7 agosto 1420: Filippo Brunelleschi comincia la costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore

L’Italia è ricca di opere monumentali sensazionali.

La veduta della Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze (Google, “Finestre sull’Arte”)

Tra le opere architettoniche più conosciute e visitate c’è sicuramente Santa Maria del Fiore, a Firenze: la sua Cupola venne iniziata il 7 agosto del 1420.

Filippo Brunelleschi e la Cupola di Santa Maria del Fiore

Un piccolo pasto a base di pane, vino e melone: è quello che emerge da uno straordinario documento ritrovato che ci svela come cominciarono i lavori per la Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, considerata un capolavoro d’architettura, ad opera di Filippo Brunelleschi, uno dei massimi esponenti del Rinascimento.
Il documento relativo ai pagamenti dell’opera, e ad oggi ancora conservato negli Archivi dell’Opera, rivela che questo fu il pasto che insieme alla paga venne offerto alla manovalanza che cominciò i lavori per realizzare l’imponente struttura.
Sul documento si può leggere:

“A dì 7 d’aghosto lire 3 soldi 9 denari 4 per uno barile di vino vermiglio e uno fiascho di trebiano e pane e poponi per una cholezione si fe’ la mattina che si chominciò a murare la chupola”.

Si trattava della realizzazione di una struttura senza precedenti e, tutt’oggi, la Cupola di Santa Maria del Fiore resta la più grande cupola al mondo in muratura.
Per il progetto della cupola l’Opera di Santa Maria del Fiore bandì un concorso nel 1418 a cui parteciparono 17 architetti, tra i quali Filippo Brunelleschi.
Per la cupola non si poteva che optare per un unico tipo di struttura: una volta ottagonale a vele.
La costruzione di Brunelleschi, quindi, non è una vera e propria cupola, ma piuttosto una volta.
Inoltre, siccome non sarebbe stato possibile reggere il peso della cupola facendo esclusivo affidamento sulle armature di legname, le cosiddette centine, Brunelleschi risolse il problema inventandosi una cupola “autoportante”.
Con due calotte l’architetto riuscì poi ad alleggerire l’intera struttura.
Lo stesso cantiere che Brunelleschi organizzò all’atto pratico e che è messo agli atti, risulta incredibilmente innovativo e molto più che al semplice passo con i tempi.

Un modello in legno della Cupola di Santa Maria del Fiore (Google, “Finestre sull’Arte”)

Non solo Filippo Brunelleschi: alcune delle grandi opere architettoniche italiane

Tra i nostri più illustri architetti, Filippo Brunelleschi non è che uno dei tanti esempi di genialità.
La Cupola del Duomo di Torino, ad esempio, è un punto di riferimento per il Barocco italiano e fu realizzata da Guarino Guarini nel XVII secolo.
Lo stesso Guarini realizzò, sempre nella prima capitale d’Italia, la Cupola di San Lorenzo, la chiese voluta dai Savoia e posta vicino ai due palazzi che sorgono in Piazza Castello.
Opera tra le più monumentali al mondo è la Basilica di San Pietro a Roma.
Essa fu progettata da Michelangelo Buonarroti a partire dal 1546.
Nella stessa Basilica si trova un’opera di un altro grande dell’architettura italiana: Gian Lorenzo Bernini che, nella maestosa costruzione realizzò il Baldacchino di San Pietro.

Italia, miniera di bellezza

Come abbiamo spesso scritto, l’Italia è un immenso patrimonio artistico sotto tutti i punti di vista.
Monumenti, costruzioni, ma anche semplici piazze e vie sono spesso stati oggetto di sperimentazioni di alcune delle menti più geniali e invidiate del mondo.
Seppur piccola, infatti, la percentuale di bellezza artistica presente nel nostro paese supera di gran lunga quella di qualsiasi altro paese al mondo.
Il nostro patrimonio, quindi, deve essere conosciuto, apprezzato e soprattutto protetto.
Questa è probabilmente la nostra più grande responsabilità.

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