Until Dawn e l’effetto farfalla: un videogioco sulla teoria del caos

Nell’agosto del 2015, sviluppato da Supermassive Games e pubblicato da Sony Computer Entertainment, è uscito su piattaforma Playstation 4 un videogioco survival-horror intitolato Until Dawn. Lo scopo del player, al suo interno, consiste nel far sopravvivere più personaggi possibile durante lo sviluppo della vicenda. Questa – accezione che concerne il punto chiave della nostra analisi – risulta caratterizzata da una trama in divenire, ovverosia non fissa, bensì modificabile attraverso le decisioni prese dal giocatore stesso. In altri termini, Until Dawn si rende portavoce dell’effetto farfalla, una locuzione presente nella mera teoria del caos.

L’effetto farfalla: origini e sviluppo della teoria

Rappresentazione computerizzata del diagrammi degli attrattori di Lorenz

Nel 1962, all’interno d’uno scritto pubblicato ufficialmente solo l’anno successivo, Edward Lorenz fu il primo ad analizzare il summenzionato effetto farfalla. Quanto riportato su tale documento asseriva che, nel caso in cui le teorie si fossero rivelate autentiche, un semplice battito d’ali d’un gabbiano sarebbe stato in grado di alterare il corso del clima per sempre. Lorenz, di fatto, osservò che, nello sviluppo d’un modello meteorologico, l’arrotondamento apparentemente irrilevante dei dati di condizione iniziale portava a cambiamenti considerevoli nei risultati finali. Negli scritti successivi, probabilmente ispirato dal proprio diagramma degli attrattori, egli si servì della metaforica figura della farfalla come denominazione della sopracitata teoria. “Può, il batter d’ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?” fu il titolo d’una sua conferenza, tenuta in Texas nel 1972.

L’anticipazione di Alan Turing

Non risulta irrilevante sottolineare che, in un saggio datato 1950, Alan Turing aveva oramai anticipato un simile concetto. Questi rifletté sul fatto che lo spostamento minimo d’un singolo elettrone, ad un momento dato, avrebbe potuto delineare l’accadimento di due eventi completamente differenti. Ad esempio, sempre secondo Turing, tale moto poteva significare, un anno dopo, la morte di un uomo a causa d’una valanga o la sua sopravvivenza. Pertanto, al seguito di ciò, apparve più che mai evidente la pura imprevedibilità del futuro: un mero movimento di molecole d’aria, generato dal battito d’ali d’una farfalla, s’immaginò potesse causare una concatenazione di spostamenti d’altre molecole, sino allo scatenarsi d’un uragano, altresì a migliaia di chilometri di distanza. Di fatto, come detto, l’effetto farfalla consta d’una locuzione concernente la nozione di dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali, derivante dalla teoria del caos.

La teoria del caos: quando da cosa nasce cosa

La teoria del caos altro non è se non lo studio, attraverso i modelli fisico-matematici, dei sistemi dinamici che esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali. Seppur governati da leggi deterministiche, simili sistemi paiono in grado di esibire una casualità empirica nell’evoluzione delle variabili. In altri termini, tale comportamento risulta casuale solo apparentemente, poiché, in verità, deriva da una ben precisa concatenazione d’eventi. Dunque, cosa significa realmente dipendenza sensibile dalle condizioni iniziali? In un sistema caotico, a variazioni infinitesime delle condizioni iniziali corrispondono variazioni significative del comportamento futuro. Il movimento delle ali d’una farfalla, qui, rappresenta quella minuscola variazione nella iniziale situazione in cui versava il sistema, la quale provoca una catena di eventi che conduce, esponenzialmente, a fenomeni di scala sempre più vasta. Se la farfalla non avesse sbattuto le ali, il risultato del sistema – così come la sua traiettoria – sarebbe stato differente.

Un esempio di vita quotidiana

Per fornire un altro esempio, maggiormente vicino alla quotidianità, s’immagini il percorso d’un individuo intento a raggiungere il proprio posto di lavoro. Questi, dirigendosi verso la fermata dell’autobus, si scontra erroneamente con una ragazza, facendola cadere. Fermatosi un solo minuto per scusarsi con lei, l’impiegato perde l’autobus, arrivando in ritardo e venendo, così, licenziato. L’indomani, senza lavoro, l’uomo rincontra la ragazza del giorno precedente ed i due, trovandosi rispettivamente simpatici ed attraenti, iniziano ad uscire, consolidando una relazione che, diversi anni più tardi, sfocerà in un matrimonio. Pertanto, se l’individuo in questione non si fosse fermato al fine di scusarsi, perdendo l’autobus e venendo di conseguenza licenziato, non avrebbe mai sposato la donna della sua vita. Come affermato pocanzi, una leggera variazione nelle condizioni iniziali ha condotto ad un cambiamento notevole nei risultati del sistema a lungo termine.

Dalla teoria alla pratica: il videogioco Until Dawn

Una delle scelte più complicate del gioco: decidere quale tra due personaggi salvare, mandando a morte l’altro e cambiando il corso della vicenda

All’interno di Until Dawn – caratteristica che lo ha reso particolarmente lodato dalla critica – risiedono due elementi chiave, tra loro interdipendenti: i totem e le scelte. I primi possiedono la funzione profetica di avvertire il giocatore riguardo la possibile futura manifestazione d’un evento, sia esso nefasto o propiziatorio, sulla base delle azioni compiute. A tal proposito, come detto, il secondo elemento concerne la possibilità di scegliere all’interno di dialoghi ed azioni. Mentre dalle scelte dialogate dipendono i rapporti tra i personaggi e le loro peculiarità caratteriali, le azioni conducono a sviluppi della trama a lungo termine. Alcune d’esse, infatti, attivano, per così dire, l’effetto farfalla, producendo un inaspettato cambiamento nell’esito degli eventi. Spesso, man mano che la vicenda prosegue, giungono persino a determinare la vita o la morte d’un personaggio.

Il nesso tra Until Dawn e l’effetto farfalla risulta un qualcosa di ben rappresentato all’interno del gioco stesso. Questo esordisce affermando che “la più piccola decisione può stravolgere il futuro” e che “le tue azioni plasmeranno lo svolgersi della storia”, altresì tracciando un percorso specifico sulle ali d’una farfalla. Del resto, così si presenta e risulta la vita, un insieme di decisioni ed azioni a cui conseguono altrettanti eventi apparentemente fortuiti. In tale concetto risiede la peculiarità che le è propria, ovverosia il suo essere un qualcosa di unico, ove, a differenza d’un videogioco, non è possibile cambiare il risultato d’una scelta poco avveduta.

Simone Massenz