Temptation island: Massimo e Ilaria e la loro separazione. Colpa del tradimento?

Massimo e Ilaria, coppia che si è avventurata in questa esperienza lo scorso anno, sono un utile esempio per commentare il concetto di amore e le sue annesse difficoltà che possono ricondursi al tradimento. 

Massimo e Ilaria
Massimo e Ilaria

Spesso le nostre debolezze non ci permettono di osservare il comportamento in maniera accurata, nel tentativo di proteggere la nostra interiorità. Di fatti il nostro organismo -dunque anche la nostra mente- opera in modo adattivo, cercando di mantenere un equilibrio utile alla nostra sopravvivenza. Considerato ciò, cercherò di esporre un pensiero circa il tradimento, analizzandone la causa piuttosto che le conseguenze emotive che si generano. 

 

Massimo e Ilaria: dall’arrivo sull’isola, alla separazione

Temptation island, programma televisivo che racconta la storia, gli avvenimenti, i sentimenti e il destino di sei coppie non sposate chiuse per tre settimane in un villaggio. Le coppie, sistemate in gruppi separati (uomini da una parte, donne dall’altra), vengono tentate rispettivamente da dodici donne e dodici uomini single.

Ilaria Teolis e Massimo Colantoni sono i protagonisti di questo discorso. I due convivevano e hanno deciso di mettere alla prova il loro amore -dopo tre anni di relazione- partecipando a questo programma. Le motivazioni sarebbero da imputare ad entrambi: Ilaria vuole capire se Massimo è davvero pronto per una storia seria, mentre quest’ultimo ha detto di aver dovuto rinunciare alle sue passioni da quando convivono.

Una volta addentrati nel programma, i due vengono tentati da Federica (poi Elena) e Javier, assecondando in parte gli istinti emergenti. In seguito al falò di confronto Ilaria decide di lasciare Massimo per mancanza di fiducia, nonostante il suo ormai ex ragazzo aveva intenzione di cambiare.

Dipendenza affettiva
Dipendenza affettiva

L’amore è la conseguenza delle nostre categorie mentali

Prima di capire perché si tradisce è doveroso precisare cosa intendo per amore. Ognuno di noi predilige delle caratteristiche tale per cui riusciamo a vivere una relazione serena. Consciamente o, spesso, inconsciamente categorizziamo la nostra relazione ideale, non necessariamente grazie a caratteristiche superficiali, bensì in funzione di come traduciamo la realtà. Se siete sensibili, emotivi, creativi difficilmente vi innamorerete di qualcuno aggressivo, che disprezza tutto ciò che sentite e che non ascolta le vostre idee.

Mi direte: “però ci sono molte persone innamorate di qualcuno che non le rispetta”. Certamente, ma a meno che non si tratti di distorsione della realtà di colui/colei che vi racconta delle sventure con il suo partner, si tratta di un’ amore malsano, governato dall’insicurezza, nel quale si sta insieme non perché si vuole, ma perché si deve, probabilmente in funzione di paure. La paura di rimanere da soli, la paura di essere sbagliati, la paura di far soffrire l’altro o anche il semplice:” sto con lui/lei perché in qualche modo mi fa stare bene” sono tutti indizi di insicurezze che non permettono di comprendere ciò che veramente si vuole. Apprendere approfonditamente come siamo ci consente di capire chi può proseguire la strada insieme a noi. Un’ anguria non può maturare in un albero di castagne.

Sicuramente questo discorso è in qualche modo rivolto ad una condizione stabile, ovvero sto sostenendo che in un tempo x –seguendo l’esempio banale di prima- un’anguria non può maturare in un albero di castagne. Ma non sto concludendo che in un tempo x+1 non possa farlo. Anzi, considerando la mente umana credo si possa modellarla come meglio si crede, se si capisce il metodo con cui farlo. Ma in un discorso rivolto al perché si tradisce e non al come superare un eventuale tradimento, devo necessariamente ricondurmi ad un tempo x stabile, ovvero al momento del tradimento stesso, così da non creare confusione all’interno di un argomento così vasto.

Tradimento: lo si fa perché non ci si ama più?

Come si può osservare negli atteggiamenti dei due, le tentazioni hanno preso il sopravvento. E per tentazioni intendo la componente egoistica, istintiva, spesso derivata da delle fragilità proprie: quando non si ha la forza emotiva di pensare all’altro emerge la componente instintuale volta alla difesa. È da qui che deriva la rabbia. 

L’amore così come l’amicizia è un compromesso tra egoismo e altruismo: per sopravvivenza ci si innamora, si diventa a tratti altruisti, ma appena anche parte della propria stabilità viene messa a rischio, si utilizza l’egoismo come scudo. (Per maggior chiarezza riprendere l’articolo qui sotto).

L’amicizia può annullare l’amore? Distruggiamo le categorie tramite la rappresentazione

Il tradimento avviene infatti quando la componente egoistica emerge e non permette di osservare l’altro con i giusti occhi. Per paura, per insicurezza, per debolezza, ci si chiude in sé stessi, facendo emergere l’individualismo, con la possibilità -in base a quale livello di soggettività emerge- di tradire il partner con un’altra persona.

Il tradimento indica l’impossibilità di risolvere un problema a viso aperto, indica la necessità di supporto in qualcuno, indica la paura di rimanere da soli. Dunque, se si ha la stabilità giusta di sopportare un tale gesto, nell’analizzarlo si possono capire le intenzioni disperate di chi lo compie, ma soprattutto il desiderio di qualcosa che in quel momento non sta ricevendo. Spesso dunque il tradimento, un litigio o in generale un momento critico, possono essere un grande spunto di riflessione ed una grande prova per capire realmente se i bisogni dell’altro possono essere in futuro compatibili con i nostri. Da qui in avanti subentra il rischio della fiducia.

So che vi chiederete: “ma perché ci hai fatto tutta quella ‘pappardella’ sul concetto di amore?”. A parer mio è importante per la fase successiva al tradimento, ovvero la consegna della fiducia mancata. Nel momento in cui si analizza e si prende consapevolezza dell’amore (o della sua assenza) che intercorre tra te e il tuo partner, si può ben capire se vale la pena perdonare, in virtù di una insicurezza che si vuole superare, o lasciare perdere una relazione che ormai da tempo ritenete irreparabile.

 

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