James Bowen era un senzatetto londinese con una storia di dipendenza da droghe: il suo futuro sembrava senza speranza, ma un giorno incontra qualcuno che non la pensa così.
Più o meno tutti abbiamo una vaga idea di cosa sia la pet terapy: una forma di terapia basata sul contatto guidato tra il paziente e un animale appositamente addestrato. Ma James Bowen, autore e protagonista della storia “A spasso con Bob”, racconta che anche un gatto randagio può fare la differenza.
“…grazie a lui stavo tornando a essere una persona”
A spasso con Bob (2016) è un film tratto da una storia vera, quella di James Bowen, un senzatetto e tossicodipendente di Londra che è stato abbandonato dalla sua famiglia e ha un unico amico, Baz: anche lui come il protagonista è un ragazzo di strada con una seria dipendenza da eroina. In cambio dell’impegno nella disintossicazione, James ottiene l’opportunità di vivere in una casa popolare. Sarà proprio qui che incontrerà un gatto rosso che gli cambierà la vita: Bob.
In poco tempo, James si accorge che l’animale è ferito e non esita a impiegare le sue poche risorse per prendersene cura, ben consapevole della possibilità che Bob se ne vada una volta guarito. Tuttavia le intenzioni del gatto si rivelano ben diverse e, dopo la guarigione, inizia a seguire il suo nuovo padrone ovunque. Senza saperlo, James si è guadagnato la fiducia di un compagno speciale, privo di quei pregiudizi e debolezze umane che possono insorgere di fronte a un senzatetto con una tossicodipendenza. E saranno proprio queste due caratteristiche di Bob ad aiutare James a riscattarsi.
Cause genetiche, psicologiche, neurobiologiche
Molteplici studi condotti sulle dipendenze dalle droghe hanno messo in luce una vastità di condizioni che favoriscono lo sviluppo di un disturbo di questo tipo. La parola ‘disturbo’ è appropriata per descrivere una dipendenza, dal momento che è una condizione riconosciuta come clinica dal DSM, ossia il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
Alcuni studi hanno dimostrato che una dipendenza può svilupparsi a causa di una predisposizione genetica, altri hanno sottolineato che alcuni aspetti psicologici come il nevroticismo, le aspettative positive sugli effetti della droga e la ricerca di adrenalina rendono una persona più vulnerabile alla tossicodipendenza.
Guardando all’effetto di uno stupefacente sul cervello, scopriamo che il circuito su cui va ad agire è quello della ricompensa, il quale produce sensazioni piacevoli in seguito all’assunzione della sostanza. Tali sensazioni gratificanti aumentano la probabilità di una successiva assunzione della droga, innescando il meccanismo della dipendenza.
E’ possibile spiegare le cause della tossicodipendenza di James Bowen impiegando ciascuno degli aspetti fin qui menzionati (genetica, personalità, meccanismi neurobiologici), ma manca quello che forse più si avvicina alla realtà del protagonista del film: il ruolo che le relazioni sociali hanno avuto nella sua vita.
“A volte ci vogliono 7 vite per salvarne una”
Come già accennato, la situazione familiare di James Bowen non era tra le più rosee. I suoi genitori avevano divorziato quando lui era ancora molto giovane e da quel momento in poi non c’era mai stato qualcuno che si prendesse davvero cura di lui. Abbandonato da tutti e considerato un reietto dalle altre persone, aveva iniziato a vivere per le strade di Londra e a fare uso di eroina, la stessa sostanza di cui era dipendente il suo migliore amico Baz. Oltre alla mancanza di una figura di supporto, anche il contesto in cui James si è ritrovato a vivere e l’amicizia con un altro tossicodipendente hanno avuto un ruolo importante per lo sviluppo della sua dipendenza: secondo il modello dell’influenza sociale, validato da più studi, stringere relazioni con persone che fanno uso di droghe aumenta la probabilità di farne uso a propria volta.
Dunque, scoprire le cause di una tossicodipendenza non è sempre così immediato, dal momento che ci sono molte variabili in gioco. Probabilmente, a James era mancata la compagnia di qualcuno che gli desse un motivo per vivere e riscattarsi dopo tutto quello che aveva passato, un motivo peloso di nome Bob.