Supernove Superluminose: il motore della luce che abbaglia nello spazio

 

Supernove Superluminose

Tra i vari fenomeni che attirano l’attenzione degli astronomi, uno dei più stupefacenti è sicuramente quello delle supernove superluminose. Queste esplosioni stellari, 100 volte più luminose delle supernove normali, causano grandi emissioni di radiazioni che per brevi periodi superano quelle di un intera galassia, rendendole visibili.

Supernova Superluminosa

 

La Magnetar

Le cause che si celano dietro a questi bagliori così tante volte più intensi del normale, sono state a lungo ricercate dagli astronomi, ma fra tutte le varie ipotesi, una in particolare spicca fra le altre: la magnetar, resti di nuclei stellari ultradensi e fortemente magnetizzati in rapida rotazione, che possono formarsi all’indomani di esplosioni di supernova.

Rappresentazione di una magnetar con i suoi campi magnetici

Secondo l’ipotesi della Magnetar, questi densissimi ammassi di nuclei stellari, ruotano abbastanza velocemente, diciamo mille volte al secondo, per poi rallentare di colpo, rilasciando un vento magnetizzato. Questo vento, creato nel momento in cui si forma la magnetar,  produce poi uno shock sui materiali proiettati verso lo spazio, accrescendo il quantitativo di calore e luce all’esplosione nel giro di diverse settimane, che la rende molto più luminosa di quanto sarebbe altrimenti.

A favore di questa teoria, vi è l’esplosione  ufficialmente nota come PTF10hgi, la quale brillava con un intensità tale da essere 50 volte più luminosa di cento miliardi di stelle della sua galassia messe insieme. Secondo alcune osservazioni fatte dall’astronomo Brian Metzger, sono state rilevate delle radiazioni nello spettro radio, nel punto esatto in cui è esplosa PTF10hgi.

 

Questa registrazione di emissioni radio, risulta essere la prima, verificatasi dopo l’esplosione di questo tipo di Supernove. Poiché la luce radio viene prodotta nel momento in cui in un campo magnetico gli elettroni immersi in questo vengono accelerati, la scoperta suggerisce che la magnetar si trovi esattamente nel punto in cui esplode la supernova, risolvendo un mistero che dura da quasi un decennio.

 

I Burst Radio Veloci

Lo studio fatto sulle supernove superluminose potrebbe risolvere anche un altro problema, quello dei burst radio veloci o FRB. Di questi improvvisi, quanto brevi, lampi di luce non si sa ancora quale sia la loro sorgente, il che li rende uno dei misteri più intricati in astrofisica. Anche se in un primo momento si potrebbe pensare ad una completa estraneità dei 2 fenomeni (FBR e supernove) in realtà, secondo alcuni dati raccolti dagli astronomi dell’Harvard University sull’emissione radio di PTF10hgi si è notato, che questa somigliava alla luce radio associata a uno degli FRB.

Rappresentazione di un FRB ripetuto, captato dalla terra

Un indizio fondamentale per la risoluzione del mistero è stato fornito dal cosmo nel 2016. Uno dei burst noto come FRB 121102, lampeggiando più di una volta, ha permesso agli astronomi di collocarlo in una precisa zona della mappa cosmica, in una galassia distante 2,5 miliardi di anni luce.

 

La galassia in questione, tuttavia era in realtà una galassia nana costituita pochi elementi pesanti, una particolarità che la rendeva simile alle galassie in cui nascono supernove superluminose. Questo ha portato gli astronomi a pensare ad una possibile correlazione fra i 2 fenomeni.

 

Una volta localizzato l’FRB ricorrente, gli astronomi hanno scoperto una fonte persistente di emissione più debole, emanata dal punto esatto da cui provenivano i burst. L’emissione radio presa così in considerazione, suggeriva il fatto che l’esplosione fosse generata dall’attività di un forte campo magnetico, con molta probabilità generato da una magnetar.

Due facce della stessa medaglia

Questi indizi portarono, i 2 astronomi Metzger e Berger(dell’Harvard University) a stendere una teoria che unisse ambedue gli eventi.

 

Secondo la loro postulazione, FRB e supernove superluminose, sarebbero gli effetti di una stessa causa. Dai loro calcoli teorici risulterebbe infatti che, una magnetar avrebbe dapprima prodotto una supernova superluminosa e successivamente, anni se non decenni dopo, avrebbe prodotto diversi FRB.

 

 

Le prove definitive

Recentemente, dall’analisi di 25 supernove fatte da diversi gruppi di ricercatori, è risultato che una si queste supernove superluminose fosse stata generata da una magnetar fornendo anche l’indizio che la stessa magnetar avrebbe potuto dare origine all’FRB. Nonostante l’entusiasmo iniziale però si dovrà comunque procedere all’osservazione effettiva di un FRB da una di queste magnetar per confermare questa teoria.

 

 

 

 

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