Andare controcorrente, rompere gli schemi e invertire le tendenze canoniche richiede coraggio, ma è spesso una via per il successo.
È il caso del genere Indie che da alcuni anni sta spopolando nel panorama italiano, ma anche ciò che è successo più di duemila anni fa con la cosiddetta rivoluzione neoterica, di cui Catullo è il più noto esponente.
I poeti neoterici rompono con la tradizione
Per un lettore latino del I a.C. i carmi amorosi di Catullo, gli epigrammi di Lutazio Catulo o la Smyrna di Elvio Cinna, rappresentavano una clamorosa rottura della tradizione letteraria fino ad allora consolidata. Questi poeti avevano intrapreso un percorso che li portava inesorabilmente fuori dagli schemi della poesia latina, che vedevano il proprio padre in Ennio. Quest’ultimo, autore degli Annales, attraverso un linguaggio ampolloso e magniloquente, si era dedicata a una poesia celebrativa della gente di Roma, con una funzione pubblica ed era presto diventato il modello per tutti i poeti latini. I suoi arcaismi lessicali e morfologici erano entrati nell’uso comune e la maestosità del verso era prassi consolidata. Saranno i poeti neoterici a ribaltare questa situazione. Sulla scorta del modello ellenistico di Callimaco, si dedicheranno a una poesia più breve, caratterizzata da un’elevata cura formale e da argomenti prettamente amorosi. La composizione era vista come un lusus, un gioco, e vi si dedicavano nel loro tempo libero. La loro era una scelta che andava nella direzione di rompere clamorosamente gli schemi della tradizione latina, che mai si era prestata a temi intimistici e così lontani dall’epica. Sul momento i loro lavori non vennero particolarmente apprezzati, tant’è che la definizione di poetae novi di origine ciceroniana, aveva un tono dispregiativo. Come ogni innovazione, quella neoterica dovette fare i conti con la resistenza dei più conservatori, ma col passare del tempo finì per imporre diverse sue caratteristiche alla poesia successiva, fino a vincere la prova della storia ed arrivare ai giorni nostri.
La musica indie è fuori dagli schemi consueti
L’Indie nasce da un bisogno di indipendenza. È un approccio diverso al mondo della musica, in cui gli artisti scelgono di essere indipendenti dalle richieste delle grandi case discografiche e soprattutto di essere liberi di sperimentare senza avere vincoli legati a un rapido successo a tutti i costi. Quando noi pensiamo a questo genere, immaginiamo musica un po’ fuori dagli schemi. Al momento l’Indie italiano si è un po’ allontanato dalle origini per quanto riguarda il bisogno di indipendenza dalle case di produzione, ma ha mantenuto questa ricerca sul piano espressivo. Il panorama lessicale delle canzoni indie è decisamente diverso da quello consueto, basti pensare solo ad alcuni titoli, come “Paracetamolo” di Calcutta o “Scooby Doo” dei Pinguini Tattici Nucleari. In generale si può dire che questo ormai vero e proprio genere, abbia introdotto nel linguaggio musicale scene e parole che mai si erano immaginate. Tratta soprattutto di temi amorosi, spesso con una vena triste, ma nei brani l’esperienza dell’innamorato viene descritta con metafore, modi di dire e espressioni decisamente particolari, a volte addirittura no-sense. Si potrebbe dire che l’indie ha inserito un po’ di vita quotidiana, fino ad ora bistrattata dalla grande produzione musicale, all’interno della canzone d’amore.
Rompere gli schemi è una scelta vincente
Avere il coraggio e l’intuizione di rompere con la tradizione consolidata dà sicuramente i suoi frutti se si riesce a farlo col giusto tempismo. È il caso dei Neoterici, che in un momento in cui la poesia latina ristagnava nelle influenze dell’ennianesimo hanno saputo innovare il repertorio poetico dell’epoca e arrivare all’appuntamento con la storia. Una prova è il fatto che Catullo è comunemente considerato il più famoso poeta d’amore latino. Il genere indie, o ad essere precisi l’indie-pop italiano, ha fatto della ricerca di nuove forme espressive il suo cavallo di battaglia e con melodie orecchiabili e testi spesso esplosivi ha saputo far breccia nel panorama musicale. Questa musica, fuori dagli schemi per diversi aspetti, ha saputo conquistare il pubblico più giovane, ma anche parte di quello più legato al repertorio tradizionale. La presenza di numerosi artisti indie al Festival di San Remo 2021 non può che essere un frutto di questo successo.