Scopriamo come si sviluppa la cartografia: dalla realtà alla mappa, dalla mappa a Google Maps

Cos’è una mappa e a cosa serve? La mappa può essere definita come una rappresentazione semplificata di uno spazio, è un’immagine, una raffigurazione più o meno fedele della superficie terrestre o di una parte di essa.

Carta geografica - Wikipedia

Analizzeremo le principali caratteristiche di una mappa e cerchiamo di capire come la volontà di rappresentare il mondo in cui viviamo sia una necessità, un’esigenza da cui non si può prescindere. Inoltre, scopriremo come nasce una mappa virtuale, perché la cartografia (= quindi, la realizzazione delle carte geografiche) fa parte del passato, del presente e del futuro.

1. Dalla realtà alla mappa

Per rappresentare su di un piano la superficie terrestre si utilizzano le proiezioni.

Esistono, fondamentalmente, due tipi di proiezione:

  • prospettica= per cui la Terra viene rappresentata sul piano delineato dalla maglia di paralleli e meridiani.
  • di sviluppo= tengono in considerazione delle figure geometriche (es. cilindro o sfera) che si possono “srotolare” e scomporre su un piano.

Non esiste la carta perfetta, non esistono carte prive di errori e completamente fedeli a quella che è la realtà perché -inevitabilmente- ci sono dei limiti oggettivi nella rappresentazione.

Esistono diverse sotto-tipologie delle proiezioni, in generale distinguiamo:

  • proiezioni equivalenti= ove si rispettano le aree secondo le loro esatte proporzioni;
  • proiezioni equidistanti= rispettano le distanze da un punto a un altro;
  • proiezioni conformi= rispetta gli angoli.

Nessuna carta può, contemporaneamente, soddisfare le tre caratteristiche e, dunque, sarà deformata; certo, si possono creare mappe che minimizzino la distorsione delle tre proprietà sopraelencate (vd. mappa di Winkel III, triplet).

 

2. Carte in base alla scala

Le carte geografiche vengono denominate in base alla scala:

-Si parlerà di pianta se la scala arriva fino a 1:1 000, viene utilizzata per rappresentare città e centri urbani;

mappa con scala entro 1: 25 000 per rappresentare, ad esempio, territori rurali;

carta topografica da 1: 25 000 a 1:150 000 usata per rappresentare un territorio ampio, per esempio una provincia; è ricca di particolari.

carta corografica fino a 1: 1 000 000 per rappresentare delle regioni;

-infine, la carta geografica con scala superiore a 1: 1 000 000.

La pianta viene definita una carta a grande scala, invece la carta geografica a piccola scala.

Le scale nelle carte geografiche = rapporto con la realtà

3. Dalla mappa a Google Maps

Come si ottiene una mappa virtuale?

Si parte dai cosiddetti GIS (=Sistema Informativo Geografico), dei sistemi informativi computerizzati che permettono l’acquisizione, la registrazione, l’analisi, la visualizzazione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). I GIS associano a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche, quindi ogni elemento è legato a numeri e lettere.

Il GIS è alla base della cartografia digitale, è stato ideato alla fine degli anni ’60 del secolo scorso.

Un GIS collega elementi ad attributi che interagiscono tra loro e “georeferenzia”, cioè attribuisce a un determinato dato delle coordinate spaziali relative a un opportuno sistema di riferimento in cui l’oggetto è collocato. Il GIS organizza e memorizza informazioni territoriali come una raccolta di stati (definiti layer) collegabili a una rispettiva posizione geografica. Il layer è uno strato informativo che contiene una serie di informazioni. La carta completa è data dalla sovrapposizione di più layer, di diversi strati posti uno sull’altro, i quali -ovviamente- possono essere visualizzati separati o sovrapposti; e ciò consente di modificare in tempo reale una carta geografica.

Rappresentiamo la realtà tramite due tipi di dato: vettoriale o raster.

I dati vettoriali sono costituiti da elementi semplici, geometrici, come punti, linee e poligoni.

I dati raster sono costituiti da righe e colonne di pixel (=celle), a ogni pixel viene attribuito un determinato valore.

Google Maps, scaricabili le mappe per il funzionamento off-line - Palermomania.it

4. Carte e fenomeni

Le carte possono essere classificate in base alla specificità del contenuto che mostrano. Esistono:

  • Carte di base= che rappresentano gli elementi stabili e costanti di un territorio;
  • Carte tematiche= che rappresentano uno o più fenomeni specifici di tipo umano, biologico, demografico, economico; si tratta di carte complesse, ottenute elaborando altre carte esistenti (di base) mediante l’apporto di  opportuni segni grafici che forniscono informazioni su elementi peculiari di un dato territorio.

 

Potremmo vivere in un mondo senza mappe (o, se volete, senza Google Maps)? Perché sentiamo la necessità di rappresentare la realtà su di un foglio (o su uno schermo)?

Per orientarci, per spostarci, per capire dove ci troviamo, per conoscere meglio il territorio in cui viviamo, per scoprire quanto dista una determinata città, per individuare il percorso più breve o quello meno ostico, per viaggiare in tutto il mondo… Abbiamo bisogno di mappe e carte!

Ovviamente, la cartografia non è una scienza statica, bensì dinamica: le mappe cambiano, si aggiornano in relazione a come varia il mondo attorno a noi.

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