Amore oltre i confini della politica: ministro e rifugiata

I riflettori della Norvegia sono tutti puntati verso un amore e una relazione che hanno dell’impossibile. Non è gossip, a tratti sembra la storia di un film holliwoodiano. 

La storia d’amore offerta da Per Sandberg, Ministro della pesca norvegese, e Bahareh Letnes, rifugiata iraniana, potrebbe essere tranquillamente riprodotta su grande schermo. Quando si dice che l’amore cambia, rovescia gli animi e le credenze, non si sta, a quanto pare, asserendo il falso. Questa storia, complicata e ricca di contraddizioni, è la prova. P. Sandberg, fino a non molto tempo fa, era uno degli esponenti di un partito di destra dichiaratamente contrario agli immigrati. Frasi che inneggiano ai concetti di razza e di religione, e alla relativa pericolosità di una possibile mescolanza fra etnie diverse, erano all’ordine del giorno. Non è mai troppo tardi, però, per cambiare idea. In questo caso gli ideali hanno subito un’innovazione radicale. Il rischio di una sharia dominante nei fiordi della Norvegia ormai è passato, il ministro della Pesca oggi si fa accompagnare da una rifugiata originaria dell’Iran. Il discorso sulla fusione delle culture e sulle minacce che questa procedura potrebbe portare con sé, semplicemente, non sta più in piedi. E’ il caso di dire che P. Sandberg ha perso la testa per la giovane iraniana, gli ideali politici si sono messi da parte.

amore
immagine presa dal sito www.repubblica.it

Trionfo di Cupido: l’amore ha fatto centro

P. Sandberg, a dire il vero, ha smesso di essere ministro della Pesca questa mattina, quando è stato costretto a dare le dimissioni. Si è ritrovato coperto da polemiche e accuse, a causa di non aver avvisato il governo circa i suoi spostamenti, in Cina e Iran. I membri dell’esecutivo sono obbligati ad informare gli altri vertici del potere prima della partenza verso un qualsiasi Paese straniero. L’ex ministro della Pesca xenofobo ha perso il suo ruolo importante in Norvegia, colpevole di essersi innamorato. Le frecce di Cupido hanno fatto il loro effetto, segnando i cuori di due persone e facendo sorgere un amore impossibile. Il Dio greco ha colpito e stregato, sconfiggendo gli ideali politici. Le idee di P. Sandberg erano, infatti, talmente decise da avergli procurato addirittura una condanna. Nel 1997 aggredì un richiedente asilo, e ne pagò le conseguenze. Quando invece si trovò di fronte un immigrato che lo insultava a suon di “razzista”, “grasso” e “ricco”, decise di reagire mettendolo al tappeto con un pugno. Propose più volte l’espulsione dei profughi e la chiusura dei porti e delle frontiere ai non europei. Realizza solo adesso che verso la bella Bahareh Letnes non esistono barriere in grado di resistere alle tentazioni. Occhi grandi, capelli scuri, pelle color ambra, 30 anni di differenza e vincitrice di vari concorsi di bellezza, i prototipi delle relazioni sono andati alla deriva. Cupido ha trionfato. In Norvegia non si parla d’altro, la relazione fra l’ex ministro e la rifugiata ingombra le TV e le radio. Pettegolezzi, invidia, interessi privati, ma anche ammirazione e rispetto, i vari atteggiamenti che decorano la cornice della scena. Una storia che, ripeto, è degna del grande schermo.

                                                                                             Pierluigi Pireddu