni evento di coscienza può essere ridotto a processi chimici, fisici ed elettrici insiti nel cervello, negando a priori l’esistenza di una componente spirituale nella mente umana (cfr. Riccardo DelFerro). Chi propone una visione ancora ulteriore, e in questo caso profondamente compatibile con la filosofia di Eternal sunshine of a spotless mind, è Bergson. Bergson, che più che di memoria preferisce parlare di durata: quella che egli definisce come l’irriducibilità del momento presente a un istante scientificamente discernibile dell’esperienza personale. Questo perché il ricordo è un atto di unificazione di tutto il mio passato nel momento in cui sto producendo ulteriore esperienza. E cioè, un istante non è mai solamente un istante, ma un momento dalla durata più o meno maggiore in cui confluisce tutta la nostra esperienza, la nostra identità, quello che siamo stati e che abbiamo vissuto per arrivare nell’istante e nel luogo in cui ci troviamo ora. L’esperienza umana, sta dicendo Bergson, ci porta a essere tutto il nostro passato messo insieme nell’istante di una singola decisione, che un domani non sarà mai una memoria isolata da tutto il resto, non una memoria che può prescindere da ogni altro ricordo che viveva intorno ad essa.

Un’altra scena con Jim Carrey e Kate Winslet

Perché l’esperimento fallisce?

La rimozione di alcune parti della memoria di Joel fallisce perché cancella solo una parte della realtà dei ricordi: e quello che non può cancellare sono la continuità, l’unità e la durata che quei singoli momenti portano in sé e che si comprimono in un continuo di istanti assolutamente unitari. Il ricordo non è semplice risposta passiva di registrazione, ma anche facoltà attiva di riproduzione; e ciò che l’individuo riproduce di volta in volta, creando ricordi, è la sua stessa identità. Ma cos’è, allora, che oppone resistenza? Forse il destino, l’anima, la natura stessa dell’amore – come direbbe un innamorato? Com’è che l’amore in qualche modo persiste, anche oltre la rimozione chimica del ricordo e quindi oltre la scienza? Un film avvincente, potentissimo, che costringe allo schermo proprio perché ripercorre la storia di Joel e Clementine dalla fine all’inzio, in modo del tutto frammentario; un film straordinario nella sua realizzazione, profondo, divertente e allo stesso tempo pieno di nostalgia.

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