Singolo della band rock The Doors ,“ People are strange” è un testo attraversato da un intenso senso tragico di straniamento.
Composta l’11 settembre del 1967 il testo entró a far parte dell’album “Strange days”. Le parole furono scritte da un Jim Morrison giù di tono durante una passeggiata presso la cima del Laurel Canyon insieme a Robby Krieger,chitarrista della band.
Le persone sono strane : tra solitudine e alienazione
La prima sensazione che si avverte leggendo“ People are strange ” è quella di un intenso straniamento e solitudine. Un uomo si perde nell’osservare la gente che gli passa accanto e la vede brutta. Agli occhi del protagonista la bellezza si ritrae divorata dalla solitudine che tutto inghiotte senza lasciar intravedere alcuno spiraglio di luce. Tutto è avvolto da un manto oscuro di strade irregolari , di volti estranei e donne cattive . Non c’è animo che tenga, quando la solitudine fa capolino nella vita di un uomo il mondo perde il suo fascino e pensieri negativi si insinuano nel cuore. Questa canzone è pervasa dalla biografia dell’autore, costretto a spostarsi di continuo quando era giovane , a seguito del lavoro del padre e a sentirsi continuamente estraneo . People are strange è, dunque, il ritratto di un anticonformista . L’aspetto autobiografico non è , tuttavia , il solo ad emergere. Per comprendere a pieno questo testo bisogna collocarlo storicamente in un’ America testimone dell’assassinio di Kennedy e Martin Luther King, della guerra in Vietnam, del Ku Klux Klan e degli intrighi di potere. In questo scenario intessuto di violenza l’alienazione sembra rappresentare l’unica via di fuga possibile e People are strange ne è una chiara testimonianza.
Il rock sulla scia della tragedia : l’alienazione a teatro
Il rapporto tra Jim Morrison e la cultura della Grecia classica spicca in particolar modo nell’album Strange Days e raggiunge il proprio culmine nella canzone People are strange . Personaggi della levatura di Medea, Aiace , Filottete sembrano tutti collocarsi tra le note di questo testo, per le loro storie intrise di solitudine nella diversità . Medea ne è un esempio eclatante . Maga, barbara, donna tradita e madre vendicativa uccide i suoi stessi figli per addolorare Giasone. Filottete è,invece, l’eroe che nella tragedia sofoclea viene abbandonato nel deserto perché ferito in guerra e la sua fiducia verrà tradita molteplici volte dai suoi stessi compagni. Ed è ancora nella tragedia sofoclea che si colloca Aiace che si uccide sentendosi tradito dai compagni per aver consegnato le armi a Odisseo anziché a lui. Tutte queste personalità sono state forgiate dal fuoco del tradimento e sono state costrette a sperimentare lo straniamento e la solitudine , pertanto anche loro si sarebbero ritrovati nelle parole di Morrison:
People are strange is when you’re a stranger
Faces look ugly when you’re alone
Women seem wicked when you’re unwanted
Streets are uneven when you’re down
Jim Morrison e la tragedia: come Dioniso influenza il rock
La teatralità con cui il Re Lucertola dominava il palco era anche frutto della sua passione per la tragedia classica. Indiscussa fonte di ispirazione è una delle divinità più note della mitologia greca: Dioniso. La musica aveva ,per Jim Morrison , un incommensurabile potere catartico e il rock non era altro che la rappresentazione più moderna del rituale dionisiaco. Canti , danze e musica sono un elisir contro la freddezza alienante che ,talvolta, assale l’esistenza . Il modo per sfuggire all’alienazione e restituire la vita alla vita lo ha svelato lo stesso Dioniso . Morto e poi rinato, il Dio ha passato in rassegna le pagine più dolorose della vita umana , offrendo poi una soluzione estrema nel vino, nel canto e nella danza . Jim Morrison offrirà secoli dopo la stessa cura grazie al proprio genio musicale.
A volte mi piace vedere la storia del rock’n’roll come l’origine della tragedia greca, che iniziò su piccoli spazi all’aperto nelle stagioni cruciali e all’inizio era un gruppo di fedeli che ballavano e cantavano. Poi, un giorno, una persona posseduta emerse dalla folla e cominciò a imitare un dio
-Jim Morrison
