NASA’s remembrance day: memoria degli astronauti caduti per un sogno

Era il 21 luglio 1969, quando Neil Armstrong mosse il primo passo sulla Luna portando così l’umanità a superare ancora una volta i propri limiti, prima con il cielo e poi con lo spazio. Prima di arrivare però a questo fatidico momento, ci sono stati numerosi tentavi, che hanno richiesto il sacrificio di molti eroi, che per pochi secondi di volo hanno sfiorato quel sogno che sembrava così irrealizzabile. Nonostante il successo ottenuto, altri incidenti si sono verificati per la corsa verso lo spazio. Poco tempo fa, il 7 Febbraio 2019 la NASA ha dedicato a tutti gli astronauti morti in missione, un omaggio in quello che era “il giorno della memoria”

 

Il giorno della memoria

Il Giorno della Memoria della NASA è un evento commemorativo in cui si omaggia o tutti i caduti durante la corsa allo spazio, compresi i 17 astronauti persi nell’incendio dell’Apollo 1 del 27 gennaio 1967, il disastro dello Space Shuttle Challenger del 28 gennaio 1986 e la tragedia della Columbia Shuttle del 1 febbraio 2003.

 

In ricordo dell’equipaggio Apollo 1

Il 27 gennaio 1967, il veterano astronauta Gus Grissom, il primo esploratore spaziale americano Ed White, e il debuttante Roger Chaffee erano seduti in cima alla piattaforma di lancio per un test di pre-lancio quando scoppiò un incendio nella loro capsula Apollo.

Le indagini sull’incidente mortale hanno portato a importanti modifiche progettuali e ingegneristiche, rendendo la navicella spaziale Apollo più sicura per i prossimi viaggi sulla luna.

 

Equipaggio Apollo 1:  I. Grissom, Edward H. White, Roger B. Chaffe

In ricordo dell’equipaggio Challanger

 

Appena 73 secondi dopo il lancio, la mattina del 28 gennaio 1986, un motore di richiamo fallì e causò la rottura dello Shuttle Challenger, prendendo le vite di tutti e sette i membri dell’equipaggio.

Il presidente Ronald Reagan ha elogiato l’equipaggio, citando il poema “High Flight”: “Non li dimenticheremo mai, né l’ultima volta che li abbiamo visti, stamattina, mentre si preparavano per il viaggio e salutavano e” scivolavano i legami scuri della terra “per” toccare il volto di Dio “.”

 

Equipaggio Challenger: Ellison S. Onizuka, Pilot Michael J. Smith, Christa McAuliffe, Francis R. Scobee, Gregory B. Jarvis, Judith A. Resnik, Ronald E. McNair.

In ricordo dell’equipaggio Columbia

L’equipaggio composto da sette membri della missione STS-107 era a soli 16 minuti dall’atterraggio la mattina del 1 febbraio 2003, quando il Controllo Missione perse i contatti con lo shuttle Columbia. Un pezzo di schiuma, cadendo dal serbatoio esterno durante il lancio, aveva aperto un foro in una delle ali della navetta, portando alla rottura dell’orbiter al rientro.Rivolgendosi alla nazione, il presidente Bush ha detto che “l’umanità è guidata nell’oscurità oltre il nostro mondo dall’ispirazione della scoperta e dalla brama di comprendere: il nostro viaggio nello spazio andrà avanti.

Equipaggio Columbia: David M. Brown, Rick D. Husband, Laurel Blair Salton Clark, Kalpana Chawla, Michael P. Anderson, William C. McCool, Ilan Ramon

La volontà di proseguire

A partecipare a questa commemorazione è stato anche il presidente Donald J. Trump che ha rilasciato in una sua dichiarazione, la sua profonda tristezza per la morte di questi eroici astronauti, ma anche la sua fermezza sul progredire nel progetto di conquista dello spazio per raggiungere quel futuro immaginato per l’umanità, dai caduti.

 

 

Mattia Antonio Sperandeo 

 

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