Omicidio a Sanremo, un ex gioielliere è stato massacrato di botte nel suo appartamento. Alcuni testimoni avrebbero udito dei rumori, riconducibili alle violenze sulla vittima.
Tutto è avvenuto in Corso Garibaldi. A rimetterci la vita è stato Luciano Amoretti, un personaggio noto in città, facoltoso commerciante di orologi, ma anche di pietre preziose, con precedenti giudiziari alle spalle.
Omicidio o morte accidentale?
A seguite delle prime indagini svolte dalla Polizia di Sanremo, si era subito pensato ad una morte accidentale, con una probabile cadute dalle scale, ma l’ intervento dei soccorritori e degli investigatori ha contribuito a rendere più chiara la vicenda, portando alla luce la probabile verità. Si tratterebbe dunque di una morte violenta, con l’ex gioielliere che sarebbe stato picchiato a morte. In questo momento la scientifica sta effettuando i controlli e sul posto si trovano il questore di Imperia Milone, il capo della mobile, il commissario Santoro e il magistrato. Nel 2011 Amoretti finì sotto processo con l’accusa di commercio di preziosi risultati di provenienza illecita. I poliziotti avevano sequestrato, nel suo garage orologi, anelli, collane per un valore di migliaia di euro Individuati anche ventimila euro di “Rolex” comprati con un assegno scoperto nel giugno 2009.
La difesa è sempre legittima?
Diversi schieramenti di destra si sono battuti per anni, facendo della leggittima difesa uno dei temi chiave della propria campagna elettorale. Ma proprio riguardo a questo tema occorre fare chiarezza. In Italia è stata soprattutto la Lega ad imporsi per rendere legittima l’autodifesa, propendo un modello sulle orme di quello americano. Diversi casi hanno fatto pensare che occorre una maggiore tutela nei confronti di chi subisce un reato, dando la possibilità di farsi giustizia da soli, o quantomeno di potersi difendere, senza passare poi dalla parte del torto.
Salvini ha anche introdotto una riforma, volta a modifcare e regolamentare uno dei temi più discussi. La nuova proposta di legge però, come affermato da noti giuristi, vcambia veramente poco dal punto di vista pratico. ll nuovo testo ha modificato l’articolo 52 e l’articolo 55 del codice penale. Nel corso di un eventuale processo i magistrati dovranno comunque accertare se il ladro si è introdotto nella casa di chi gli ha poi sparato, e se ha agito con la violenza o la minaccia.
Chi spara al ladro che si introduce nella sua abitazione e lo uccide, o lo ferisce, verrà comunque processato ed eventualmente condannato. La difesa, infatti, è legittima solo se c’è una proporzionalità tra offesa e difesa e cade, per esempio, nel caso in cui il colpo della pistola parta mentre il ladro è di spalle perché sta cercando di fuggire.
Cosa ne pensavano Hobbes e Locke?
Per il filosofo Thomas Hobbes afferma che è lo stato che dovrebbe permettere ai cittadini di farsi giustizia da soli ed ammette che “la difesa è sempre legittima” nel moemnto in cui lo stato stesso viene meno al compito primario di proteggere i propri cittadini. Quindi Hobbes ritiene che esista lo stato di legittima difesa. È un caso eccezionale, fuori dall’ordinario, ma che però affida la protezione ai privati ed è come se non ci fosse più uno stato. La protezione dei cittadini è fondamentale, infatti la conservazione del proprio corpo è una legge di natura, che però in primo luogo spetta allo stato. Se uno entra in casa mia ed io ho la possibilità di avvisare le forze dell’ordine, devo prima chiamare l’autorità. Non devo fare del male a chi viola il mio domicilio, altrimenti commetto io stesso un crimine. Gran parte della responsabilità è affidata anche ai cittadini, libere coscienze che però devono essere responsabili e agire con buon senso. Spetta a loro decidere se è più opportuno ricorrere alla difesa diretta, o altrimenti affidarsi alla tutela dello stato.Hobbes ammette che in casi estremi la difesa possa comportare un omicidio. È una questione talmente complessa e legata ai singoli casi in cui non è facile prendere posizione. Non è possibile sancire una linea netta che divida la difesa dall‘eccesso di difesa. Si ha spesso a che fare con casi estremi che sfociano in conflitti morali. Decidere se sparare o meno ad un aggressore, è anche una scelta che nasce dalla nostra coscienza e dalla nostra legge morale, che dovrebbe sempre acompagnarci in tutte le occasioni della nostra vita.
Per Locke nello stato di natura gli uomini hanno la possibilità di esercitare liberamente i diritti naturali di libertà, di proprietà e di autodifesa, senza danneggiarsi reciprocamente. Lo stato quindi, che nasce da un patto tra liberi individui, ha il compiti di garantirne tutti i diritti naturali.