Racconti di vita delle donne che hanno lasciato il segno: la rivoluzione delle storie della buonanotte

Quanti di voi da bambini, prima di andare a dormire, aspettavano il momento della storia? Quello in cui mamma e papà prima di darci la buonanotte leggevano un paio di pagine del nostro libro preferito. Oggi per le bambine e i bambini si apre una nuova prospettiva delle storie della buonanotte: le storie di donne che hanno cambiato il mondo grazie al loro coraggio, alla curiosità e al loro estro.

Le donne nel mondo dello sport

Ancora oggi molti a pensano che il mondo dello sport sia fatto prevalentemente di campioni e molte meno campionesse. In realtà lo sport femminile è diffuso tanto quanto quello maschile e ci sono donne che eccellono in diverse discipline. Ashely Fiolek ad esempio è stata la più giovane motocrossista a vincere il campionato WMA (Woman motocross Association) e la prima donna a guadagnarsi la copertina della rivista Transworld Motocross. La particolarità di Ashley? È sorda!
Tra i talenti tutti italiani che hanno lasciato il segno ricordiamo in particolare due donne: Alfonsina Strada (il cui cognome da nubile era Morini) e Maria Grazia (Lella) Lombardi. Prima di Alfonsina, il ciclismo era uno sport quasi esclusivamente praticato da uomini; lei fu la prima donna a partecipare al Giro d’Italia e ad arrivare al traguardo. Lella fu invece una delle prime donne a guidare una monoposto in un torneo di Formula 1 e partecipò a 12 Gran Premi, strappando il titolo del maggior numero di partecipazioni a Maria Teresa de Filippis che ne aveva accumulate 4.

Donna
Lella Lombardi al posto di guida

Tra le icone sportive di oggi annoveriamo la giovanissima Beatrice “Bebe” Vio, Daisy Osakue, ma anche Tania Cagnotto e Federica Pellegrini. Tutte donne che hanno contribuito a scrivere la storia del loro ambito sportivo.

Politica e attivismo sociale: parola alle donne

Le storie di queste donne ci insegnano che non si deve mai smettere di lottare per i propri ideali. Nella storia sono state molte le donne che si sono messe in gioco per difendere (spesso anche ottenere) i propri diritti e il proprio pensiero. Molto vicino a noi (temporalmente parlando) troviamo Hillary Clinton, niente di meno che la prima donna candidata da un grande partito alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Tra le storiche donne che guidarono un popolo ricordiamo l’affascinante Cleopatra regnante non solo d’Egitto, ma anche consorte di Giulio Cesare (con il quale ebbe un figlio) e di Marco Antonio. Fu lei l’ultima regina d’Egitto.
Un’altra donna che combatté per il suo regno fu Lakshim Bai. Lakshim Bai era una donna forte, abile nelle arti di autodifesa, nell’arco e nella scherma. Sposò il maharaja di un piccolo stato settentrionale dell’India, il Jahnsi. Durante il periodo di reggenza del marito, la città era sotto il protettorato della Compagnia delle Indie Orientali (che amministrava l’India per conto della Corona Britannica). Dopo la morte prematura del figlio e del marito la città entrò sotto dominio inglese. La Rani (che in sanscrito significa regina) per combattere il sopruso, formò un esercito di uomini e donne che scesero in battaglia al suo fianco. Dopo la prima sconfitta Lakshim Bai non si arrese: proprio come l’eroina Disney Mulan, si vestì da uomo e con un nuovo esercito combatté ancora contro le truppe inglesi. Fu una vera e propria regina guerriera.

Donne
Claudia Ruggerini fu una delle tante donne che si impegnarono a combattere il Fascismo

In Italia furono molti gli uomini e le donne ad opporsi al Fascismo. Una di queste, la cui storia viene raccontata in “Storie della buonanotte per bambine ribelli“, fu Claudia Ruggerini. Claudia (che nel periodo di reggenza di Mussolini si faceva chiamare Marisa) combatté la dittatura diventando partigiana. Il suo compito era quello di distribuire un giornale clandestino, creato per contrastare la censura. Quando il governo fascista cadde, Claudia compì un ultimo gesto: con un gruppo di partigiani entrò negli uffici del quotidiano nazionale e mise fine in modo definitivo alla censura.

La cultura è donna: arte, musica e scienze

Quando la matematica e le scienze erano quasi esclusivamente prerogativa maschile, Ipazia ad Alessandria d’Egitto divenne insegnate di astronomia, risolveva equazioni e formulava teoremi geometri e inventava l’astrolabio.
Artemisia Gentileschi fu invece una delle pochissime donne del suo tempo a lavorare in una bottega di artigiani: suo padre era un pittore e le trasmise l’amore per l’arte pittorica. Quando crebbe, Artemisia venne affidata ad un mentore e da lui fu violentata. Con l’aiuto del padre, trovò il coraggio di denunciare il suo maestro e alla fine ottenne giustizia.

Artemisia Gentileschi era una pittrice italiana di talento che ebbe il coraggio di denunciare l’uomo che l’aveva stuprata

Avete mai sentito parlare delle Runways? Era una band statunitense fondata nel 1975 da Joan Jett. Con altre quattro ragazze Joan diede il via ad una band tutta femminile che suonava il rock. Il mondo musicale di quegli anni vide una vera rivoluzione femminile: gli anni Ottanta avevano portato Madonna con “Like a virgin“, Cindy Lauper che con le sue acconciature stravaganti urlava all’America che le anche ragazze voglio divertirsi.

Sono molte le storie di vita femminili che andrebbero raccontate. Un libro non basta, ma questo piccolo “manuale di storia femminile” aiuta grandi e piccoli ad aprire gli occhi su un mondo fatto di lotte e conquiste. Anche nel nostro periodo la storia fatta dalle donne continua ad andare avanti e tra le figure del passato possiamo trovare preziose ispirazioni.

Valentina Brina

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