L’importanza che il libro ha nella società non è secondaria e l’uomo fa di tutto per salvarlo.
Che siamo nel mondo distopico di Bradbury o in quello di oggi, in cui la pioggia ha invaso Venezia, il patrimonio letterario non è l’ultima cosa a cui pensare, ma la prima da mettere al sicuro.
Il libro resistente al fuoco
Guy Montag è il pompiere protagonista del romanzo di Bradbury “Fahrenheit 451”. Arruolato nella “milizia del fuoco” come suo padre e suo nonno prima di lui, fa quello che a noi potrebbe sembrare un mestiere nobile e coraggioso. Tuttavia, non è esattamente così. La milizia per cui lavora non ha il compito di spegnere incendi, ma di appiccarli, in modo da radere al suolo le case di coloro che nascondono qualsiasi tipo di libro, in quanto il patrimonio letterario è severamente bandito dalla nazione. Guy, grazie alla conoscenza di una sua vicina, si chiede come mai lei preferisca farsi bruciare la casa e morire, piuttosto che bruciare i suoi libri e, incuriosito, inizia lui stesso a leggere e rubare degli scritti dalle case che radeva al suolo. Questo comportamento lo porterà alla fuga, dopo aver rinunciato a distruggere la sua stessa casa con le pompe che sparano fuoco a 451 gradi Fahrenheit, temperatura a cui brucia la carta. Compreso il valore del patrimonio letterario e cacciato a causa di questo, Guy trova rifugio nel bosco, con altri uomini che tramandano gli scritti oralmente, per far sì che la storia e l’umanità non si dimentichi di se stessa.
Librerie in alto mare a Venezia
Il fuoco no è l’unico elemento in grado di rovinare i libri, anche l’acqua li sta minacciando in questi giorni proprio in Italia. “Stiamo raccogliendo libri da donare alla libreria Acqua Alta, che con i danni subiti ne ha persi migliaia. E’ uno dei posti più belli e magici di Venezia. Ora sta affrontando grosse difficoltà e rischia di non farcela. Aiutiamola a rialzarsi! Se avete qualche libro in più che non usate, donatelo alla libreria!” Questo è uno dei tanti annunci che veneziani (e non solo) stanno postando sui social. E’ in campo ora una vera e propria campagna per salvare la libreria Acqua Alta, che è stata tragicamente danneggiata dall’alluvione abbattutasi in questi giorni in molte regioni d’Italia. Davanti ad un disastro di tale portata i libri e il patrimonio letterario non sono l’ultima cosa a cui i veneziani pensano, ma una delle prime. L’aiuto non si limita ai social, ma sono state organizzate delle vere e proprie giornate per far sì che più persone possano partecipare alla raccolta, che avverrà nei prossimi giorni di Novembre (il 18 a Padova, il 19 a Treviso, il 20 a Castelfranco e il 24 a Venezia).
L’impatto di un libro
Da quanto detto sopra possiamo capire quanto sia importante la tradizione scritta e letteraria di un paese, che anche quando ne ha la possibilità non riesce a smettere di pensare a quei libri polverosi che da millenni popolano biblioteche e librerie. A salvare Acqua Alta e il patrimonio non solo letterario, ma anche artistico e culturale è ognuno di noi. Chiunque voglia può contribuire alla salvezza di qualcosa di più grande di lui, battendosi per ciò in cui crede . Nell’opera della seconda foto possiamo vedere quanto questo faccia la differenza: Mendez Blake pone un semplice libro alla base di un muro perfettamente costruito e il risultato è visibilmente evidente: questo cambia tutto. La cosa più spiazzante è che tutti possiamo contribuire ad abbattere quel muro e lo dimostra proprio Bradbury con il suo libro, nominando il protagonista “Guy”, ovvero ragazzo. La parola in questione è generale, non è un nome vero e proprio. Il protagonista di Fahrenheit 451 potrebbe essere ognuno di noi, chiunque abbia il coraggio di sacrificare anche solo uno dei suoi libri per far sì che il luogo della trasmissione culturale per eccellenza sopravviva al tempo, al fuoco e all’acqua.