Anniversario della morte di Herbert Marcuse, filosofo tedesco e uno dei pensatori più influenti del Novecento, molto amato dai movimenti giovanili degli anni Sessanta.
Il suo pensiero antiautoritario rispecchiò la volontà di un cambiamento radicale che animò la protesta. Celebre è il suo rifiuto nei confronti di tutte le forme di repressione.
La Scuola di Francoforte
Il nucleo originario della Scuole di Francoforte si forma attorno al 1922, grazie all’Istituto per la ricerca sociale. Può vantare il nome di diversi intellettuali che hanno fatto la storia del pensiero occidentale, sottoponendo a una rigorosa lente critica l’avanzare dello spirito tecnologico occidentale. Per quanto riguarda l’indirizzo sociologico la ‘‘teoria critica della società’’ analizzò scrupolosamente dei temi di origine marxista. Tra questi sicuramente il capitalismo avanzato, la logica del profitto e le varie forme di alienazione indotte dal progresso, tra cui la manipolazione dell’individuo attraverso la nascita della nuova industria culturale. Per la generazione degli anni 60′ è molto importante il concetto di liberazione dell’eros, ovvero liberazione delle energie creative dell’uomo per una società più aperta, fatta di uomini liberi e solidali fra loro. Fra i suoi scritti più famosi abbiamo “L’uomo a una dimensione”e “Eros e civiltà”.
L’industria culturale
Partendo dalla critica all’industria culturale e dalla denuncia della cultura come merce di scambio, la teoria critica si allargò sempre di più. Questo fenomeno dei mass-media alla luce di oggi rappresenterebbe certamente l’origine di ciò che ha portato all’ascesa di social network e la Scuola di Francoforte non esitò a individuarne le prime potenzialità di un rischio di pericolo. Si arrivò poi a una teoria critica del capitalismo e del comunismo sovietico, alla luce dell’ideale di un’umanità finalmente libera dai regimi totalitaristici e disalienata. Questa analisi critica mirò a smarcarsi dai due sistemi egemonici dell’epoca aprendo a un modello ambizioso, a una terza alternativa rispettoad essi.
Vivere l’esilio
L’esilio rappresentò nella storia della conoscenza una grande opportunità per gli intellettuali di tutti i tempi e di tutte le nazioni. Si trattò di una grande occasione per poter allargare i propri orizzonti e per poter studiare da vicino società altre dalla propria, arrivando ad avere uno sguardo maggiormente oggettivo e completo. Gli stessi membri della scuola di Francoforte ebbero l’opportunità di farne esperienza. Negli Stati Uniti la scuola di Francoforte produsse gradualmente un impatto sugli intellettuali, analizzando da vicino la cultura di massa. Il risultato della sintesi della tradizione acccademica germanica e anglofona possono essere illustrate attraverso uno studio pubblicato negli USA da membri della scuola di Francoforte. Il progetto di ricerca sull’antisemitismo di Adorno era stato considerato troppo speculativo dalle fondazioni americane, maggiormente inclini ad un approccio empirico. France Neumann offrì tutto il proprio aiuto per renderlo per conferirgli questo carattere. Si arrivò così a un libro ibrido, un’opera collettiva con quattro autori.