Novant’anni fa Hitler diventava Cancelliere del Terzo Reich: ecco cosa accadde

30 Gennaio 1933: Hitler diventa Cancelliere del Terzo Reich. Ecco cosa accadde e quali furono le dinamiche.

 

Di Bundesarchiv, Bild 102-00204 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5478751

Hitler, figura cardine della Germania Nazista, ricoprì il suo primo incarico nel 1933, circa novant’anni fa. Dopo aver sfruttato il malcontento del popolo tedesco, dato dalla sconfitta subita durante la Prima Guerra Mondiale, la sua influenza si estesa tanto da poter instaurare un regime dittatoriale.

Le aspirazioni artistiche

Hitler perse entrambi genitori, rimanendo orfano all’età di diciannove anni. Da quel momento decise di spostarsi e, avente diritto a una pensione da orfano, si trasferì a Vienna. La capitale austriaca era per il giovane Adolf un luogo di speranze e aspettative che gli permise di coltivare la sua passione per l’arte. Integrava alla pensione le entrate provenienti da alcuni lavori di illustrazione fino a quando, nel 1910, perse le pensione. Grazie a una somma ereditata si spostò nuovamente, finendo a Liverpool, ma il suo soggiorno non fu soddisfacente, quindi dopo circa un anno ritornò a Vienna.

È proprio a Vienna che Hitler viene a contatto con l’antisemitismo e ciò divenne per lui come una sorta di ossessione e sarà anche la ragione di alcuni comportamenti e di alcune azioni successive.

Di Bundesarchiv, Bild 146-1974-082-44 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6556945

La superiorità della razza ariana

Vienna ospitava molti ebrei durante quegli anni, molti dei quali erano ebrei ortodossi. Quest’atteggiamento di chiusura e di odio, quasi, nei confronti degli ebrei fu incrementato da alcuni personaggi come Lanz von Liebenfels, di cui Hitler leggeva le pubblicazioni. Da lui e da un’altra serie di politici, Hitler acquisì la credenza della superiorità della razza ariana, intesa come il raggruppamento dei popoli di origine europea e dell’occidente dell’Asia. La distinzione era basata su un’identificazione genetica e il termine fu coniato dallo stesso Hitler.

Gli anni della prima Guerra Mondiale e i successivi

Durante la Prima Guerra Mondiale, all’età di venticinque anni, Hitler decise di arruolarsi. È ricordato come un soldato di un certo livello, poco incline alle lamentele e quasi privo di interesse nei confronti di ragazze. Combatté in prima linea e più volte riportò lesioni o avvelenamenti da gas. Nonostante tutto acquisisce un grande patriottismo e fu sempre presente, quando possibile, alla difesa della patria. Verrà congedato dall’esercito nel 1920 e poco tempo dopo divenne il leader di quello che sarà il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori.

Comunemente conosciuto come Partito Nazista, come simbolo verrà scelta la svastica e verrà adottato come saluto quello romano, già in voga in Italia poiché usato dai fascisti.

 

La corsa verso il potere

Sfruttata la grande depressione che colpì la Germania dopo la sconfitta, il partito nazionalsocialista accumula voti durante le elezioni del 1930. Quello che fece Hitler fu coinvolgere la classe media, vittima dell’inflazione e della disoccupazione. Ancora, fa leva sui veterani di guerra e sui contadini.

Il 30 Gennaio del 1933 Hitler viene nominato dal Presidente della Repubblica von Hindenburg Cancelliere e leader del Partito Nazista. Questa decisione si traduce nella consegna di un pieno potere ai Nazisti. Si tratta di una cesura storica importantissima dato che da questo momento in poi Hilter avrà sempre più largo dominio sulla Germania e sulla sua popolazione.

Macchiatosi dei peggiori crimini contro l’umanità, terrà il potere per circa dodici anni, fino a quando il 30 Aprile del 1945 non deciderà di togliersi la vita, ingerendo una fiala di cianuro mentre stava nel suo bunker.

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