Milano Fashion Week: l’arte di Picasso prende vita nella nuova collezione di Moschino

Stampe trompe-l’œil, abiti tridimensionali e generose pennellate di colore: le opere di Pablo Picasso sfilano sulla passerella di Moschino attraverso i disegni di Jeremy Scott.

Fotografia di Christina Fragkou

Avete presente la rivoluzione cubista? Quella che trasporta su una tela piatta tutta la tridimensionalità della figura che si vuole ritrarre? Adesso immaginate che quella tela sia un abito e avrete così un’idea della sfilata primavera estate 2020 di Moschino. Perché per questa stagione è stato Picasso il chiaro ispiratore di Jeremy Scott. Che la moda guardi all’arte non è certo una novità, ma questa volta lo stilista ha trasformato le modelle in passerella in vere e proprie tele su cui imprimere il segno distinguibile dell’artista spagnolo.

fonte: artemagazine.it

L’astrazione di Pablo Picasso: le fasi della sua arte

Lo stile originale e astratto di Pablo Picasso inizia a definirsi nel 1901, con la nascita del cosidetto “periodo blu” il cui nome deriva dall’utilizzo, nel dipingere, del colore blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. I soggetti rappresentati durante questo primo periodo sono poveri ed emerginati, ritratti solitamente in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Nel 1905 Picasso inizia a servirsi anche delle gradazioni del colore rosa, le quali risultano più calde rispetto al blu, dando così vita a quello che viene definito il “periodo rosa“. Oltre a cambiare il colore nei quadri di questa seconda fase, cambiarono anche i soggetti: vengono raffigurati personaggi tipici del circo, saltimbanchi e maschere provenienti dalla Commedia dell’Arte. Tra il 1906 e il 1907 avviene la svolta cubista, influenzata dalla scoperta della scultura africana e dall’ influenza delle tecniche pittoriche di Paul Cezanne e coronata dalla esecuzione del quadro “Les demoiselles de Avignon“. La fase cubista rappresenta un periodo di grande sperimentazione, in cui Picasso rimette in discussione il concetto stesso di rappresentazione artistica, lavorando soprattutto sulla rottura dei piani e su una maggiore essenzialità delle forme. Dopo il 1917 l’artista abbandona la sperimentazione passando a una pittura più tradizionale, in cui le figure diventano solide, quasi monumentali. Nell’ultimo periodo della sua arte, quella a cui appartiene il quadro “Guernica” del 1937, Picasso si avvicina ai linguaggi dell’espressionismo e del surrealismo.

Les demoiselles d’avignon, Pablo Picasso

La nuova collezione di Moschino porta l’arte sulla passerella

Così come l’arte di Pablo Picasso è divisa in periodi, la collezione disegnata da Jeremy Scott, mostrata in occasione della Fashion Week di Milano, procede per blocchi diversi. Per prima è presentata l’ispirazione cubista che vede modelle uscire in passerella indossando una grande cornice dorata, come se fossero le muse di un artista. A questa segue l’ispirazione corrida, con gli abiti dipinti a mano o con le giacchine da torero con le spalle importanti e ricoperte di pietre o, ancora, con i  cappelli a tema e le borsette di pelle nera decorate con corna, che ricordano quelle di un toro. Successivamente ci sono visi di donna, i quali rimandano a quelli dipinti da Picasso, ricamati in bianco su lunghi abiti neri e in nero su eleganti scarpe bianche. La sfilata viene chiusa con l’abito-violoncello in pelle dorata e l’abito-spartito in organza, per una speciale conclusione in ambito musicale.

Trucco e acconciature ispirate alla vita di Picasso

L’hair-staylist Julien D’Ys, che ha curato le acconciature delle modelle ha esordito dicendo: “Ho realizzato uno chignon basso e tiratissimo che riporta subito alle ballerine di flamenco della Spagna più autentica. Una volta realizzato l’hair lo tingo con il pennello prendendo il colore direttamente da una tavolozza forte e pop“, parole cui rende chiara la sua ispirazione alla realtà a cui apperteneva Picasso, oltre che ai colori dei suoi dipinti. Il trucco invece è opera di Kabuki in collaborazione con Mac Cosmetics, che ha evocato il genio spagnolo in modo minimalista, per bilanciare l’esagerazione della collezione ma senza allontanarsene troppo. Il make-up artist ha portato lo stile del pittore sugli occhi creando un trucco pulito e sottile, ha applicato l’eyeliner allungandolo verso l’esterno: “Ho ricreato gli occhi grandi alla Picasso, ma senza aggiungere troppi dettagli, il risultato è chic e delicato“, ha spiegato. Il mascara non c’è, le sopracciglia sono folte e vistose, ma il vero focus sono le labbra: rosse, come il colore iconico sfoggiato da Paloma Picasso.

fotografia di Pietro D’aprano

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