Affinché un pedofilo porti a compimento le sue orrende intenzioni deve superare alcuni fattori che gli sono di intralcio
Un settantasettenne di Novara è stato arrestato con l’accusa di aver creato una psico setta dedita allo stupro di donne e bambine che è rimasta attiva per trent’anni. Lungo tutto questo periodo ha approfittato di psicologhe per convincere le vittime
La psico-setta
Sono state le parole di una ragazzina a permettere agli inquirenti di smantellare una psico-setta attiva da trent’anni in cui si abusava e torturava sessualmente donne e bambine. A capo di questa setta c’era un settantasettenne di Novara che si faceva chiamare “Lui” o il “Dottore” che tramite le sue pratiche sessuali violenti riusciva ad inibire la ragione delle sue vittime. Una volta entrate a far parte di questa organizzazione, la vita delle vittime era completamente controllata dalla setta tanto da decidere quale lavoro o corso di studio esse avrebbero dovuto intraprendere. Persino i famigliari delle ragazze erano costretti a seguire il volere del “Dottore”, tanto che la setta diventava loro l’unico punto di riferimento economico e morale. In tutti questi anni questa organizzazione ha agito indisturbata e si continua ad indagare alla ricerca delle vittime e degli “adepti” di “Lui” che hanno contribuito a queste ignobili azioni. (fonte “la Repubblica”)
Abuso sessuale su minore
L’abuso sessuale su minore, come quello sulle donne, è molto diffuso e può essere violento, se avviene dal vivo, o non violento se avviene sul web. In ogni caso ha conseguenze confusive e destabilizzanti per la personalità del minore con gravi danni per il suo percorso evolutivo. La gravità dei danni di simili gesti dipende molto dalle caratteristiche dell’accaduto traumatico (cioè l’età del minore, la durata, la forza e la violenza, la frequenza, …) e dai fattori di protezione del bambino (l’ambiente familiare della vittima, sostegno sanitario e psicologico, sostegno sociale e giudiziario).
Le precondizioni di Finkelhor
Come può un adulto commettere un atto cosi riprovevole nei confronti di un minore? Secondo il professor Finkelhor affinché ciò avvenga si devono comparire quattro condizioni:
- la motivazione per abusare sessualmente di un minore: questa condizione può essere causata dalla necessità di prevale su qualcuno dovuta ad un altro abuso subito dal pedofilo nell’età dello sviluppo. Spesso si fa inizialmente utilizzo di materiale pedo-pornografico e persiste una grava incapacità relazionale che non permette alla persona di sfogare i sui istinti sessuali in maniera corretta.
- inibitori interni prevaricanti: sono alcune caratteristiche che non consentono al pedofilo di dare sfogo ai propri impulsi, come la consapevolezza della vittima dell’inadeguatezza di determinati atteggiamenti o la forte abilità di colui che vuole abusare nel controllarsi. I pedofili cercano di creare una motivazione razionale per poter compiere le loro azioni e nel momento i cui non ne trovano usufruiscono di droghe ed alcool per lasciarsi andare.
- inibitori esterni prevaricanti: consiste nella fortuna del minore nel vivere in un ambiente sempre sicuro, dove può essere spesso controllato, non dando così la possibilità al pedofilo di agire.
- resistenza del bambino prevaricante: quando un bambino tende a non fidarsi facilmente di chiunque ha molte meno possibilità di subire un abuso contrariamente a quei minori che si lasciano facilmente abbindolare da chiunque, soprattutto gli estranei.
Una maggiore diffusione delle informazioni e un aumento della sicurezza per i minori sono sicuramente il primo passo verso la diminuzione di queste calamità.