Come si presenta la sindrome del sopravvissuto e cos’è il Giorno della Memoria?
Il 27 gennaio, anche detto Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. Quel giorno del 1945 le truppe sovietiche arrivarono nella città di Auschwitz. Qui si trovava (e si trova tutt’ora) l’omonimo campo di concentramento. L’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo intero sia i testimoni della tragedia, che i metodi e gli strumenti di tortura utilizzati in quel lager. Le vittime erano prevalentemente ebrei, ma vi erano anche tutte quelle minoranze considerate “inferiori” alla razza ariana. Il termine più utilizzato per indicare queste vittime è l’ebraico “Shoah” dato che vennero eliminati circa i due terzi della popolazione ebraica d’Europa. Tutto ciò venne organizzato e portato a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare. L’annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova altri esempi alla pari nel corso di tutta la storia a cui possa essere paragonato, sia per le sue dimensioni che per le caratteristiche tecniche ed organizzative utilizzate dai nazisti. Per questo motivo è un evento molto discusso dagli storici. La data del 27 gennaio in ricordo della Shoah è indicata come data ufficiale per tutti gli stati membri dell’ONU dall’1 novembre del 2005.

I sopravvissuti furono pochi, molti dei quali soffrono della sindrome del sopravvissuto, particolare sindrome legata al disturbo da stress post-traumatico. Questa sindrome si manifesta in conseguenza a un evento gravemente stressante in cui è presente una minaccia di morte reale per se o per gli altri. Questi eventi possono essere di diversi tipi: gli incidenti; le calamità naturali come i terremoti o gli tsunami; le guerre, di grande risalto sono state ad esempio le storie dei veterani del Vietnam; gli attentati; o i traumi cumulativi massivi come i campi di concentramento o l’Olocausto.
Nel DSM 5, il Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, il DPTS è per l’appunto inserito nel capitolo riguardante i disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti.
I sintomi legati al quadro sintomatologico per una diagnosi di DPTS possono essere:
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Ricordi ricorrenti, involontari e intrusivi, sogni spiacevoli in cui i contenuti e/o le emozioni sono collegati all’evento, reazioni di tipo dissociativo, come ad esempio i flashback, in cui l’individuo sente o agisce come se l’evento traumatico si stesse ripresentando;
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Evitamento persistente degli stimoli associati all’evento traumatico;
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Alterazioni negative di pensieri ed emozioni associati all’evento traumatico;
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Marcate alterazioni dell’arousal e della reattività, irritabilità, comportamento spericolato, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme, problemi di concentrazione o difficoltà riguardanti il sonno.