Scopriamo insieme una nuova chiave di lettura della commedia shakespeariana ‘La bisbetica domata’

Il film ‘10 cose che odio di te’ è una moderna interpretazione della commedia ‘La bisbetica domata’, scritta da William Shakespeare, in cui i tratti mantenuti sono modellati sulla società americana e occidentale di inizio anni duemila.

Nel confronto tra il film e la commedia, le due protagoniste femminili sono espressione della condizione sociale delle donne dell’epoca in cui sono state pensate, scritte e, per quanto concerne il film, rivisitate e modellate su canoni più attuali. In ’10 cose che odio di te’, le due sorelle non sono succubi né di un padre piuttosto geloso e nemmeno dei ragazzi che frequenteranno, rispetto alla commedia scritta da Shakespeare, in cui il carattere forte di Kat viene indebolito dal suo futuro marito, perché secondo i dettami dell’epoca, non era tollerato che una donna fosse irascibile e scontrosa.

10 COSE CHE ODIO DI TE

’10 cose che odio di te’, 10 Things I Hate About You, è un film diretto da Gil Junger. La trama è caratteristica di un classico teen-drama anni ’90:  protagoniste femminili principali sono le sorelle Stratford, Bianca e Katherine, con due caratteri diametralmente opposti: Bianca è vanitosa, tiene molto alla sua vita sociale e vuole essere sempre benvoluta, mentre Kat è irascibile, sfacciata, e nonostante voglia dire le cose con sincerità tende a non curarsi dei sentimenti dell’interlocutore, apparendo dunque cattiva. Bianca vorrebbe uscire con Joey, fotomodello e ragazzo più popolare della scuola, ma il padre è molto all’antica: non vuole che le figlie abbiano una vita sociale perché ha paura del mondo esterno; di conseguenza impone loro una regola: Bianca potrà uscire la sera, in compagnia, solo quando anche la sorella farà altrettanto, sapendo bene che Kat diffida da qualsiasi rapporto sociale. Nel frattempo Cameron, il nuovo ragazzo della scuola, si innamora di Bianca e sapendo benissimo della regola imposta dal padre, con l’aiuto del suo amico Michael, riesce a convincere Joey a pagare Patrick, un ragazzo ribelle, perché corteggi e conquisti Kat, in modo che anche Bianca possa finalmente uscire. Subentra il lato sentimentale: Patrick scopre il lato dolce di Kat, innamorandosi di lei veramente, ma Kat una volta scoperto l’inganno decide di prendere le distanze da Patrick, di non volerlo più vedere dopo quel gesto meschino, ma alla fine lo perdona perché è innamorata pure lei.

LA BISBETICA DOMATA

‘La bisbetica domata’, The Taming of the Shrew, è una commedia di William Shakespeare. La trama parla di Battista Minola, un gentiluomo padovano e delle sue due figlie: Caterina, la maggiore, con un carattere scontroso e tempestoso e Bianca, la figlia minore, conosciuta per la sua dolcezza e obbedienza. Bianca ha due corteggiatori, Gremio ed Ortensio, mentre Caterina a causa del suo carattere difficile non è corteggiata, gli uomini davanti a lei scappano intimoriti e inorriditi dal suo brutto carattere. Di conseguenza il padre, molto geloso nei confronti delle figlie, decide di allontanare Bianca dalla società finché Caterina non sarà sposata. Intanto Lucenzio, un giovane di Pisa, vede Bianca e si innamora perdutamente di lei, mentre Gremio ed Ortensio cercano disperatamente di trovare un marito a Caterina. Quando Petruccio, un amico di Ortensio, arriva a Padova in cerca di moglie, essi gli parlano di Caterina, menzionando principalmente la sua dote, la quantità di denaro che potrebbe ricevere se sposasse quella donna. Ovviamente sentendo menzionare quella gran somma di denaro, decide di volerla sposare. Dopo una serie di avvenimenti, Petruccio riesce ad addomesticare Caterina, tramite una serie di privazioni, umiliazioni e manipolazioni, che piano piano modificano il suo precedente carattere, rendendola mite e accondiscendente.

SOMIGLIANZE

‘10 cose che odio di te’ è una moderna rivisitazione de ‘La bisbetica domata’, dunque sono presenti una serie di somiglianze, partendo dagli stessi personaggi. Le due sorelle, Katherine e Bianca,  hanno i nomi propri identici e sia nel film che nella commedia, hanno un carattere completamente agli antipodi e un padre che non vuole farle interagire con il mondo esterno e che impone la regola: “Bianca può uscire solo se Kat lo farà”. Notiamo come somiglianza il fatto che Bianca prende lezioni private e queste sono tenute dal suo corteggiatore: nella commedia prende lezioni di letteratura da Lucenzio, mentre nel film lezioni private di lingua francese da Cameron. Ultima evidente somiglianza è che il futuro innamorato di Kat viene pagato per poter trascorrere del tempo con lei e permettere a Bianca di uscire con il suo corteggiatore.

KAT COME SIMBOLO DI EMANCIPAZIONE FEMMINILE

Nell’arco temporale che va da Shakespeare al riadattamento cinematografico del 1999, cambia il rapporto della donna con il sesso maschile e le differenze saltano subito all’occhio se si paragona la commedia al film. Nella commedia shakespeariana Kat diventa succube del marito, e in seguito anche la sorella Bianca, mentre nel film, hanno entrambe un’ottima capacità di osservazione, intraprendenza e il loro carattere non cambierà alla fine del film, nemmeno nel momento in cui frequentano i ragazzi che amano e nessuno cercherà di essere succubo dell’altro, in modo da costruire una relazione sana. Il personaggio di Kat è fin dall’inizio molto forte, ricordiamo alcune sue citazioni, come nel dialogo tra Bianca e Kat:

“Bianca: Kat hai mai pensato a un nuovo look? Potresti avere delle potenzialità inespresse seppellite sotto tutta questa ostilità / Kat: Io non sono ostile, sono annoiata /B: Perché non cerchi di essere carina? Così gli spiazzeresti / K: A me non importa quello che la gente pensa di me / B: Si invece / K: No non me ne importa. Sai non devi essere quello che vogliono che tu sia”

 Ecco cosa pensa Kat riguardo le feste liceali nella sua scuola

È solo una misera scusa per tutti gli idioti della nostra scuola per bere birra e strofinarsi l’un l’altro nella speranza di distrarsi dalla patetica potenza delle loro consumistiche vite senza senso”

“Vuoi davvero metterti in tiro perché qualche intellettualoide possa strofinarti contro il suo affare, mentre sei costretta ad ascoltare un gruppo che fa schifo?”

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