“La storia la scrive chi vince”: come i russi hanno cambiato la storia (secondo loro)

In soli cinque mesi il governo ha riscritto la storia dal 1970 ad oggi. 

Con l’inizio di settembre, le scuole russe adotteranno un nuovo libro di storia contemporanea. Il volume, redatto in brevissimo tempo, riporta “il punto di vista dello stato” come afferma l’ex ministro della cultura Vladimir Medinsky.

La nuova storia russa

L’Occidente è determinato a destabilizzare la situazione interna russa” e i poteri occidentali hanno contribuito a “spargere evidente russofobia”. 

Pochi giorni fa, Putin ha annunciato la pubblicazione del nuovo manuale di storia che gli studenti in età tra i 17 e i 18 anni studieranno con il ripartire del nuovo anno scolastico. Il collaboratore principale del libro è il consigliere presidenziale Medinsky. L’autore afferma pubblicamente come la storia sia stata riscritta secondo le linee dell’attuale governo.

Come afferma la  BBC, il volume riporta i fatti storici in modo distorto e deformato. Ad esempio, Mosca è ritratta come vittima di aggressione da parte dell’Occidente e l’Ucraina come stato artificiale con alla guida un nazionalista estremista manipolato dall’Ovest.

Tale manipolazione delle informazioni e la loro storpiatura rappresenta un caso di negazionismo scientifico.

Negazionismo e Revisionismo

La comunità scientifica cerca sempre più di riportare i fatti storici in modo il più fedele possibile alla realtà. Pertanto, la storiografia è spesso al centro di dibattito e revisione in modo da spogliarla quanto possibile da condizionamenti.

Il revisionismo è una corrente storiografica che si propone di revisionare la narrazione di eventi passati. In questo caso, i fatti vengono ampiamente studiati attenendosi ad un metodo scientifico e rigoroso. In più, si cerca di arrivare ad una versione comune a tutti gli studiosi.

Tuttavia, non tutti coloro che si definiscono revisionisti lo sono in realtà. Infatti, alle volte succede che gli eventi vengano riscritti in modo non scientifico e che il consenso tra colleghi sembra non essere necessario.

Con negazionismo scientifico si intende dunque la manipolazione, distorsione o negazione di eventi storici. La storia viene dunque riscritta senza effettuare alcuno studio rigoroso. Spesso, lo scopo del negazionismo è quello di unificare il pensiero politico ed intellettuale in modo da eliminare possibilità di dissidenza politica. Fenomeni di negazionismo possono essere legati alla riscrittura di stesti, diffusione di notizie false tramite propaganda e mass media o addirittura danneggiamento o distruzione di fonti storiche.

Un fenomeno diffuso

Nella storia esistono vari esempi di negazionsimo scientifico.

Per esempio, durante la guerra fredda, il presidente del partito comunista cinese Mao Zedong ha ordinato la distruzione di vari trattati antichi. Testi scolastici e giornali avversi all’ideologia comunista dovevano essere bruciati o censurati. In tal modo, la memoria collettiva era stata privata di testi storici e teorie passate che sostenevano pensieri discordanti da quello contemporaneo. In altre parole,Mao Zedong aveva diffuso l’ideologia comunista in modo assoluto, sia attraverso lo spazio geografico cinese, sia lungo la linea temporale della sua storia.

Un altro esempio legato al negazionismo è quello dell’Olocausto. Tale fenomeno è portato avanti in numerosi modi. Ad esempio, l’autore inglese David Cadwell Irving ha spesso parlato e scritto di come in realtà l’Olocausto non sia mai avvenuto. Inoltre, il genocidio è stato anche negato nel 2013, quando il leader supremo dell’Iran, Grand Ayatollah Ali Khamenei ha rimarcato come l’Olocausto sia avvenuto in maniera incerta.

La manipolazione della storia e la diffusione di false notizie è un fenomeno che esiste da molto tempo. Tale processo è estremamente pericoloso in quanto unifica e seppellisce il pensiero critico poiché ideologiche alternative a quella attuale sono del tutto cancellate.

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