Cappuccetto Rosso non è mai stata tanto forte come quando si è trovata sola davanti al lupo; eppure noi la storia non la conosciamo così…
Una favola è molto di più che una semplice storia per addormentare bambini, le sue immagini costelleranno la memoria di “testoline” ancora innocue, pure e bianche, iniziando a dar forma all’idea di come funzioni il mondo dei grandi; perché allora il lupo cattivo mangia la nonna ?
Bethan Woollvin
Bethan Woollvin era una semplice studentessa universitaria alla quale erano state date sei settimane per scrivere un libro. Una richiesta azzardata, ma come in tutte le sfide ardue è lì che si vede il vero talento.
“Little Red” e “Rapunzel”, le sue due prime favole illustrate e rivoluzionarie, ci vuole coraggio a smontare una certezza granitica come quella che può essere la storia di “Capuccetto Rosso”, una favola senza tempo che tutti sentono un po’ propria e come tale intoccabile. È complicato mostrare come una prospettiva diversa possa colorare una storia senza età con cromatismi nuovi e, forse, più adatti a una società che irrefrenabile avanza.
Cappuccetto Rosso
Cappuccetto Rosso è una piccola bambina indifesa che, da brava nipote, si prende cura della nonna; per andare a trovarla deve percorrere un fitto bosco pieno di insidie ma con la sua mantella rossa sente di essere invincibile, come se quel pezzo di stoffa creasse una barriera invalicabile tra lei e il bosco.
Cappuccetto Rosso si rivela dunque una figura forte, coraggiosa ma soprattutto indipendente ed è proprio da questo tratto che prende spunto la favola di Woollvin.
Così Bethan decide che l’attenzione deve mantenersi fino alla fine della storia su questa bambina che si rivela essere tutto, fuorché fragile.
Una mantella nuova
La favola di Woollvin non vuole discostarsi completamente dalla storia originale: la nonna viene comunque mangiata senza scrupoli dal lupo e dunque tutta la fatica di Cappuccetto Rosso sembra stata vana; allora dove sta la grande svolta?
Cappuccetto Rosso non ha bisogno di nessun cacciatore, sarà lei con le sue piccole manine ad uccidere il lupo e a prendersi una mantella nuova, una mantella di lupo, una mantella che sa di riscatto e di rivincita.
Attraverso piccoli accorgimenti si ha una storia completamente nuova, che ha il sapore di un cambiamento che dovrebbe impregnare ogni cella della nostra mente ma che conserva sempre e comunque il retrogusto di un passato che non va dimenticato ma semplicemente appreso.